by zombie

"Camminare per me significa entrare nella natura. Ed è per questo che cammino lentamente, non corro quasi mai. La Natura per me non è un campo da ginnastica. Io vado per vedere, per sentire, con tutti i miei sensi. Così il mio spirito entra negli alberi, nel prato, nei fiori. Le montagne sono per me un sentimento."
(Reinhold Messner)

venerdì 22 febbraio 2019

Da Zone al Monte Guglielmo

Un mondo bianco e azzurro sopra un mare di nebbia

LUOGO DI PARTENZA E ARRIVO: Zone, Piazza Caduti (km 40 da Brescia)
STAGIONE CONSIGLIATA: inverno, primavera, autunno
DISLIVELLO COMPLESSIVO IN SALITA: 1325 m
ACQUA SUL PERCORSO: si
ESCURSIONE EFFETTUATA IL: 15 gennaio 2011
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 NOTE
Lungo percorso per escursionisti allenati con una buona capacità di orientamento. Per le quote relativamente basse ed i lunghi tratti esposti al sole, si sconsiglia la percorrenza nelle giornate più calde dei mesi estivi.
Il bivio poco oltre Zone tra gli itinerari 227 e 228. Il tempo di percorrenza indicato per raggiungere il Monte Guglielmo è alquanto irrealistico
Percorrendo la superstrada spbs 510 da Brescia in direzione Valle camonica, si imbocca l'uscita per Marone - Zone. Seguendo le indicazioni per quest'ultima località, si percorre la tortuosa strada provinciale n. 32 che dopo circa 6 chilometri di salita,  termina in prossimità dell'ingresso al centro storico di Zone m 655. Nel punto in cui la strada principale compie il tornante destrorso per salire nel centro del paese, si prosegue diritto (indicazioni per Cusato - San Antonio) per pochi metri posteggiando poi l'automezzo in un ampio parcheggio a sx (Piazza Caduti). Ci si incammina imboccando la via  in salita che conduce nel centro storico (Corso Europa). Ad un bivio (fontana al di sotto di un arco) si svolta a dx lungo una stretta viuzza (Via Monte Guglielmo) che si snoda  sinuosa in salita piegando poi a dx (municipio alla nostra dx). Al bivio con Via Capriolo si svolta a sx proseguendo ancora lungo Via Monte Guglielmo fino a raggiungere l'uscita dal centro storico dove troviamo uno spiazzo, punto di intersezione di diverse strade. Seguendo l'indicazione stradale per "Monte Guglielmo" si svolta a dx lungo una viuzza in salita (denominata ancora "Via Monte Guglielmo") che esce dall'abitato (a sx si supera il muro perimetrale di un moderno complesso sportivo), conducendo ad un piccolo parcheggio con area picnic attrezzata (bacheca e palina segnaletica). Si oltrepassa su un ponticello il Torrente Bagnadore lungo una stradina asfaltata raggiungendo dopo circa 50 metri un bivio (palina segnaletica, m 705, ore 0.10). Tralasciando la mulattiera acciottolata che si dirama in salita a sx (itinerario 228), si prosegue lungo stradina asfaltata di dx (itinerario 227) che poco dopo diviene acciottolata.

La mulattiera acciottolata si fa quasi subito ripida ed entra nel cosiddetto "Bosco degli Gnomi", un lungo tratto contraddistinto da decine di fantasiose, grottesche, talvolta inquietanti  sculture lignee intervallate a distanze regolari. Il tracciato, con forte pendenza, si inoltra nella Valle Vandul. Si oltrepassa alla nostra dx un casolare e successivamente altri cascinali alla nostra sx.  Ad un bivio (m 875, ore 0.30 - 0.40) si distacca a dx della mulattiera un ripido sentiero in salita (segnavia 227A) che si ricollega all'itinerario 227 più a monte. L'escursione prosegue in ascesa lungo la larga mulattiera acciottolata tra le varie sculture lignee.


A 1000 metri di quota termina il Bosco degli Gnomi. La ripida mulattiera si innesta (palina segnaletica) su una strada sterrata (piccola grotta con Madonnina in prossimità dell'intersezione): la si segue a dx in salita con alcuni tornanti attraverso il bosco. A circa 1060 metri di quota si interseca presso un tornante,  il sentiero 227A risalente da dx (ore 0.40 - 1.20).
Si segue sempre la strada sterrata che guadagna costantemente quota con numerosi tornanti attraverso il bosco. Si segue sempre il tracciato principale omettendo le numerose deviazioni che si diramano a dx e sx. In corrispondenza di un tornante destrorso troviamo il bivio (palina segnaletica, m 1230, ore 0.25 - 1.45) con il sentiero 230 "Dell'uccellatore" che si dirama a dx in direzione "Gasso". Tenendo la sx, si prosegue  in salita lungo la strada sterrata (segnavia 227-230). Dopo altri due tornanti si raggiunge un bivio (palina segnaletica, m 1280, ore 0.10 - 1.55), dalla quale si distacca a sx il sentiero 230 in direzione Monte Agolo. Al bivio si sale a dx (tornante destrorso) seguendo la carrareccia con le indicazioni dell'itinerario 227 per il Monte Guglielmo e la Malga Palmarusso.
Con un'altra serie di tornanti la stradina raggiunge il limite del bosco e tocca la panoramica Malga Casentiga (m 1410, fontana, ore 0.25 -2.20). Dalla malga (palina segnaletica) si piega a sx lungo un  sentiero che diviene poi una  mulattiera che rimonta il prativo versante settentrionale del Corno del Bene (m 1685). Si raggiunge quindi un altro bivio (palina segnaletica, fontana) a sx del quale, a pochi metri, si trova il Rifugio Malga Palmarusso di Sotto m 1596 (ore 0.30 - 2.50). Al bivio si tiene la dx seguendo l'indicazione dell' itinerario 227A per il Monte Guglielmo (a sx si distacca il percorso dell'anello 2 delle "Malghe in Rete" e del sentiero 227). Il tracciato (mulattiera) sale con alcuni tornanti fino a guadagnare il crinale che discende dal Monte Guglielmo verso il Corno del Bene.
Salendo al Monte Guglielmo: il crinale sopra Malga Palmarusso di Sotto
Si segue ora su marcato sentiero il panoramico e prativo crinale in salita in direzione NE toccando la località Giogo della Palla m 1730 dove troviamo il bivio (palina segnaletica, ore 0.20 - 3.10), con una carrareccia risalente da sx (itinerario 227). Si continua a salire diritto lungo il crinale seguendo la carrareccia (segnavia 227) toccando poco dopo una pozza per l'abbeveraggio del bestiame. Poco oltre la stradina sterrata si innesta sul tornante di un'altra carrareccia. Si segue quest'ultima in salita per circa 200 metri. Al successivo tornante sinistrorso la si abbandona seguendo un marcato sentiero che si inerpica a sx e che raggiunge in breve il Rifugio Almici m 1861 (palina segnaletica, ore 0.30 - 3.40), situato poco al di sotto della vetta del Monte Guglielmo.
Salendo al Monte Guglielmo: veduta verso SO. Il Lago d'Iseo ricoperto da un mare di nebbia, dal quale affiora solo la parte alta di Montisola
Salendo al Monte Guglielmo: veduta verso SO. Il Santuario della Madonna della Ceriola sopra Montisola

Giungendo al Rifugio Almici
Il Rifugio Almici. A dx la chiesetta adiacente. Sullo sfondo al centro la vetta del Monte Guglielmo con il Monumento al Redentore (m 1948)

Salendo al Monte Guglielmo: il Rifugio Almici alle nostre spalle
Dal Rifugio Almici, punto di intersezione di diversi itinerari, si prosegue su marcato sentiero a mezza costa in direzione E. Il sentiero conduce ad un'ampia insellatura: raggiuntala, si procede a dx su una breve e ripida erta che tocca la vetta del Monte Guglielmo m 1948 (ore 0.15 - 3.55), dominata dal Monumento al Redentore. Vastissimo panorama a 360° che spazia sulle prealpi bresciane, fino alla pianura ed alle propaggini appenniniche a S e fino al gruppo dell'Adamello a N.

L'insellatura poco prima della vetta del Monte Guglielmo
Il Monumento al Redentore con la statua di Papa Paolo VI

Il Monte Guglielmo (m 1948) visto dal Dosso Pedalta
Dalla vetta del Monte Guglielmo si procede a ritroso in discesa fino all'ampia insellatura toccata risalendo dal Rifugio Almici. Tralasciando il sentiero che scende a sx verso il rifugio, si segue ora in moderata salita il morbido e aereo crinale che protraendosi in direzione NO, si spinge verso il Dosso Pedalta. Per un tratto si segue il tracciato del Sentiero 3 Valli (segnavia bianco - azzurri). Con qualche saliscendi si raggiunge il Dosso Pedalta m 1957 (ore  0.25 - 4.20), massima elevazione della dorsale.
Dal Dosso Pedalta: panoramica in direzione S, con il lungo crinale che conduce al Monte Guglielmo. Sullo sfondo, un mare di nebbia nasconde la Valle Trompia ed il Lago D'Iseo
Dal Dosso Pedalta: veduta in direzione E. Sullo sfondo il Monte Baldo (m 2218)

Scendendo dal Dosso Pedalta verso il Rifugio Almici: veduta in direzione S. Il Lago d'Iseo sommerso dalla nebbia
Dal Dosso Pedalta si ripercorre a ritroso il crinale in direzione del Monte Guglielmo. Senza raggiungere quest'ultimo, si piega a dx tornando al Rifugio Almici m 1861 (palina segnaletica, ore 0.30 - 4.50).

Scendendo dal Dosso Pedalta verso il Rifugio Almici: veduta in direzione S. Il Lago d'Iseo sommerso dalla nebbia. Emergono solo Montisola (m 600, al centro), il Monte Alto di Adro (m 652), Punta Alta (m 953, a dx)
Scendendo dal Dosso Pedalta verso il Rifugio Almici: veduta in direzione S. Il Lago d'Iseo sommerso dalla nebbia. Emergono solo Montisola (m 600, al centro), il Monte Alto di Adro (m 652), Punta Alta (m 953, a dx)
Panoramica il prossimità del Rifugio Almici. A sx in basso si nota la Malga Guglielmo di Sopra (m 1744). A sx sullo sfondo il crinale Croce di Sale (m 1108) - Punta Almana (m 1391) - Monte Rodondone (m 1143) - Santa Maria del Giogo (m 968) - Punta dell'Orto (m 1001). Al centro il Lago d'Iseo sommerso dalla nebbia. Emergono (da sx a dx)  Montisola (m 600), il Monte Alto di Adro (m 652), Punta Alta (m 953), il Monte Bronzone (m 1334)


La Malga Guglielmo di Sopra
 Dal Rifugio, seguendo le indicazioni del Sentiero 3 Valli in direzione Croce di Marone, si scende verso sx lungo una carrareccia  alla Malga Guglielmo di Sopra m 1744 (ore 0.10 - 5.00).

Scendendo alla Malga Guglielmo di Sopra: panoramica in direzione S con i solchi immersi dalla nebbia della Valle Trompia (a sx) e del Lago d'Iseo (a dx)



Uno scorcio della bassa Valle Trompia coperta dalla nebbia
La Malga Guglielmo di Sotto
Si prosegue quindi in discesa lungo la stradina sterrata fino a raggiungere in prossimità di un tornante sinistrorso il bivio (palina segnaletica) con il sentiero 232 (m 1630, ore 0.15 - 5.15). Tale sentiero può essere utilizzato come percorso alternativo per il rientro a Zone (senza neve e con un numero di ore di luce sufficiente). La nostra escursione prosegue invece lungo la strada sterrata che in breve raggiunge la Malga Guglielmo di Sotto m 1571 (ore 0.05 - 5.20) dove a dx (palina segnaletica) troviamo la prosecuzione del sentiero 3V  che con ripido tracciato "taglia" i tornanti della strada sterrata. Continuando la discesa sulla comoda e panoramica strada sterrata (preferibile, con il tramonto imminente), si perviene al Rifugio Malpensata m 1348 (ore 0.25 - 5.45).
Luci tardo pomeridiane presso la Malga Guglielmo di Sotto

Al Rifugio Malpensata si interseca nuovamente il sentiero 3V. Si continua la discesa lungo la stradina raggiungendo il Rifugio Croce di Marone m 1166 (ore 0.25 - 6.10). Dal rifugio si prosegue lungo la strada sterrata che semi pianeggiante, con percorso a mezza costa raggiunge l'insellatura della Forcella di Gasso m 1126 (ore 0.10 - 6.20) presso la quale convergono i sentieri 231 - 232 (nessuna segnaletica). Continuando lungo la sterrata si scende nella Valle di Gasso raggiungendo dopo alcuni tornanti, l'intersezione (palina segnaletica) con il sentiero 230 (m 975, ore 0.20 - 6.40).
Scendendo verso Zone lungo la Valle di Gasso. Sullo sfondo il Corno Frere (m 1412) ed il Corno del Bene (m 1685)
Si prosegue a sx in discesa verso Zone lungo la stradina sterrata (segnavia 226) che perde rapidamente quota con un' altra serie di tornanti lungo la vallata.
La strada diviene quindi asfaltata; oltrepassati alcuni casolari sparsi sulla dx, si tocca l'intersezione (palina segnaletica, m 695, ore 0.40 - 7.20)  con il sentiero 231 che si distacca in ripida salita a sx in direzione di Punta Tisdel. Si continua la discesa lungo la strada asfaltata sbucando dopo due tornanti in un vasto piazzale e giungendo subito dopo, in prossimità dell'abitato di Cislano, al bivio (cartelli segnaletici, m 621, ore 0.05 - 7.25) con la strada provinciale Marone - Cislano - Zone. Si svolta a dx percorrendo la strada provinciale (dotata di marciapiede ed impianto di illuminazione) in leggera salita  per 1100 metri, raggiungendo presso l'ingresso del centro storico di Zone, la Piazza Caduti (m 655, ore 0.15 - 7.40), punto di inizio e fine dell'escursione.

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