by zombie

"Camminare per me significa entrare nella natura. Ed è per questo che cammino lentamente, non corro quasi mai. La Natura per me non è un campo da ginnastica. Io vado per vedere, per sentire, con tutti i miei sensi. Così il mio spirito entra negli alberi, nel prato, nei fiori. Le montagne sono per me un sentimento."
(Reinhold Messner)

giovedì 28 febbraio 2019

I dintorni di Vallio Terme

Percorso collinare tra borghi rurali, roccoli, boschi e calanchi

LUOGO DI PARTENZA E ARRIVO: Fostaga, fraz. di Gavardo, ponte sul Torrente Vrenda (km 34 da Brescia)
STAGIONE CONSIGLIATA: inverno, primavera, autunno
DISLIVELLO COMPLESSIVO IN SALITA: 935 m
ACQUA SUL PERCORSO: si
ESCURSIONE EFFETTUATA IL: 26 gennaio 2019
Per ingrandire la mappa:
1) posizionare il cursore sulla mappa, aprire il menù a tendina cliccando il tasto destro del mouse
2) cliccando il tasto sinistro del mouse selezionare "apri link in un'altra scheda" 
3) posizionare il cursore sulla barra delle schede sul margine superiore dello schermo in corrispondenza del nuovo link. Aprire la scheda cliccando il tasto sinistro del mouse. Una volta aperta la scheda, ingrandire con il tasto sinistro del mouse
 N.B.: 
LA SEGNALETICA DEI SENTIERO 510 E' SPORADICA E CARENTE. 
NOTE
Percorso per escursionisti allenati con una buona capacità di orientamento. 
Per le quote basse ed i lunghi tratti esposti al sole si sconsiglia la percorrenza nei mesi estivi.
Proveniendo da Gavardo, si seguono le indicazioni per Vallio Terme. Si percorre la strada provinciale n. 57 che dopo avere aggirato con una circonvallazione l'abitato di Sopraponte, risale la vallata in direzione di Vallio Terme. Prima di giungervi, si lascia la strada provinciale svoltando a sx (indicazione per Fostaga) lungo uno stradina che curva a sx in discesa tra le case. Dopo un centinaio di metri, in prossimità del ponte che scavalca il Torrente Vrenda (m 240), si lascia l'automezzo in uno degli spazi a margine della carreggiata. Oltrepassato il corso d'acqua, ci si incammina lungo una stradina sterrata che si distacca a dx (segnavia 530 su palo di legno) e che si snoda in leggera salita parallela al torrente (alla nostra dx).
Procedendo verso Vallio Terme
La carrareccia (segnavia) procede tra tratti boschivi e piccole radure in lieve salita fino a raggiungere l'agglomerato delle Terme di Vallio m 283 (ore 0.25). La stradina divenuta asfaltata, in prossimità della Chiesa Parrocchiale (situata poche decine di metri a dx), si innesta su Via Caschino. Trascurando i segnavia dell'itinerario 530 che devia a dx, svoltiamo a sx seguendo le indicazioni (palina segnaletica) dell'itinerario 507 in direzione Caschino.
Caschino, piccola frazione di Vallio Terme
Si percorre in salita Via caschino: poco prima di raggiungere il piccolo abitato, in prossimità di un tornante destrorso, si abbandona la strada asfaltata deviando a sx (palina segnaletica) lungo una strada in discesa. Si percorre quest'ultima per pochi metri, seguendo poi a dx (palina segnaletica), un sentiero che si inoltra nel bosco con percorso a mezza costa quasi pianeggiante. Poco dopo il sentiero, accompagnato dai segnavia bianco - rossi dell' itinerario 507 e dai segnavia bianco - azzurri del percorso "Nordic Walking Park" piega a dx in salita (N. B.: onde evitare confusione ed incertezza nello svolgere l'escursione, seguire esclusivamente la segnaletica bianco - rossa del sentiero 507).
Dopo pochi minuti di salita si arriva ad un bivio (palina segnaletica, m 355, ore 0.20 - 0.45, vedi foto). Trascurando le indicazioni per il sentiero che procede in salita (diretto al Monte Tre Cornelli), si devia a dx nel bosco lungo un sentiero pianeggiante con percorso a mezza costa (segnavia su albero a sx poco oltre il bivio). Il tracciato sale leggermente, attraversa il greto asciutto di un rivolo, oltrepassa una postazione da picnic e si innesta (freccia segnaletica) su una carrareccia che si segue in discesa verso dx. La carrareccia si innesta su una stradina cementata che si segue in discesa a dx. Si entra nella piccola frazione di Caschino m 340 (ore 0.10 - 0.55). Ad un incrocio tra le case si svolta a sx (freccia segnaletica) uscendo rapidamente dall'abitato lungo una viuzza che diviene sterrata.
Da Caschino: veduta in direzione E. Da sx a dx le frazioni di Cereto e Grazzino. Sullo sfondo, da sx a dx, il versante orientale del Monte Ucia (m 1168), il Passo di San Eusebio (m 574), la Rocca di Bernacco (m 726)
La stradina sterrata perde leggermente quota. Piega poi a sx in salita lungo una valletta laterale. Si abbandona quindi la carrareccia guadando a dx un torrentello (vedi foto). Sul punto di deviazione è presente una palina segnaletica del percorso "Nordic Walking Park".
Oltrepassato il torrentello si prosegue per poche decine di metri lungo una carrareccia pianeggiante. A dx notiamo un cartello stradale di divieto di transito "strada privata". Pochi metri oltre (segnaletica assente), si tiene la sx lungo un largo sentiero in salita (vedi foto). Dopo una breve salita il sentiero (segnavia) converge su una strada sterrata che procede poi in breve discesa con fondo cementato. Ad un bivio (palina segnaletica), si lascia la stradina cementata piegando a sx in salita su una carrareccia. Ad un' altra, successiva biforcazione si piega a dx (palina segnaletica) in direzione "Santa Apollonia - Porle". La carrareccia piega a sx in una valletta laterale. Poco dopo la si abbandona seguendo (palina segnaletica) un sentiero che si dirama a dx guadando un torrente in secca. Subito dopo il guado il sentiero procede in ripida salita raggiungendo su un panoramico cocuzzolo il casolare di Sant'Apollonia (m 410, ore 0.30 - 1.25).

Sant'Apollonia
Vallio Terme da Sant'Apollonia. Sullo sfondo, la Rocca di Bernacco (m 726)
Porle
Da Sant'Apollonia si segue un sentiero in discesa che oltrepassa (segnavia) i ruderi di un roccolo. Poco oltre troviamo una palina segnaletica ed una postazione da picnic. Per deboli tracce attraverso una piccola radura si compie una breve e ripida discesa che conduce a Porle. Il percorso si innesta (palina segnaletica) su una strada sterrata. Si svolta a sx (curva a gomito) in direzione "Miravalle".
Dopo poche decine di metri la strada oltrepassa un torrente ed entra nella piccola frazione di Porle m 355 (ore 0.15 - 1.40). Al centro dell'abitato si giunge ad un incrocio con caratteristica torre medievale a dx. All'incrocio (freccia segnaletica su muro) si svolta a sx seguendo una carrareccia in moderata salita con un torrentello che scorre parallelo sulla sx. Dopo poche decine di metri, troviamo a sx una sorgente con immagine sacra ("Madonna della sorgente"). si continua lungo la stradina ora a fondo cementato. Poco dopo, in corrispondenza di un tornante sinistrorso, la si abbandona imboccando (freccia segnaletica) una carrareccia che si dirama a dx. Il traccciato conduce in breve ad uno spiazzo con casolare dove troviamo il bivio (palina segnaletica,  m 395, ore 0.15 - 1.55) con il sentiero 530 che si dirama a sx in salita in direzione dell'Altopiano di Cariadeghe.
Il breve tratto di strada provinciale da percorrere in discesa. In fondo alle curve si nota la Trattoria Miravalle
Al bivio si prosegue diritto su una strada sterrata (indicazioni per "Vallio - Bernacco") che con una breve discesa si innesta sulla strada provinciale n. 57 che collega Vallio Terme al Passo di Sant'Eusebio. Si svolta a dx seguendo la strada in discesa con due tornanti ravvicinati. Dopo un centinaio di metri, in corrispondenza della Trattoria Miravalle, si svolta a sx (palina segnaletica) lungo una stradina asfaltata (Via Fornasetti).
Poco dopo si giunge ad un bivio (vedi foto) dove si abbandona l'asfalto seguendo la strada sterrata di dx. La carrareccia procede in moderata salita, curva a dx superando con un ponticello il Torrente Vrenda e prosegue l'ascesa. In breve si giunge ad un tornante sinistrorso dove si abbandona la stradina imboccando a dx (palina segnaletica) un largo sentiero che procede in discesa tra la boscaglia giungendo alle prime case di Sconzane m 335 (ore 0.25 - 2.20).
Si procede ora su una via asfaltata arrivando ad un incrocio senza segnaletica (vedi foto) dove si deve proseguire diritto lungo la via in salita (indicazione per località "Molino"). La stradina oltrepassa una santella (alla nostra sx) e prosegue l'ascesa divenendo sterrata (segnavia).
Dopo un tornante sinistrorso la carrareccia termina in uno slargo erboso (vedi foto). Prestando attenzione ai segnavia, si devia bruscamente a dx in ripida salita su una debole traccia che si sviluppa tra roccette e calanchi.
A dx si apre un'ampia visuale sulla valle di Vallio Terme 
Uno scorcio sul Santuario della Madonna del Mangher

Con tortuoso tracciato a mezza costa la traccia di sentiero si innesta su una strada sterrata che si segue diritto in salita. Dopo pochi minuti di cammino si giunge al bivio (vedi foto, m 425, ore 0.20 - 2.40) nel quale si abbandona la stradina deviando bruscamente a dx (attenzione ai segnavia) su un sentierino in ripida discesa. Il tracciato si innesta quindi su un sentiero pianeggiante a mezza costa che si segue verso sx (segnavia). Il percorso, con qualche saliscendi, si insinua in una valletta laterale  sottostante le Coste di Sant'Eusebio, ricca di cascatelle,

Superato un tratto dirupato (parapetto di funi metalliche alla nostra dx). il percorso raggiunge il fondo della valletta dove si trova la sorgente del Fontanì della Tesa m 375 (palina segnaletica,  ore 0.10 - 2.50). L'acqua termale sgorga direttamente dal sottosuolo ad una temperatura di 10,7 °C. Presso la sorgente il sentiero curva a dx portandosi, sempre con percorso a mezza costa, sul versante opposto della valletta.
Proseguendo quasi in piano il sentiero si innesta su una stradina sterrata; si procede diritto  e si sbocca sul tornante di una strada a fondo cementato. Si segue quest'ultima in salita a sx per pochi metri raggiungendo il ben curato Santuario della Madonna del Mangher m 375 (ore 0.10 - 3.00).
Un particolare dell'interno della cupola del santuario
Dal santuario si procede a ritroso per pochi metri in discesa lungo la stradina a fondo cementato. Dove quest'ultima compie il tornante in discesa verso sx, si imbocca a dx (segnavia 530) un largo e ripido sentiero sassoso al cui inizio vi è una sbarra di metallo.  Il sentiero si inserisce poi su una stradina sterrata che si segue verso dx. Si giunge quindi al bivio (vedi foto) con una strada a fondo cementato. Svoltando a sx in salita si seguirebbe l'itinerario 508 diretto alle Case di Bernacco. La nostra escursione procede invece a dx seguendo l'itinerario 530 che si dirige anch'esso alle Case di Bernacco, ma con altro percorso. Tenendo quindi la dx, si procede sulla strada cementata in discesa per pochi metri, toccando il Fienile Noblase (m 440, ore 0.15 - 3.15). Appena oltre, si devia a sx (palina segnaletica) lungo una carrareccia che si snoda pianeggiante con percorso a mezza costa.  Oltrepassata (in alto alla nostra sx) una villa - ecomostro, la stradina inizia a salire; piega poi a sx trasformandosi in un sassoso sentiero. Superato un roccolo, il sentiero prosegue l'ascesa ritrasformandosi in carrareccia e attraversando un "castagneto da frutto" (proprietà privata).
La carrareccia raggiunge quindi un bivio (casolare in alto a sx)  dove la segnaletica è carente. Bisogna svoltare a sx lungo la stradina in salita.
Oltrepassato un roccolo, si raggiunge poco dopo questo crocevia caratterizzato da un crocifisso ligneo. Seguire (attenzione ai segnavia) la carrareccia che si sviluppa pianeggiante a sx.
In breve si raggiunge la località Case di Bernacco m 535 (ore 0.25 - 3.40). Giungendo appena prima delle case si svolta a sx per pochi metri in discesa lungo una strada cementata (si tratta dell'itinerario 508 risalente dal Fienile Noblase) per poi deviare subito dopo a dx (palina segnaletica, segnavia 530) lungo un tratturo erboso che aggira dal basso l'area privata dei casolari.
Lasciate alle nostre spalle le Case di Bernacco si segue in salita un tratturo erboso affiancato da basse siepi. Si devia quindi a sx (segnavia) lungo un largo sentiero che procede verso la Rocca di Bernacco.
Il sentiero piega verso sx con percorso a mezza costa in salita, quindi raggiunge e supera una zona di dirupati calanchi. Dopo un breve tratto in discesa, il percorso (palina segnaletica itinerari 508-530) devia bruscamente a dx risalendo un ripido e brullo crinale.
Salendo alla Rocca di Bernacco: la zona dei calanchi alle nostre spalle
Seguendo la puntuale segnaletica, si sale un ultimo pendio erboso raggiungendo un dosso (palina segnaletica, postazione da picnic a dx) dal quale si stacca a sx un ripido sentierino che in breve ci conduce alla vetta della Rocca di Bernacco (m 726, ore 0.35 - 4.15). Sulla sommità si intravedono i resti di quelle che sembrano essere le fondamenta di una solida costruzione.
Dalla Rocca di Bernacco: veduta verso NO. Da sx a dx, si distinguono la strada ex statale che scende dal Passo di Sant'Eusebio verso Odolo, i piccoli abitati di Binzago e San Lino sovrastati dal Monte Cler (m 781), la Conca d'Oro con le acciaierie di Odolo. Sullo sfondo, da sx a dx, il Monte Sete (m 802), il monte Doppo (m 1216), il Passo del Cavallo (m 742), il Monte Prealba (m 1271), il Monte Palo (m 1461), la Corna di Savallo (m 1436), il Monte Ario (m 1757), la Corna Blacca (m 2005) 
Dalla Rocca di Bernacco: veduta in direzione SE, la valle di Vallio Terme
Dalla Rocca di Bernacco si ripercorre in discesa il breve tratto di sentierino che ci conduce al sottostante dosso (palina segnaletica). Qui si piega a sx seguendo il sentiero che si snoda in discesa lungo il crinale in direzione E verso l'Altopiano Ere. Si raggiunge un casolare (altalena, dondolo nel prato). Poche decine di metri oltre il tracciato si innesta su una strada asfaltata (palina segnaletica, m 615, ore 0.20 - 4.35). Seguendo le indicazioni dell'itinerario 510 in direzione di "Ere", si procede a sx lungo la strada asfaltata in salita.
Procedendo verso l'altipiano d'Ere: la Rocca di Bernacco alle nostre spalle
Snodandosi nel bosco, la strada sale all'ampia insellatura dell'Altopiano Ere m 690 (palina segnaletica, ore 0.10 - 4.45), punto di intersezione di varie stradine. Seguendo la segnaletica stradale, si imbocca la carrareccia che si dirama a dx in leggera discesa in direzione "Ere - Monte Magno".
Dopo poche decine di metri si giunge ad una biforcazione (nessuna segnaletica) dove si procede diritto in piano trascurando la stradina asfaltata che scende a dx.
Ancora poche decine di metri e ci si trova di fronte ad una seconda biforcazione: seguendo le indicazioni del cartello presente, si tiene la dx in direzione Monte Magno.
Si procede in discesa nel bosco lungo una carrareccia (segnavia su albero). Poco dopo si trova una biforcazione. Si trascura la carrareccia che prosegue diritto e si curva a dx (tornante, piccolo cartello "proprietà privata"). Si procede in discesa nella boscaglia (segnavia); la stradina, in corrispondenza di una piccolla santella sulla dx, compie un tornante verso sx.
In breve si raggiunge un incrocio (m 640, ore 0.15 - 5.00) dove si distacca a dx (piccola freccia segnaletica semi nascosta) un sentiero segnato diretto a Seraine. All'incrocio si trascura la carrareccia che prosegue diritto piegando a dx  (segnavia) lungo una carrareccia in discesa. Poco dopo si oltrepassa una sbarra di metallo chiusa: la stradina diviene pianeggiante snodandosi sul crinale e procedendo verso E,  verso la località Monte Magno.
Oltrepassata la modesta altura del Monte Olo (m 614), la stradina continua sul crinale offrendo alcuni scorci panoramici sulla Valle Sabbia (a sx) e sulla valle di Vallio Terme (a dx).

Uno scorcio della Valle Sabbia con l'abitato di Pavone (fraz. di Sabbio Chiese). Sullo sfondo, da sx a dx, il Monte Besume (m 1115), il Monte Zingla (m 1497), il Monte Spino (m 1504)

Superato un roccolo, in corrispondenza di una biforcazione (vedi foto), si tiene la sx.
Con qualche lieve saliscendi la stradina si snoda per un tratto poco al di sotto del crinale sul lato valsabbino. Si porta quindi sul lato di Vallio Terme con un tratto in moderata salita. Raggiunto un roccolo, la carrareccia diviene cementata e scende ripida tra vari roccoli verso la vicina località Monte Magno. Al termine della discesa, in corrispondenza di un grosso cancello metallico, si tocca il bivio (palina segnaletica, m 585, ore 0.40 - 5.40) con l'itinerario 506 (carrareccia che scende a sx) diretto  a Sabbio Chiese attraverso la Valle delle Pule.
Si procede quindi diritto lungo una stradina alberata, raggiungendo in breve Monte Magno m 590 (palina segnaletica, ore 0.05 - 5.45), località punto di intersezione di vari itinerari escursionistici disseminata di diversi casolari e dotata di un bar - trattoria.  In corrispondenza del bar - trattoria si trova una bacheca illustrativa con mappa dei sentieri della zona.
Palina segnaletica in località Monte Magno
Da Monte Magno si segue ora la strada asfaltata (segnavia) che scende verso Quarena - Sopraponte - Gavardo.
Percorsi circa 500 metri, in prossimità di una santella a sx, si abbandona la strada asfaltata piegando a dx (segnavia, curva a gomito) lungo una carrareccia in discesa. Il segnavia anziché il numero 504 (tale è la denominazione del sentiero secondo le mappe escursionistiche) riporta una misteriosa quanto criptica dicitura "AV".  Superata una sbarra metallica, si procede in discesa raggiungendo in breve un roccolo.

Pochi metri dopo il roccolo la stradina (segnavia) compie un tornante sinistrorso (m 510. ore 0.10 - 5.55). Qui proseguiamo diritto lungo una carrareccia (segnavia AV) che scende tra la fitta boscaglia. Poco dopo il tracciato compie un tornante sinistrorso, perdendo rapidamente quota. Raggiunto il fondovalle, la carrareccia oltrepassa un casolare (alla nostra dx), diviene cementata e sbuca sulla strada provinciale Gavardo - Vallio Terme. Si svolta a dx percorrendo la provinciale per circa cento metri. Seguendo l'indicazione per Fostaga, la si abbandona scendendo verso sx lungo la strada asfaltata (Via Fostaga) che ci conduce in un centinaio di metri al ponte sul Torrente Vrenda, punto da cui aveva preso avvio l'escursione.