by zombie

"Camminare per me significa entrare nella natura. Ed è per questo che cammino lentamente, non corro quasi mai. La Natura per me non è un campo da ginnastica. Io vado per vedere, per sentire, con tutti i miei sensi. Così il mio spirito entra negli alberi, nel prato, nei fiori. Le montagne sono per me un sentimento."
(Reinhold Messner)

mercoledì 21 marzo 2018

Monte Palo

Lungo i sentieri del Savallese

LUOGO DI PARTENZA E DI ARRIVO: Famea (fraz. di Mura), Chiesa di San Silvestro (km 38 da Brescia)
STAGIONE CONSIGLIATA: primavera, autunno
DISLIVELLO COMPLESSIVO IN SALITA: 1080 m
ACQUA SUL PERCORSO: si
ESCURSIONE EFFETTUATA IL: 5 aprile 2014
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N.B.: IL SENTIERO 482 NON E' SEGNATO

     NOTE
Percorso adatto ad escursionisti  con un buon senso dell'orientamento. Considerate le quote  relativamente basse ed  i lunghi tratti esposti al sole si sconsiglia la percorrenza nelle giornate estive.
Famea m 703  è una tra le minuscole frazioni che costellano il Comune di Mura. La si raggiunge da Brescia risalendo la Valle Trompia fino a Brozzo:  si devia poi a dx percorrendo la strada provinciale III fino a Lodrino. Superato il paese, si prosegue seguendo ancora la strada provinciale in direzione Nozza - Valle Sabbia per poi deviare a sx (indicazioni stradali per Famea). Attraversato lungo la stretta via principale tutto l'abitato, si perviene ad una piccola rotatoria presso la quale di svolta a sx raggiungendo l'ampio parcheggio prospicente la Chiesa Parrocchiale di San Silvestro, punto di inizio dell'escursione.
All'inizio del parcheggio, in prossimità del tornante troviamo una bacheca illustrativa degli itinerari della zona e le frecce segnaletiche per il Rifugio Nasego e l'omonima via ferrata. Si percorre la strada asfaltata in salita che in pochi minuti ci conduce alla frazione di Comero. Giunti ad un incrocio (frecce segnaletiche per Rifugio Nasego) si svolta a dx attraversando il nucleo antico dell'abitato e poi a sx lungo una stradina asfaltata in salita.
Dopo pochi minuti si raggiunge una fontana m 832 (ore 0.20) presso la quale la stradina compie un tornante a sx. Sulla nostra dx si dirama una via a fondo cementato diretta a Mura. Tenendo la sx e seguendo le frecce segnaletiche, si prosegue in salita per il Rifugio Nasego.
La strada asfaltata termina ad un parcheggio con adiacente tettoia (m 1012, ore 0.30 - 0.50). Da qui (palina segnaletica) dipartono i tre sentieri  ("Vecchio", "Direttissima", "Campli") diretti al rifugio. La presente escursione si sviluppa lungo il sentiero "Vecchio" che segue le frecce ed i segnavia verdi. Il sentiero diparte a sx proseguendo in salita a mezza costa. Dopo aver incrociato, proveniente da sx, una carrareccia, si raggiunge un bivio (m 1030, ore 0.05 - 0.55). Qui (palina segnaletica) si lascia a sx il sentiero rosso ("Campli") per proseguire a dx in salita lungo il sentiero "Vecchio". Si raggiunge un successivo incrocio (m 1090, ore 0.05 - 1.00) dove si interseca per un breve tratto il sentiero azzurro ("Direttissima"). Si continua verso sx lungo l'itinerario verde che con pendenza sostenuta guadagna rapidamente quota tra la rada vegetazione.
Ormai in vicinanza al rifugio si incrocia proveniente da sx (palina segnaletica, m 1275, ore 0.35 - 1.35) il sentiero rosso. Si prosegue verso dx raggiungendo in breve l'accogliente e panoramico Rifugio Nasego m 1270 (ore 0.05 - 1.40).
Dal rifugio si presenta un vasto panorama che spazia sul basso Lago di Garda, la Valtenesi e la bassa Valle Sabbia
Da sx a dx: il Rifugio Nasego con la sovrastante Corna di Savallo (m 1436),  gli abitati di Comero e Famea, la lunga dorsale Monte Prealba (m 1270) - Monte Dossone (m 1339) - Corna di Sonclino (m 1352)

Dal rifugio si procede in direzione O lungo il crinale che collega la Corna di Savallo con il Monte Palo. Il crinale si divide curiosamente in due cordigliere separate, tra le quali vi è un valloncello dove è adagiata, accanto ad una minuscola zona umida, la semi diroccata Cascina Nasego m 1310 (ore 0.10 - 1.50). Il casolare fu incendiato dai nazi - fascisti il 26 ottobre 1944 (nel rogo fu gettato morente il partigiano Mario Donegani, lapide commerativa a ricordo).  Nelle immediate vicinanze troviamo (palina segnaletica) il bivio con il Sentiero della Resistenza n. 5.


Salendo al Monte Palo: veduta verso SO con Lodrino ed i monti della media Valle Trompia
Proseguendo in direzione O troviamo (palina segnaletica dei sentieri di Lodrino) le indicazioni per il Monte Palo. Si sale per panoramico sentiero lungo l'erboso crinale fino a raggiungere la vetta corredata con grande croce metallica (m 1461, ore 0.20 - 2.10).

Panorama dal Monte Palo in direzione NE. Da sx a dx: la Corna Blacca (m 2005), i minuscoli abitati di Lavino, Noffo, Odeno, Livemmo (Pertica Alta). Dietro la palina segnaletica, la Corna di Savallo (m1436). Sullo sfondo il Monte Baldo (m 2218) e il Lago di Garda
Panorama dal Monte Palo in direzione SO. Da sx a dx: la Punta Reai (m 1246), il Monte Seridondo (m 1175), Lodrino, il Monte Inferni (m 1362), la Corna di Caspai (m 1393). Sullo sfondo da sx a dx, il Pizzo Cornacchia (m 1066), la Punta Almana (m 1391) il Monte Guglielmo (m 1948)


Dalla cima del Monte Palo si prosegue lungo la cresta verso O, perdendo quota con alcuni tratti ripidi e scivolosi mentre si segue la debole traccia che taglia il pendio erboso.

Si piega ben presto verso N seguendo l'ampia dorsale che va in direzione del ben visibile paese di Marmentino fino all'evidente sella dove sorge il Roccolo Morandi dove è situato un posto fisso di caccia  in un ampio prato attorniato da boschi.

Nei pressi del Roccolo Morandi:  la Corna di Caspai
Al Roccolo Morandi m 1225 (ore 0.20 - 2.30), si incrocia (palina segnaletica) il sentiero 3V. Dalla sella si imbocca a dx (palina segnaletica dei sentieri di Lodrino) un sentierino che procede a mezza costa aggirando il ripido versante settentrionale del Monte Palo, dirigendosi verso la Cascina Nasego.
Nei pressi del Roccolo Morandi: veduta verso NE con la Corna di Savallo al centro. Sullo sfondo il Monte Baldo

 Il sentiero guadagna moderatamente quota raggiungendo nuovamente la Cascina Nasego m 1310 (ore 0.40 - 3.10). Pochi metri prima della cascina si svolta a sx imboccando (palina segnaletica) il Sentiero della Resistenza n. 5. Seguendo i segnavia verde - bianco - rossi  si perde quota lungo un marcato sentiero attraverso il bosco.


Si perviene quindi alla località Cea m 1105 (ore 0.20 - 3.30) dove si svolta a dx (palina segnaletica) lungo il Sentiero della Resistenza n. 5 - CAI 481 in direzione di Mura. Dopo una breve e ripida rimonta il tracciato prosegue quasi pianeggiante a mezza costa lungo il versante settentrionale della Corna di Savallo.
Successivamente scende lungo un prativo crinale raggiungendo il Fienile Le Corone m 1057 (ore 0.20 - 3.50).
Il Fienile Le Corone. Sullo sfondo la Corna Blacca e la miriade di pittoreschi e minuscoli abitati che costituiscono Pertica Alta



Livemmo con la Corna Blacca
Belprato (m 809)
Procedendo verso Mura

Dal Fienile Le Corone si procede verso E lungo una stradina sterrata che in moderata discesa, aggira con percorso a mezza costa il versante nord orientale della Corna di Savallo, offrendo interessanti scorci panoramici su Pertica Alta ed i monti che le fanno da sfondo. Oltrepassate le cascine Prato Quadro e Tremosera, ci si avvicina al paese di Mura. In corrispondenza di un caseggiato con adiacente recinto alla nostra sx, la carrareccia si biforca. Tenendo la dx si prosegue tra i prati lungo una stradina sterrata  che sbuca dopo poche centinaia di metri su una strada asfaltata (piccolo parcheggio alla nostra sx) tra le prime case di  Mura m 735 (ore 1.00 - 4.50). Qui  termina il Sentiero della Resistenza n. 5 - CAI 481.
 
Scorcio di Mura


Mura: la Chiesa di Santa Maria Assunta

Tenendo la dx, si prosegue lungo la stradina asfaltata che procede in discesa per poche decine di metri fino ad incrociare il tornante di  Via Garibaldi. All' intersezione si prosegue diritto in salita raggiungendo la vicina Chiesa di Santa Maria Assunta. Di fianco alla chiesa si imbocca a dx una stradina asfaltata (cartello stradale per località Paludi) che superato a dx un ampio parcheggio, procede in salita con fondo cementato rasentando diversi casolari, Al margine di un vasto prato si incrocia una strada asfaltata (dovrebbe avere il segnavia 482 ma non c'è segnaletica). Qui si svolta a sx. La strada dopo un breve tratto in piano inizia a scendere. Oltrepassata una fattoria alla nostra sx, si raggiunge un tornante sinistrorso dal quale si distacca a dx una stradina asfaltata in salita che seguiamo. L'itinerario prosegue sinuoso a mezza costa nel bosco fino a sbucare alla fontana (m 832, ore 0.40 - 5.30) dove incrociamo la strada diretta al Rifugio Nasego percorsa nella parte iniziale dell'escursione. Il breve percorso di ritorno che da questo punto conduce a Famea m 703 (ore 0.10 - 5.40) è comune a quello di andata.

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