by zombie

"Camminare per me significa entrare nella natura. Ed è per questo che cammino lentamente, non corro quasi mai. La Natura per me non è un campo da ginnastica. Io vado per vedere, per sentire, con tutti i miei sensi. Così il mio spirito entra negli alberi, nel prato, nei fiori. Le montagne sono per me un sentimento."
(Reinhold Messner)

martedì 27 marzo 2018

Traversata Brescia - Pilzone

Dal capoluogo al Lago d' Iseo camminando tra l' alta pianura e le prime propaggini collinari

LUOGO DI PARTENZA: Urago Mella, fraz. di Brescia, Via della Chiesa (km 3 da Brescia)
LUOGO DI ARRIVO: Pilzone, stazione ferroviaria Trenord (km 22 da Brescia)
STAGIONE CONSIGLIATA: inverno, primavera, autunno
DISLIVELLO COMPLESSIVO IN SALITA: 1290 m
ACQUA SUL PERCORSO: si, fino a Gaina
ESCURSIONE EFFETTUATA IL: 26 febbraio 2018
 
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N.B.: LA SEGNALETICA DEL SENTIERO FRANCIACORTA (SF) TRA GUSSAGO E RONCO E' SPORADICA E CARENTE

     NOTE
Percorso adatto ad escursionisti allenati con un buon senso dell'orientamento. Considerate le quote  basse ed  i lunghi tratti esposti al sole si sconsiglia la percorrenza nelle giornate estive.
Urago Mella,  punto di partenza dell'escursione è stato raggiunto con la linea 2 servizio autobus urbano di Brescia Mobilità.  Per visualizzare orari consultare il sito www.bresciamobilita.it/orari
 Da Iseo, punto di arrivo dell'escursione, si è fatto ritorno a Brescia utilizzando la linea ferroviaria  delle Ferrovie Nord. Per visualizzare orari consultare il sito www.trenord.it.
 
L'escursione inizia a Urago Mella m 161, quartiere popolare situato nella periferia nord occidentale di Brescia, raggiungibile dal centro della città con la linea urbana (Brescia Mobilità) n. 2. Da Via del Risorgimento si imbocca in direzione N Via della Chiesa che successivamente diviene Via della Piazza.
Giunti ad un quadrivio si svolta a sx lungo l' acciottolata Via Campiani. All'angolo della via si trova la targa che indica l'inizio del Sentiero Tre Valli (3V).
La via snodandosi tra vecchie cascine ristrutturate, effettuata una curva a dx e successivamente a sx, inizia a salire con fondo cementato. Tralasciata la scalinata a dx (freccia segnaletica per Poggio Maria), si prosegue lungo la stradina cementata seguendo i segnavia bianco - azzurri del sentiero 3V. Oltrepassata sulla dx la deviazione per il Ristorante Tana del Luf, la stradina ora sterrata prosegue in salita fino a raggiungere in corrispondenza di un tornante destrorso il bivio (palina segnaletica, m 270, ore 0.20) con il sentiero 20. Svoltata a dx, la stradina prosegue in salita terminando dopo pochi minuti di cammino davanti alla cancellata di un' abitazione. A sx si prosegue lungo un sentiero che in pochi metri raggiunge un bivio (palina segnaletica, m 300, ore 0.05 - 0.25) dal quale si distacca a dx la prosecuzione del sentiero 20.
Salendo verso il Monte Picastello: panorama su Brescia
Si prosegue a sx in salita lungo il marcato sentiero 3V che si snoda attraverso la rada boscaglia. Superata (palina segnaletica) la località Quattro Querce, si raggiunge (palina segnaletica) il crinale del Monte Picastello m 383 (ore 0.20 - 0.45). Da questo punto si dirama a dx il sentiero 1-17 che segue il crinale. Si svolta a sx seguendo il marcato e panoramico  sentiero che in moderata discesa lungo il crinale conduce in breve al Passo delle Crosette m 350 (ore 0.05 - 0.50)  dove troviamo l'incrocio (palina segnaletica) con il sentiero 18. Effettuando una curva a gomito a dx (seguire i segnavia bianco - azzurri), si imbocca una strada sterrata quasi pianeggiante che in breve sbuca su Via Campiani (m 340, ore 0.05 - 0.55) in corrispondenza della Trattoria Merlo e dell'incrocio (nessuna segnaletica) con i sentieri 56-57.
Salendo verso il Monte Picastello: panorama su Brescia
Si svolta a sx e si prosegue lungo la strada asfaltata che procede in direzione N seguendo il crinale. A dx si presentano scorci della bassa Valle Trompia con gli abitati di Concesio e Villa Carcina, a sx il panorama spazia su Cellatica, Gussago ed il Santuario della Stella.



Seguendo Via Campiani si supera il bivio sulla sx (palina segnaltica, m 320, ore 0.05 - 1.00) con il sentiero 19-41 diretto a Brescia - Via Torricella di Sopra. Si raggiunge quindi l'incrocio della località La Poffa m 318 (ore 0.05 - 1.05) dove da sx sale la strada proveniente da Cellatica ed a dx quella da Collebeato. A tale incrocio si lascia (palina segnaletica) la prosecuzione verso dx del percorso principale del sentiero 3V diretta al Monte Peso per seguire invece (direzione sx) la variante bassa dell'omonimo sentiero che raggiunge il Santuario della Stella evitando la salita al Monte Peso. Si svolta quindi lungo la strada asfaltata che scende a sx in direzione di Cellatica giungendo in poche decine di metri ad un bivio dove si devia a dx lungo una stretta strada asfaltata  che procede in salita (Via Stella, segnavia sentieri 3V-43).
Procedendo verso il Santuario della Stella: la congiunzione del percorso principale e della variante bassa del sentiero 3V alle nostre spalle
La stradina supera un agriturismo, diviene sterrata e con percorso pianeggiante nel fitto bosco raggiunge il bivio con un altra strada sterrata confluente da sx. Qui (palina segnaletica, m 380, ore 0.25 - 1.30) il percorso principale e la variante bassa del sentiero 3V si ricongiungono.
Si oltrepassa la deviazione a sx (palina segnaletica) del sentiero 46 diretto alla località Palas e si prosegue lungo l'ampia strada sterrata che percorrendo la linea del crinale con alcuni saliscendi raggiunge il Santuario della Stella m 396 (ore 0.10 - 1.40).


Il luogo sacro, punto di intersezione di diversi itinerari escursionistici, domina i sottostanti abitati di Cellatica e Gussago. Dal sagrato del santuario si discende una rampa di scale e si percorre per un breve tratto la strada asfaltata che procede in discesa verso il Passo della Forcella. Al tornante destrorso si abbandona la strada asfaltata ed i segnavia bianco - azzurri del sentiero 3V per seguire (palina segnaletica del Sentiero Franciacorta) una carrareccia che oltrepassato un parcheggio sterrato sulla nostra dx, inizia a scendere verso Gussago.
Scendendo verso Gussago: la Santissima
Gussago

La carrareccia (segnavia bianco - rossi del Sentiero Franciacorta)  inizialmente con fondo sassoso e sconnesso diviene poi cementata, snodandosi tra casolari e vigneti. Poco prima di giungere in paese, si passa di fianco alla bella Chiesa di San Rocco, circondata da cipressi secolari. Terminata la discesa, la stradina divenuta asfaltata (Via San Rocco) raggiunge le prime case di Gussago. Si svolta a dx lungo Via Casaglio, si oltrepassa su un ponticello il Torrente La Canale giungendo ad un incrocio semaforico (segnavia assenti). Si svolta a dx lungo Via IV Novembre e ci si porta (attraversamento pedonale) sul lato sinistro della via per poi deviare a sx dopo poche decine di metri lungo una strada il cui accesso alle auto è interdetto da una transenna metallica fissa.
Si entra nella vasta piazza comunale di Gussago (m 179, ore 0.35 - 2.15), la si attraversa in direzione E-O oltrepassando alla nostra dx la Chiesa di Santa Maria Assunta. Giunti sul lato occidentale della piazza seguiamo la palina segnaletica del Sentiero Franciacorta in direzione Ronco di Gussago. Dirigendosi a dx, si imbocca Via Roma, la si segue per una cinquantina di metri per poi svoltare a sx (palina segnaletica sentiero s7 "Giro della Santissima") lungo il Vicolo delle Fratte. Si esce rapidamente dal centro abitato percorrendo (segnavia) un viottolo ciclo pedonale asfaltato che si snoda tra prati delimitati da muri di recinzione. Il viottolo devia poi bruscamente a dx incrociando Via G. Marconi. All'intersezione (m 185, ore 0.05 -2.20) si svolta a dx in leggera salita lungo Via Marconi (marciapiede, nessun segnavia) per poi dopo circa 200 metri girare a sx  lungo Via Meano che si snoda tra le vecchie case. Dopo circa cinquanta metri si devia a sx (segnavia, cartello stradale di senso vietato) uscendo dal nucleo antico dell'abitato e imboccando Via Mirabella, una stradicciola asfaltata che sale per un breve tratto a mezza costa tra villette a schiera e lussuose ville.
Procedendo verso Ronco di Gussago: uno scorcio della "verde" (sic!) Franciacorta
La stradina procedendo verso Ronco diviene sterrata, oltrepassa l'imboccatura di un tunnel della strada provinciale 19 Ospitaletto - Concesio e perdendo quota attraversa una piccola area viticola.

 Dopo una curva a gomito a sx si giunge ad un bivio del tutto privo di segnaletica dove bisogna procedere verso dx.
 Si prosegue lungo una stradina sterrata pianeggiante che incrocia una stradina asfaltata. Superatala, si prosegue diritto (segnavia) attraversando un piccolo parco pubblico. Al suo termine troviamo di fronte a noi, in corrispondenza di un incrocio, una santella circondata da un muro in pietra. Sulla dx vi è una palina segnaletica del Sentiero Franciacorta diretta nella direzione opposta al nostro senso di marcia. In tale punto si svolta a dx.
 Si segue la strada asfaltata  (Via San Giovanni Bosco) affiancata da muretti di pietra che dopo una brevissima salita, ormai in vista della Chiesa di San Zenone ed Eurosia di Ronco, supera una stradicciola che si dirama a dx in salita. Sull'angolo dell'intersezione vi è una santella. Ignorando i segnavia bianco - rossi che contraddistinguono la stradicciola (sono del sentiero s6) si procede diritto (nessun segnavia) raggiungendo la vicinissima chiesa di Ronco m 178 (ore 0.25 - 2.45). In corrispondenza della parte posteriore della chiesa si svolta a dx lungo una stretta viuzza  (Via San Giovanni Bosco) che si inoltra nel nucleo antico di Ronco. Superato sulla sx l'incrocio con Via Parrocchiale, la viuzza compie una curva a sx seguita da una a dx. Subito dopo si trova l'incrocio con Via G. Piamarta.  Si svolta a dx (segnavia assenti) procedendo lungo la via in leggera salita ed uscendo rapidamente dall'abitato. In corrispondenza di una curva a sx, si tralascia (segnaletica carente) il viottolo sterrato che procede diritto in salita. Si tiene la sx, la strada diviene sterrata e prosegue pianeggiante in direzione O affiancata su entrambi i lati dai muri di pietra. La strada divenuta a fondo cementato inizia a salire  lungo il fianco della collina. Giunti ad un cancello metallico che sbarra il percorso, lo si oltrepassa con un breve tratto di sentiero sulla dx. La strada sale ora ripida: dopo tre tornanti termina presso il Roccolo della Fontana (casolare cintato). In direzione S la vista spazia sul sottostante abitato di Ronco e sui capannoni industriali della Franciacorta. Si prosegue (segnavia) lungo un marcato e ripido sentiero che sale seguendo il crinale: presso un roccolo il tracciato diviene pianeggiante e raggiunge il bivio con una carrareccia (m 352, ore 0.40 - 3.25). L'incrocio privo di segnaletica, segna l'intersezione  con il sentiero 65-s9.
Scendendo verso Ponte Cingoli: vista su Padergnone (fraz. di Rodengo Saiano)
Si svolta ora a sx (curva a gomito) seguendo la carrareccia a fondo cementato che in moderata discesa procede in direzione E tenendosi in prossimità del crinale collinare. In breve si giunge all'incrocio (palina segnaletica, m 290, ore 0.05 - 3.30) con il sentiero 66 proveniente da Padergnone (da sx) e diretto a Via Valzina (a dx). Procedendo per Via  Valzina è possibile abbrevviare l'escursione di oltre 30 minuti evitando il passaggio per Ponte Cingoli. L'escursione prosegue seguendo il  Sentiero Franciacorta-65 verso Ponte Cingoli: si affronta una breve salita lungo una strada sterrata che si snoda lungo il crinale. Si oltrepassa un roccolo e si prosegue lungo un marcato sentiero pianeggiante che si snoda tra la fitta boscaglia. Si giunge quindi al bivio (palina segnaletica, m 290, ore 0.10 - 3.40) con il sentiero 67 che scende a sx verso Pedegnaga. Il sentiero, scarsamente panoramico a causa della fitta vegetazione,  prosegue nei pressi del crinale, perde quota e si innesta (palina segnaletica) su una strada cementata che scende rapidamente a Ponte Cingoli m 178 (ore 0.20 - 4.00).


Scendendo verso Ponte Cingoli: scorcio di Rodengo Saiano
Il Convento Francescano del Calvario che domina Rodengo Saiano
Da Ponte Cingoli si procede in direzione N (Sentiero Franciacorta per un breve tratto, segnaletica assente)  lungo un percorso ciclo - pedonale in terra battuta che costeggia la riva dx del Torrente Gandovere attraverso un ben curato parco pubblico. Il percorso scavalca il torrente diverse volte, riportandosi poi sulla riva dx e proseguendo tra prati e filari di viti.
La stradina si innesta su una strada asfaltata dotata di pista ciclabile. La si segue diritto raggiungendo, nelle immediate vicinanze dell'innesto sulla strada provinciale n. 46 Rodengo Saiano - Ome (alla nostra sx) l'incrocio (m 193, ore 0.20 - 4.20) con Via Valzina (sentiero 66, segnaletica assente).
Si segue un sentierino che procede per un breve tratto parallelo alla strada provinciale (distante pochi metri sulla sx). Si cammina quindi per circa 200 metri lungo la trafficata arteria fino a trovare sulla sx, poche decine di metri prima dell'incrocio con la strada che porta a Monticelli Brusati,  la palina segnaletica che indica il punto di inizio della Antica Strada Valeriana (m 204, ore 0.05 - 4.25). Il tratto Ome - Pilzone di recente segnalazione, si unisce a quello già esistente da molti anni Pilzone - Pisogne ed a quello che conduce da Pisogne fino all'alta Valle Camonica. Il tracciato della Via Valeriana, pur non disponendo di segnavia propri, è individuabile  in maniera esauriente grazie a frequenti paline segnaletiche.

Si attraversa un ponticello sul Torrente Gandovere e si svolta a sx (palina segnaletica) percorrendo un largo sentiero che si snoda in direzione N parallelo al corso d'acqua.
Successivamente il sentiero diviene una carrareccia che con percorso pianeggiante raggiunge il pittoresco gruppo di casolari denominato Maglio Averoldi (palina segnaletica, m  209, ore 0.15 - 4.40). In corrispondenza del maglio troviamo l'intersezione (a sx, palina segnaletica) con il sentiero 1 della Pro Loco Monticelli Brusati. 
Al Maglio Averoldi
Si attraversa la strada provinciale n. 47 Ome - Monticelli Brusati e si procede (palina segnaletica) attraverso un ben curato e vasto  parco pubblico che si sviluppa lungo le rive del Torrente Martignago. Al termine del parco, si procede lungo una stradina sterrata  parallela al torrente contraddistinta dai marcati segnavia bianco - rossi del sentiero 1. Si attraversa quindi il torrente su un ponticello pedonale e si prosegue lungo una stradina asfaltata che poi curva a sx (segnavia 1) entrando in una zona residenziale. Si raggiunge quindi l'incrocio con Via Maglio (santella sulla dx). La si attraversa e si prosegue diritto (palina segnaletica, segnavia 1) lungo Via Carpineto.
Al suo termine si prosegue diritto lungo un viottolo sterrato che procede pianeggiante attraverso campi e vigneti in direzione di Monticelli Brusati.
Dopo circa 300 metri il tracciato curva a dx (segnavia 1) lungo una stradina asfaltata raggiungendo le case della fraz. Fontana di Monticelli Brusati (m 221, ore 0.20 - 5.00). All' incrocio (nell' immagine) si svolta a sx (palina segnaletica) lungo Via Fontana, contraddistinta dai segnavia bianco - verdi del sentiero 3 della Pro Loco Monticelli Brusati. La strada si snoda lungo una anonima area residenziale con qualche vecchia cascina inglobata nella dilagante urbanizzazione. Raggiunta una biforcazione, si svolta a dx (palina segnaletica) lungo Via A. Manzoni che inizia a salire ripida (seguire il marciapiede sulla sx ed i segnavia bianco - verdi) fino ad arrivare a Calzana m 283 (ore 0.15 - 5.15).
Si oltrepassa alla nostra dx la Chiesa di San Tirso ed Emiliano e si imbocca per un breve tratto in discesa Via IV Novembre.  Raggiunta una rotatoria si svolta a dx (palina segnaletica) lungo una stradina in salita che si inoltra nel nucleo antico di Parmezzana (Via Caduti). Si oltrepassa alla nostra dx una lapide dedicata ai caduti  murata sull'angolo di una vecchia palazzina raggiungendo un piazzale con parcheggio circondato da brutti caseggiati. Si svolta a sx (palina segnaletica) imboccando Via Foina. Si percorre questa strada che dopo un breve tratto in discesa, inizia a salire (seguire il marciapiede a sx,  segnavia bianco - rosa del Sentiero delle Cascate).
 
 In un contesto urbanistico e paesaggistico alquanto insignificante fatto di asfalto e villette, si raggiunge dopo oltre un  chilometro il nucleo storico di Foina, caratterizzato da alcune pittoresche dimore campagnole.

Oltrepassato l'abitato, la strada risale la Valle Fontana giungendo al minuscolo borgo di Gaina m 355 (ore 0.35 - 5.50). All'ingresso della frazione (santella su muro e fontanina sottostante) vi è una biforcazione: proseguendo diritto all'interno dell'abitato si procede per il ramo principale del Sentiero della Cascate che segue il fondovalle. La Via Valeriana (palina segnaletica) ed il ramo secondario del Sentiero delle Cascate piegano invece verso dx lungo una stradina cementata che risale a mezza costa in fianco dx della valle.
 Faide canine a Gaina

Risalendo la Valle Fontana: Gaina e Monticelli Brusati alle nostre spalle
La stradina (segnavia bianco - rosa) proseguendo la salita tra gli olivi diviene sterrata. Entrata nel bosco, si dirige con percorso a mezza costa verso la testata della Valle Fontana. Oltrepassata una biforcazione presso la quale (palina segnaletica) si tiene la sx, si giunge  al bivio (palina segnaletica, m 540, ore 0.30 - 6.20) con il sentiero 1 della Pro Loco di Monticelli Brusati. Tralasciato il tracciato che sale a dx, si segue la carrareccia di sx. Si procede in leggera discesa raggiungendo dopo poche decine di metri il  Torrente Val Fontana che scende alla nostra sx. Si svolta a sx (palina segnaletica) guadando il rivolo e seguendo un fangoso sentiero (segnavia bianco rosa e bianco - rossi) che prosegue pinaeggiante a  mezza costa sul versante opposto della vallecola.


Si giunge ad unl bivio (palina segnaletica, m 510, ore 0.10 - 6.30).  A dx si distacca la variante per esperti (ferrata) del Sentiero delle Cascate che discende il fondovalle della Val Fontana verso Gaina. Procedendo lungo la Via Valeriana, dopo poche decine di metri si perviene ad un seconda biforcazione (attenzione, non vi sono paline segnaletiche). Procedendo a sx (segnavia bianco - rosa) un sentiero scende a Gaina lungo il percorso facile del Sentiero delle Cascate. La nostra escursione procede a dx (segnavia bianco - rossi sentiero 1). Qualche metro dopo troviamo in rapida successione due paline segnaletiche della Via Valeriana. Seguendo un largo sentiero nel fitto bosco, si sale di quota oltrepassando un primo caseggiato sulla sx ed un casolare in rovina sulla dx (contraddistinto dal numero 666 e da alcune croci capovolte dipinte sopra la porta). Superato un grande roccolo sulla dx, il tracciato attraversa una vasta radura raggiungendo un valico senza nome che mette in comunicazione la Val Fontana con il Lago d'Iseo.
Dal passo, veduta verso la Punta dell'Orto (m 1001)
Al passo (m 595, ore 0.15 - 6.45) si lascia (palina segnaletica) il sentiero 1 che procede a sx in direzione di Monticelli Brusati e seguendo le indicazioni della Via Valeriana si raggiunge in pochi metri una cascina diroccata. Si segue ora in discesa attraverso i prati una strada sterrata. Ad un successivo bivio (palina segnaletica, m 565, ore 0.10 - 6.55) si svolta a dx proseguendo lungo una strada sterrata (percorso in comune con l'itinerario CAI 290) che con qualche lieve saliscendi sbuca, rasentando i capannoni di alcuni allevamenti avicoli, sulla strada provinciale n. 48 Iseo - Polaveno (paline segnaletiche, m 555, ore 0.15 - 7.10).
Si prosegue in discesa lungo la provinciale per 1400 metri per poi abbandonarla deviando a sx (palina segnaletica) lungo una stradina cementata in discesa. Dopo poche decine di metri troviamo il bivio (palina segnaletica) con il percorso di raccordo al sentiero CAI 246 proveniente da sx. Si prosegue in discesa a dx lungo la stradina ora acciottolata che si innesta in prossimità di un tornante su una strada asfaltata. Si prosegue diritto ancora in discesa fino a raggiungere la località Bosine m 385 (ore 0.20 - 7.30), sede di una chiesetta e di un rustico cascinale.
Scorcio di Iseo da Bosine
La chiesetta di Bosine
Da Bosine (palina segnaletica) l'itinerario della Via Valeriana si innesta nuovamente, in corrispondenza di un tornante, sulla strada provinciale n. 48.  Si percorre la strada in salita per 550 metri, deviando poi a sx, in corrispondenza del successivo tornante (palina segnaletica Via Valeriana - sentiero CAI 241 - 242) lungo una stradina sterrata pianeggiante che con percorso a mezza costa attraverso il bosco, rasenta alla nostra dx un casolare. La stradina inizia a salire divenendo un sentiero (attenzione ai segnavia) che sale ripido con qualche tornante. A causa della fitta vegetazione, non vi è possibilità di ammirare il lago sottostante. Si raggiunge quindi un bivio (palina segnaletica, m 575, ore 0.30 - 8.00) dal quale sulla dx si distacca in salita il sentiero 241 diretto alla Punta dell'Orto. Si prosegue diritto (Via Valeriana - sentiero 242 var) lungo un percorso a mezza costa quasi pianeggiante. In breve si tocca un altro bivio (palina segnaletica, m 565, ore 0.10 - 8.10) dal quale diparte a dx un sentiero di raccordo per la Punta dell'Orto. 
L'itinerario continua diritto lungo il sentiero a mezza costa che ora inizia a scendere raggiungendo la Chiesa di San Fermo m 485 (ore 0.05 - 8.15) in panoramica posizione sul Lago d'Iseo. Si imbocca ora una larga e ripida mulattiera acciottolata che scende attraverso il fitto bosco in direzione di Pilzone. In prossimità dell'abitato il tracciato con una svolta a dx si innesta su una stretta viuzza che si insinua tra le vecchie case (Via San Tomaso). Si giunge all' incrocio (palina segnaletica) con Via Volontari del Sangue, dove i tracciati della Via Valeriana Ome- Pilzone  e quello della Via Valeriana Pilzone - Pisogne si uniscono. Si svolta a sx e dopo pochi metri si gira a dx attraversando un vasto piazzale acciottolato (Largo Caduti del Mare). Si raggiunge l'incrocio con la vecchia strada litoranea (Via Vittorio Veneto). La si attraversa imboccando diritto una viuzza (Via Papa Giovanni XXIII) che in breve conduce alla stazione ferroviaria Trenord di Pilzone (m 195, ore 0.30 - 8.45) dalla quale è possibile pendere il treno per fare ritorno a Brescia.

mercoledì 21 marzo 2018

Monte Palo

Lungo i sentieri del Savallese

LUOGO DI PARTENZA E DI ARRIVO: Famea (fraz. di Mura), Chiesa di San Silvestro (km 38 da Brescia)
STAGIONE CONSIGLIATA: primavera, autunno
DISLIVELLO COMPLESSIVO IN SALITA: 1080 m
ACQUA SUL PERCORSO: si
ESCURSIONE EFFETTUATA IL: 5 aprile 2014
 Per ingrandire la mappa:
1) posizionare il cursore sulla mappa, aprire il menù a tendina cliccando il tasto destro del mouse
2) cliccando il tasto sinistro del mouse selezionare "apri link in un'altra scheda" 
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N.B.: IL SENTIERO 482 NON E' SEGNATO

     NOTE
Percorso adatto ad escursionisti  con un buon senso dell'orientamento. Considerate le quote  relativamente basse ed  i lunghi tratti esposti al sole si sconsiglia la percorrenza nelle giornate estive.
Famea m 703  è una tra le minuscole frazioni che costellano il Comune di Mura. La si raggiunge da Brescia risalendo la Valle Trompia fino a Brozzo:  si devia poi a dx percorrendo la strada provinciale III fino a Lodrino. Superato il paese, si prosegue seguendo ancora la strada provinciale in direzione Nozza - Valle Sabbia per poi deviare a sx (indicazioni stradali per Famea). Attraversato lungo la stretta via principale tutto l'abitato, si perviene ad una piccola rotatoria presso la quale di svolta a sx raggiungendo l'ampio parcheggio prospicente la Chiesa Parrocchiale di San Silvestro, punto di inizio dell'escursione.
All'inizio del parcheggio, in prossimità del tornante troviamo una bacheca illustrativa degli itinerari della zona e le frecce segnaletiche per il Rifugio Nasego e l'omonima via ferrata. Si percorre la strada asfaltata in salita che in pochi minuti ci conduce alla frazione di Comero. Giunti ad un incrocio (frecce segnaletiche per Rifugio Nasego) si svolta a dx attraversando il nucleo antico dell'abitato e poi a sx lungo una stradina asfaltata in salita.
Dopo pochi minuti si raggiunge una fontana m 832 (ore 0.20) presso la quale la stradina compie un tornante a sx. Sulla nostra dx si dirama una via a fondo cementato diretta a Mura. Tenendo la sx e seguendo le frecce segnaletiche, si prosegue in salita per il Rifugio Nasego.
La strada asfaltata termina ad un parcheggio con adiacente tettoia (m 1012, ore 0.30 - 0.50). Da qui (palina segnaletica) dipartono i tre sentieri  ("Vecchio", "Direttissima", "Campli") diretti al rifugio. La presente escursione si sviluppa lungo il sentiero "Vecchio" che segue le frecce ed i segnavia verdi. Il sentiero diparte a sx proseguendo in salita a mezza costa. Dopo aver incrociato, proveniente da sx, una carrareccia, si raggiunge un bivio (m 1030, ore 0.05 - 0.55). Qui (palina segnaletica) si lascia a sx il sentiero rosso ("Campli") per proseguire a dx in salita lungo il sentiero "Vecchio". Si raggiunge un successivo incrocio (m 1090, ore 0.05 - 1.00) dove si interseca per un breve tratto il sentiero azzurro ("Direttissima"). Si continua verso sx lungo l'itinerario verde che con pendenza sostenuta guadagna rapidamente quota tra la rada vegetazione.
Ormai in vicinanza al rifugio si incrocia proveniente da sx (palina segnaletica, m 1275, ore 0.35 - 1.35) il sentiero rosso. Si prosegue verso dx raggiungendo in breve l'accogliente e panoramico Rifugio Nasego m 1270 (ore 0.05 - 1.40).
Dal rifugio si presenta un vasto panorama che spazia sul basso Lago di Garda, la Valtenesi e la bassa Valle Sabbia
Da sx a dx: il Rifugio Nasego con la sovrastante Corna di Savallo (m 1436),  gli abitati di Comero e Famea, la lunga dorsale Monte Prealba (m 1270) - Monte Dossone (m 1339) - Corna di Sonclino (m 1352)

Dal rifugio si procede in direzione O lungo il crinale che collega la Corna di Savallo con il Monte Palo. Il crinale si divide curiosamente in due cordigliere separate, tra le quali vi è un valloncello dove è adagiata, accanto ad una minuscola zona umida, la semi diroccata Cascina Nasego m 1310 (ore 0.10 - 1.50). Il casolare fu incendiato dai nazi - fascisti il 26 ottobre 1944 (nel rogo fu gettato morente il partigiano Mario Donegani, lapide commerativa a ricordo).  Nelle immediate vicinanze troviamo (palina segnaletica) il bivio con il Sentiero della Resistenza n. 5.


Salendo al Monte Palo: veduta verso SO con Lodrino ed i monti della media Valle Trompia
Proseguendo in direzione O troviamo (palina segnaletica dei sentieri di Lodrino) le indicazioni per il Monte Palo. Si sale per panoramico sentiero lungo l'erboso crinale fino a raggiungere la vetta corredata con grande croce metallica (m 1461, ore 0.20 - 2.10).

Panorama dal Monte Palo in direzione NE. Da sx a dx: la Corna Blacca (m 2005), i minuscoli abitati di Lavino, Noffo, Odeno, Livemmo (Pertica Alta). Dietro la palina segnaletica, la Corna di Savallo (m1436). Sullo sfondo il Monte Baldo (m 2218) e il Lago di Garda
Panorama dal Monte Palo in direzione SO. Da sx a dx: la Punta Reai (m 1246), il Monte Seridondo (m 1175), Lodrino, il Monte Inferni (m 1362), la Corna di Caspai (m 1393). Sullo sfondo da sx a dx, il Pizzo Cornacchia (m 1066), la Punta Almana (m 1391) il Monte Guglielmo (m 1948)


Dalla cima del Monte Palo si prosegue lungo la cresta verso O, perdendo quota con alcuni tratti ripidi e scivolosi mentre si segue la debole traccia che taglia il pendio erboso.

Si piega ben presto verso N seguendo l'ampia dorsale che va in direzione del ben visibile paese di Marmentino fino all'evidente sella dove sorge il Roccolo Morandi dove è situato un posto fisso di caccia  in un ampio prato attorniato da boschi.

Nei pressi del Roccolo Morandi:  la Corna di Caspai
Al Roccolo Morandi m 1225 (ore 0.20 - 2.30), si incrocia (palina segnaletica) il sentiero 3V. Dalla sella si imbocca a dx (palina segnaletica dei sentieri di Lodrino) un sentierino che procede a mezza costa aggirando il ripido versante settentrionale del Monte Palo, dirigendosi verso la Cascina Nasego.
Nei pressi del Roccolo Morandi: veduta verso NE con la Corna di Savallo al centro. Sullo sfondo il Monte Baldo

 Il sentiero guadagna moderatamente quota raggiungendo nuovamente la Cascina Nasego m 1310 (ore 0.40 - 3.10). Pochi metri prima della cascina si svolta a sx imboccando (palina segnaletica) il Sentiero della Resistenza n. 5. Seguendo i segnavia verde - bianco - rossi  si perde quota lungo un marcato sentiero attraverso il bosco.


Si perviene quindi alla località Cea m 1105 (ore 0.20 - 3.30) dove si svolta a dx (palina segnaletica) lungo il Sentiero della Resistenza n. 5 - CAI 481 in direzione di Mura. Dopo una breve e ripida rimonta il tracciato prosegue quasi pianeggiante a mezza costa lungo il versante settentrionale della Corna di Savallo.
Successivamente scende lungo un prativo crinale raggiungendo il Fienile Le Corone m 1057 (ore 0.20 - 3.50).
Il Fienile Le Corone. Sullo sfondo la Corna Blacca e la miriade di pittoreschi e minuscoli abitati che costituiscono Pertica Alta



Livemmo con la Corna Blacca
Belprato (m 809)
Procedendo verso Mura

Dal Fienile Le Corone si procede verso E lungo una stradina sterrata che in moderata discesa, aggira con percorso a mezza costa il versante nord orientale della Corna di Savallo, offrendo interessanti scorci panoramici su Pertica Alta ed i monti che le fanno da sfondo. Oltrepassate le cascine Prato Quadro e Tremosera, ci si avvicina al paese di Mura. In corrispondenza di un caseggiato con adiacente recinto alla nostra sx, la carrareccia si biforca. Tenendo la dx si prosegue tra i prati lungo una stradina sterrata  che sbuca dopo poche centinaia di metri su una strada asfaltata (piccolo parcheggio alla nostra sx) tra le prime case di  Mura m 735 (ore 1.00 - 4.50). Qui  termina il Sentiero della Resistenza n. 5 - CAI 481.
 
Scorcio di Mura


Mura: la Chiesa di Santa Maria Assunta

Tenendo la dx, si prosegue lungo la stradina asfaltata che procede in discesa per poche decine di metri fino ad incrociare il tornante di  Via Garibaldi. All' intersezione si prosegue diritto in salita raggiungendo la vicina Chiesa di Santa Maria Assunta. Di fianco alla chiesa si imbocca a dx una stradina asfaltata (cartello stradale per località Paludi) che superato a dx un ampio parcheggio, procede in salita con fondo cementato rasentando diversi casolari, Al margine di un vasto prato si incrocia una strada asfaltata (dovrebbe avere il segnavia 482 ma non c'è segnaletica). Qui si svolta a sx. La strada dopo un breve tratto in piano inizia a scendere. Oltrepassata una fattoria alla nostra sx, si raggiunge un tornante sinistrorso dal quale si distacca a dx una stradina asfaltata in salita che seguiamo. L'itinerario prosegue sinuoso a mezza costa nel bosco fino a sbucare alla fontana (m 832, ore 0.40 - 5.30) dove incrociamo la strada diretta al Rifugio Nasego percorsa nella parte iniziale dell'escursione. Il breve percorso di ritorno che da questo punto conduce a Famea m 703 (ore 0.10 - 5.40) è comune a quello di andata.