by zombie

"Camminare per me significa entrare nella natura. Ed è per questo che cammino lentamente, non corro quasi mai. La Natura per me non è un campo da ginnastica. Io vado per vedere, per sentire, con tutti i miei sensi. Così il mio spirito entra negli alberi, nel prato, nei fiori. Le montagne sono per me un sentimento."
(Reinhold Messner)

mercoledì 30 agosto 2017

Punta di Ercavallo, Lago di Ercavallo, Passo delle Graole

Panoramica escursione nella Valle di Viso tra ruderi e postazioni della Grande Guerra

LUOGO DI PARTENZA E ARRIVO: Case di Viso, fraz. di Ponte di Legno (km 125 da Brescia)
STAGIONE CONSIGLIATA: estate, inizio autunno
DISLIVELLO COMPLESSIVO IN SALITA: 1690 m
ACQUA SUL PERCORSO: si       
ESCURSIONE EFFETTUATA IL: 15 agosto 2017
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  NOTE
Percorso adatto ad escursionisti ben allenati e con un buon senso dell'orientamento che si snoda in gran parte su mulattiere militari della Prima Guerra Mondiale.  L'escursione oltre il Rifugio Bozzi attraversa un ambiente di alta quota isolato e selvaggio. Assolutamente da evitare in caso di nebbia o maltempo.

 Case di Viso è una caratteristica località a 10 chilometri  da Ponte di Legno raggiungibile attraverso la ex strada statale del Passo Gavia. Dalla suddetta strada si devia a dx passando per Pezzo (frazione di Ponte di Legno e centro abitato della provincia di Brescia più distante dal capoluogo), per giungere quindi, procedendo su una stretta strada asfaltata fino alle prime baite di questo caratteristico borgo, dove si posteggia l'automezzo in un vasto parcheggio (a pagamento nei periodi di maggiore afflusso turistico). Volendo risparmiare circa 15 minuti di cammino, è possibile procedere con l'automezzo fino all'area picnic Pra del Rum, situata poco oltre Case di Viso
 All'ingresso del piccolo borgo si attraversa il Torrente Arcanello su un ponte di legno accanto al quale troviamo la prima palina segnaletica dei sentieri del Parco Nazionale dello Stelvio.
 Si procede in salita lungo la stradina acciottolata superando le rustiche baite e raggiungendo poco oltre una biforcazione (m 1860, ore 0.15) con un piccolo parcheggio e l'area picnic Pra del Rum. Seguendo le indicazioni di una palina segnaletica, procediamo verso dx (segnavia 152 per il Rifugio Bozzi) imboccando una stradina sterrata costruita al tempo della Grande Guerra che con pendenza costante e diversi tornanti guadagna rapidamente quota su un vasto pendio pascolivo completamente privo di alberi.
A 2100 metri di quota si passa accanto alla Baita Casaiole. Continuando a salire la visuale verso SO e la sottostante Valle di Viso si fa sempre più ampia. In alcuni punti è possibile accorciare il percorso utilizzando alcune scorciatoie che "tagliano" i tornanti della stradina. A circa 2390 metri di quota incrociamo  sulla dx (palina segnaletica) il sentiero 102 "Alta Via Camuna" (ore 1.35 - 1.50) proveniente da Ponte di Legno. Si prosegue ancora lungo la stradina sterrata e dopo pochi minuti si raggiunge il Rifugio Bozzi al Montozzo m 2478 (ore 0.10 - 2.00), situato in una  conca pascoliva al centro della quale vi è un piccolissimo lago.
 Dal Rifugio si procede (palina segnaletica sentiero 102 direzione Laghi di Ercavallo) lungo una mulattiera militare che procede a mezza costa tra le scoscese pendici della Punta di Montozzo (m 2863). Poco oltre il rifugio troviamo un piccolo baito adibito a Museo della Grande Guerra.
 Sempre nelle immediate vicinanze del rifugio vi sono i ruderi di un vasto villaggio militare.
 La mulattiera (in alcuni punti ridotta ad uno stretto sentiero) perde inizialmente un poco di quota per poi salire a mezza costa, con pendenza assai moderata, verso il Lago di Ercavallo, offrendo un vasto panorama sulla Valle di Viso, sulle Case di Viso e sul Gruppo dell'Adamello.


 Un pittoresco ed "inquietante" passaggio della mulattiera lungo un canalone

 Veduta verso S: il Ghiacciaio del Pisgana
 Veduta verso SO: la Val d'Avio con i Laghi d'Avio e Benedetto. A sx la Cima Plem (m 3182), al centro i Corni di Premassone (m 3070), a dx il Corno Baitone (m 3330)
 Dopo circa un 'ora di cammino dal Rifugio Bozzi si perviene in prossimità di un brullo pianoro poco oltre il quale vi è il Lago di Ercavallo. Sulla sx (non visibile nell'immagine) si nota un piccolo casotto in muratura. Giungiamo quindi al punto nel quale si abbandona il percorso per il Lago di Ercavallo (segnavia 102)  per deviare a dx (curva a gomito) lungo la ripida mulattiera diretta alla Punta di Ercavallo. La deviazione (m 2580, ore 1.15 - 3.15) non è molto evidente: non vi sono paline segnaletice ma soltanto un segnavia  con freccia sulla roccia un poco sbiadito indicante il numero "17".
Salendo verso la  Punta di Ercavallo: il Ghiacciaio del Pisgana con la mulattiera a mezza costa fin qui percorsa che collega il  Rifugio Bozzi al Lago di Ercavallo
  La mulattiera (segnavia 17) guadagna subito quota tra magri pascoli costellati di pietre, offrendo interessanti scorci verso S sul Gruppo dell'Adamello. Una decina di minuti dopo aver lasciato il percorso per il Lago di Ercavallo troviamo sulla sx (nessuna palina segnaletica, solo un segnavia sbiadito) una diramazione del sentiero 17  (m 2660, ore 0.10 - 3.25) che scende  in direzione del Lago di Ercavallo e che percorreremo nell'itineraio di ritorno dalla vetta.
 Il Ghiaccaio del Presena ormai condannato a morte dal riscaldamento climatico e tenuto artificialmente in vita da una vasta copertura di teli isolanti.
 Il tracciato (segnavia presenti ma un pò sbiaditi) con diversi tornanti raggiunge e supera una pietraia. In alcuni punti interressati da frane, la mulattiera si riduce ad uno stretto sentierino. Il tracciato comunque, considerata la quota e le caratteristiche del terreno rimane molto agevole. Avvicinandoci alla vetta troviamo numerosi resti di postazioni, nonchè un altro villaggio militare.
 Veduta verso S: il villaggio militare e la sovrastante Punta di Ercavallo
La Punta Settentrionale di Ercavallo (m 3011) dall'anticima.
 Si perviene quindi a 3000 metri di quota sulla rocciosa linea di cresta (anticima, ore 0.55 - 4.20) dove ha termine la mulattiera e dove troviamo una biforcazione  indicata con frecce bianche su un pietrone: a sx per camminamenti e qualche passaggio esposto si procede per la Punta Settentrionale di Ercavallo (distante pochi minuti di cammino),  a dx invece una debole traccia sale alla Punta di Ercavallo m 3068 (ore 0.15 - 4.35). Si procede in quest'ultima direzione salendo tra resti di trincee e ruderi di appostamenti. La traccia si snoda su terreno ripido e un poco friabile: tuttavia, procedendo con attenzione,  non comporta particolari difficoltà.
Dalla Punta di Ercavallo: panorama verso la Val del Monte (parte superiore della Valle di Pejo)   con il Lago di Pian Palù (m 1800)
 La linea di cresta e la stessa Punta di Ercavallo segnano il confine tra Lombardia e Trentino Alto Adige. Al tempo della Prima Guerra Mondiale le postazioni  di cui oggi si vedono i resti costituivano la prima linea italiana del fronte contro l'Impero Austro Ungarico.

Dalla Punta di Ercavallo: panorama verso SO con la Valle di Viso ed il Gruppo Adamello - Presanella
Dalla Punta di Ercavallo: panorama verso S Con la Presanella (m 3556)
Dalla Punta di Ercavallo: panorama verso S con la vasta conca dell' alta Val Montozzo. Sullo sfondo il Gruppo Adamello - Presanella
I piccoli laghi senza nome della conca dell'Alta Val Montozzo
Dalla Punta di Ercavallo: particolare di un rudere di postazione con la Presanella
Dalla Punta di Ercavallo: croce sommitale e trincea a picco sulla Val del Monte

 Trincee presso l'anticima
Dalla vetta si ripercorre quindi in discesa il medesimo percorso di andata, passando dall'anticima (ore 0.10 - 4.45) e procedendo poi lungo la mulattiera.

Scendendo dalla Punta di Ercavallo: resti di villaggio militare
In vista (sulla dx) della vasta conca che racchiude il Lago di Ercavallo, dopo circa cinquanta minuti di discesa, si giunge all'incrocio (m 2660, ore 0.40 -  5.25) senza palina segnaletica dove si lascia a sx la mulattiera percorsa in salita, e si imbocca tenendo la dx il troncone di mulattiera (segnavia presenti ma sbiaditi) che scende al lago.
Il Lago di Ercavallo con il Corno dei Tre Signori (m 3360)
Dopo pochi minuti si incrocia nuovamente (nessuna palina segnaletica) la mulattiera proveniente dal Rifugio Bozzi (m 2590, ore 010 - 5.35, segnavia 102): la si percorre in leggera salita in direzione N giungendo in breve sulle rive del Lago di Ercavallo  m 2621 (ore 0.10 - 5.45), il più grande  di un gruppo di bacini situati nella conca (gli altri si trovano a quote superiori in posizioni appartate). Per chi desiderasse abbreviare l'escursione poco prima del lago si dirama a sx il sentiero 159 che in circa un 'ora e mezzo di discesa conduce a Case di Viso.
Poco oltre il lago la mulattiera militare si interrompe lasciando il posto ad un marcato sentiero.
Si sale lentamente di quota lasciando il lago alla nostra sx.
Dopo pochi minuti di cammino si giunge ad una biforcazione (m 2670, ore 0.10 - 5.55) dove è presente un ometto di pietra ma nessuna palina segnaletica: si abbandona il sentiero 102 che prosegue diritto verso la Bocchetta del Corno dei Tre Signori (m 3047) per poi discendere al Passo Gavia e si devia a sx imboccando il sentiero 153 per il Passo delle Graole. La parte iniziale del percorso è costituita da una debole traccia con segnavia un pò sbiaditi che costeggia quasi pianeggiante la riva dx di un acquitrino.


 Procedendo verso il Passo delle Graole: il Lago di Ercavallo alle nostre spalle. Sullo sfondo a dx la Punta di Ercavallo

Successivamente la traccia guadagna quota procedendo in direzione SO fino a trasformarsi nuovamente in mulattiera militare.
Procedendo verso il Passo delle Graole: un laghetto senza nome alla nostra dx. Sullo sfondo il Corno dei Tre Signori
Procedendo verso il Passo delle Graole: veduta sulla Valle di Viso
Si giunge quindi ad una sella a 2760 metri di quota, oltre la quale la mulattiera, dovendo aggirare uno sperone roccioso, perde con alcuni tornanti, circa 70 metri di dislivello.
Cascata discendente dalla Cima di Caione (m 3140)
La mulattiera tenendosi a mezza costa aggira gli scoscesi versanti meridionali della Cima di Caione alternando tratti pianeggianti a tratti in moderata salita. Alcuni punti del tracciato sono scavati nella viva roccia e strapiombanti  sulla Valle di Viso.
Un tratto strapiombante sulla Valle di Viso

La mulattiera (per lunghi tratti perfettamente conservata), attraverso una vasta pietraia raggiunge il Passo delle Graole m 2812 (ore 1.05 - 7.00), collegante la Valle di Viso con la Valle delle Messi.
Il Passo delle Graole. A sx la Cima delle Graole (m 2861)
Panorama dal Passo delle Graole: a sx la Cima delle Graole, sullo sfondo il Gruppo Adamello - Presanella
Piramide di sassi al Passo delle Graole
Panorama dal Passo delle Graole: giochi di nubi sul Ghiacciaio del Pisgana
Dal Passo delle Graole la mulattiera con un lungo traversone supera una vasta pietraia al termine della quale vi sono i resti di un altro villaggio militare. Successivamente con una lunga serie di tornanti il tracciato perde rapidamente quota entrando nella fascia di vegetazione pascoliva.
Scendendo dal Passo delle Graole: veduta su Ponte di Legno
Scendendo dal Passo delle Graole: resti di postazione militare (postazione di artiglieria pesante?)
Scendendo dal Passo delle Graole: giochi di nubi tra la Cima Monticello (m 3161) e i Corni di Pietra Rossa (m 3228)

Dopo oltre tre quarti d'ora di discesa si giunge in vista di una serie di ruderi militari indicati sulle mappe come "Baitello delle Graole".
 
 Nelle immediate vicinanze dei ruderi troviamo una biforcazione (m 2315, ore 0.50 - 7.50) senza alcuna palina segnaletica. Svoltando a dx (tornante) si prosegue lungo la mulattiera militare (segnavia 153) verso Pezzo. La nostra escursione prosegue invece diritto lungo un marcato sentiero a mezza costa (segnavia 153A).
Il sentiero (segnavia frequenti e ben marcati) per un lungo tratto si dirige pianeggiante a mezza costa  in direzione NE  tra le vastissime praterie che contraddistinguono lo scosceso versante meridionale della Cima delle Graole.
Il percorso in alcuni punti è molto aereo e panoramico offrendo sulla dx ampie vedute della sottostante Valle di Viso.


Dopo una serie di brevi saliscendi  si giunge in vista ( in basso alla nostra destra) della Malga del Forgnuncolo m 2109. Il percorso perde rapidamente quota raggiungendola in breve (ore 0.45 - 8.35).
 Pressi della Malga del Forgnuncolo: il rientro serale del gregge
 Pressi della Malga del Forgnuncolo: il rientro serale del gregge


 Pressi della Malga del Forgnuncolo: il rientro serale del gregge

 Pressi della Malga del Forgnuncolo: il rientro serale del gregge

Alla Malga Forgnuncolo il sentiero lascia il posto ad una stradina sterrata che scende con alcuni tornanti a Case di Viso. Poco prima di raggingere la caratteristica località si incrocia proveniente da sx il sentiero 159  dal Lago di Ercavallo (m 1950. ore 0.20 - 8.55). Poche centinaia di metri dopo si raggiunge il piccolo parcheggio con l'area picnic di Pra del Rum, dal quale si diparte (sulla sx) la stradina sterrata (segnavia 152, m 1860, ore 0.05 - 9.00) intrapresa all'inizio dell'escursione per raggiungere il Rifugio Bozzi.
Da qui in poi, il breve percorso che si snoda attraverso le caratteristiche baite di Case di Viso m 1755 per raggiungere il parcheggio ove abbiamo lasciato l'automezzo (ore 0.10 - 9.10), è in comune con quello di andata.