by zombie

"Camminare per me significa entrare nella natura. Ed è per questo che cammino lentamente, non corro quasi mai. La Natura per me non è un campo da ginnastica. Io vado per vedere, per sentire, con tutti i miei sensi. Così il mio spirito entra negli alberi, nel prato, nei fiori. Le montagne sono per me un sentimento."
(Reinhold Messner)

domenica 25 febbraio 2018

Traversata Brescia - Gavardo

Dal capoluogo alla cittadina della bassa Valle Sabbia percorrendo la dorsale del Monte Maddalena e l'Altopiano di Cariadeghe

LUOGO DI PARTENZA: Brescia, Via F. Turati
LUOGO DI ARRIVO: Gavardo, Via G. Quarena (km 24 da Brescia)
STAGIONE CONSIGLIATA: inverno, primavera, autunno
DISLIVELLO COMPLESSIVO IN SALITA: 1435 m
ACQUA SUL PERCORSO: si, fino a Valpiana
ESCURSIONE EFFETTUATA IL: 19 febbraio 2018

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    NOTE
Percorso adatto ad escursionisti allenati con un buon senso dell'orientamento. Considerate le quote  basse ed  i lunghi tratti esposti al sole si sconsiglia la percorrenza nelle giornate estive.
Il viaggio di ritorno da Gavardo a Brescia,  punto di partenza dell'escursione, è stato effettuato utilizzando il servizio autobus interurbano.  Per visualizzare orari consultare il sito www.arriva.it.

A Brescia m 165, si raggiunge,  ai limiti del centro storico l'incrocio tra le Vie F. Turati, Pusterla e San Rocchino. Data la scarsità di parcheggi gratuiti in zona, si consiglia di raggiungere il luogo con i mezzi pubblici. A pochi metri da questo punto si dirama in ripida salita una strada  all'inizio della quale troviamo il pannello e la freccia segnaletica del punto di partenza del Sentiero delle Tre Valli (3V).
Ci si incammina lungo tale via per poi deviare a sx dopo un centinaio di metri (curva a gomito) lungo una stradina acciottolata che termina  con una rampa di scale. Seguendo i frequenti segnavia bianco - azzurri del Sentiero 3V, si rasenta a dx un tornante di Via Panoramica e si prosegue lungo una pittoresca e ripida stradina acciottolata (Via San Gaetanino). La viuzza incrocia (sulla dx) un altro tornante di Via Panoramica, e guadagando rapidamente quota supera con un piccolo sottopassaggio una successiva intersezione con Via Panoramica.
In località Medaglioni m 335 (ore 0.25) si interseca proveniente da dx (nessuna palina segnaletica) il sentiero 6 risalente da Piazzale Arnaldo e pochi metri dopo si raggiunge l'intersezione con Via Panoramica. Si svolta ora a dx percorrendo tale via  in salita (marciapiede alberato) osservando a dx un' ampia vista del capoluogo e dei suoi quartieri orientali. Si perviene quindi alla località San Gottardo m 412 (ore 0.15 - 0.40), dove oltre al capolinea della linea urbana Brescia Mobilità n. 6 ed ad una fontanella, troviamo l'intersezione (paline segnaletiche) con numerosi sentieri risalenti dalle diverse parti della città. Si prosegue ancora in salita seguendo la strada asfaltata principale (Via San Gottardo). Dopo circa 300 metri sulla dx si dirama un viottolo in discesa (palina segnaletica sentiero 5 collocata sul lato sx di via San Gottardo) diretto a Via Rebuffone (m 440, ore 0.05 - 0.45). Proseguendo ancora lungo Via San Gottardo, terminata la zona residenziale, si raggiunge un tornante (m 470, ore 0.05 - 0.50) dove si abbandona la strada per imboccare un ripido sentiero (seguire i segnavia bianco - azzurri) che sale nel mezzo della vegetazione arbustiva. Dallo stesso tornante si dirama a dx (nessuna palina segnaletica) il sentiero 12.
Proseguendo l'ascesa si passa a pochi metri (sulla sx) da un tornante della strada comunale che sale al Monte Maddalena. Successivamente il largo sentiero, con pendenza meno accentuata rasenta (pochi metri alla nostra sx) un altro tornante della medesima strada dove si incrocia proveniente da sx (nessuna palina segnaletica) il sentiero 6 risalente con diverso percorso da San Gottardo (m 610, ore 0.20 - 1.10).
Il tracciato in costante ascesa (segnavia bianco - azzurri sentiero 3V, segnavia bianco - rossi sentiero 6) attraversa per due volte la strada comunale asfaltata, lascia sulla dx la diramazione (palina segnaletica) del pianeggiante Sentiero delle Pozze e incrocia (paline segnaletiche, m  770, ore 0.25 - 1.35) il sentiero 13 "Circolare della Maddalena". Segue ora un breve e ripido tratto in salita che porta ad incrociare nuovamente la strada comunale. Attraversatala, si sale una breve gradinata e si raggiunge l'ex stazione di arrivo dell' ex funivia S. Eufemia - Monte Maddalena.
Presso il caseggiato si devia a dx lungo una stradina sterrata che passa accanto all'abbandonato Villaggio Monte Maddalena e che in breve porta al piazzale del ristorante - bar Cavrelle. 
Architettura - ecomostro: la Chiesa del Monte Maddalena
Superato il punto di ristoro sulla nostra dx, al termine di un grande parcheggio sterrato troviamo una palina segnaletica del sentiero 3V. Si rimonta ora su una larga traccia il pendio erboso ed in poche decine di metri si giunge alla Chiesa del Monte Maddalena m 828 (ore 0.15 - 1.50).
Poco oltre l'ex Rifugio Monte Maddalena
Dal luogo di culto si imbocca una stradina sterrata per deviare a dx dopo pochi metri (attenzione ai segnavia) lungo un sentiero in discesa che conduce al  bar - ristorante Grillo m 800 (ore 0.05 - 1.55), crocevia (paline segnaletiche) di numerosi itinerari risalenti da tutti i versanti. Seguendo fedelmente i segnavia bianco - azzurri si prosegue lungo una ripida stradina asfaltata che sale dal ristorante verso la sommità principale del Monte Maddalena: la si abbandona dopo pochi metri svoltando a sx lungo un ripido sentiero. Il tracciato, dopo avere attraversato la medesima stradina raggiunge in breve il casolare abbandonato dell 'ex Rifugio Monte Maddalena m 844 (ore 0.05 - 2.00), punto di incrocio (palina segnaletica) con i sentieri 1 - 11 - 14. Seguendo i segnavia bianco - azzurri si procede ora in direzione N lungo una strada sterrata pianeggiante che si inoltra nel bosco. Poche decine di metri sulla dx si trova la vetta del Monte Maddalena (m 875), non accessibile perchè inclusa in un'area militare. La strada sale un poco di quota portandosi sul crinale e offrendo sulla dx un vasto panorama su Botticino e le cave di marmo adiacenti, fino al Lago di Garda.



Successivamente, ad una biforcazione, si lascia la strada sterrata che prosegue a sx, per imboccare a dx un sentiero che con qualche saliscendi segue la linea del crinale. Quindi il sentiero, perdendo un poco quota, in prossimità di un casolare si riallaccia alla stradina sterrata ed incrocia proveniente da sx (palina segnaletica, m 850, ore 0.25 - 2.25) il Sentiero della Resistenza n. 14 (segnavia verde - bianco - rosso). Tenendo la dx, si prosegue lungo la stradina sterrata con una breve salita, rimanendo ancora sul crinale. Poco dopo si abbandona la stradina (chiusa da un cancello) per deviare a sx lungo un sentiero a mezza costa  immerso nel bosco.
In seguito il sentiero, dopo alcuni saliscendi incrocia nuovamente , proveniente da sx (palina segnaletica, m 810, ore 0.15 - 2.40) il Sentiero della Resistenza n. 14. Si procede ora in discesa lungo una carrareccia (percorso in comune sentiero 3V - Sentiero della Resistenza n .14)  fino a raggiungere un bivio nei pressi di un casolare con piccola pozza dove a sx si dirama la prosecuzione del Sentiero della Resistenza (palina segnaletica, m 745, ore 0.10 - 2.50). Tenendo la dx, si continua lungo un marcato sentiero che perde rapidamente quota. Raggiunto un piccolo caseggiato, il percorso prosegue la discesa deviando a dx. Il sentiero diviene strada sterrata raggiungendo in breve la pittoresca Cascina San Vito.
La Cascina San Vito
Alla cascina San Vito troviamo l'intersezione (palina segnaletica) con il Sentiero Principale Valverde. Si svolta a sx e si prosegue  per poche decine di metri in discesa lungo una carrareccia lungo il crinale raggiungendo la Sella di san Vito m 566 (ore 0.20 - 3.10) con l'omonima chiesetta.
Alla Sella di San Vito (palina segnaletica) si abbandona il sentiero 3V - 393 che scende a sx in direzione di Nave e si prosegue diritto lungo la carrareccia in direzione E che segue il crinale (itinerari CAI 390 - 391, Sentiero Principale Valverde).
San Gallo di Botticino visto dai pressi della Sella di San Vito
La carrareccia in ripida salita dopo avere superato un serie di roccoli ed un traliccio dell'alta tensione (alla nostra dx), raggiunge uno spiazzo erboso dove troviamo il bivio (palina segnaletica, m 620, ore 0.10 - 3.20) che divide il percorso degli itinerari CAI 390 - 391 dal Sentiero Principale Valverde. Si abbandona quindi la carrareccia che prosegue in salita per imboccare a dx un largo tratturo  pianeggiante (Sentiero Principale Valverde) che procede a mezza costa in direzione di Castello di Serle. Dopo poche decine di metri sulla dx si distacca un sentiero in discesa contrassegnato da vistosi bolli gialli: non seguitelo e continuate a procedere lungo il largo sentiero di sx.
Procedendo verso Castello di Serle: da sx a dx, veduta su San Gallo di Botticino e sulla dorsale Monte Maddalena - Monte Salena - San Vito precedentemente percorsa
Procedendo verso Castello di Serle: il cadavere di una Fiat 600 nascosto tra le frasche di legna
Il Sentiero Principale Valverde (in teoria segnato con segnavia rosso - gialli, in pratica senza segnaletica) raggiunge la Cascina Cargni (targa su muro perimetrale). Appena oltre la cascina si trascura il tratturo che sale a sx  e si prosegue invece a dx  lungo un ampio sentiero a mezza costa quasi pianeggiante. Il percorso successivamente sale moderatamente di quota. Quindi si raggiunge un cancello con divieto di accesso presso cui si devia a sx (freccia per Castello di Serle). Il sentiero si innesta quindi su una carrareccia. Si prosegue sempre a mezza costa omettendo qualsiasi deviazione in salita o discesa, raggiungendo quindi il margine superiore dell'abitato di Castello di Serle (Case Pie) m 670 (ore 0.35 - 3.55). Il percorso (palina segnaletica all'incrocio) si innesta su una stradina asfaltata che termina dopo qualche metro ai margini di un campetto da calcio. Su un pietrone di marmo a sx troviamo il marcato segnavia dell' itinerario  CAI 530 (ex 930) "Sentiero del Carso Bresciano", un lungo tracciato di circa 70 km la cui segnaletica è stata completata in tempi recentissimi. Seguendo i marcati segnavia bianco - rossi si attraversa il campetto e si prosegue in salita lungo un sentiero a tratti infossato che supera (sulla nostra dx) gli ultimi sottostanti casolari. Il sentiero sbuca su una strada asfaltata: la si segue svoltando a dx lungo un breve tratto in discesa al termine del quale si incrocia proveniente da dx una strada risalente da Castello di Serle. All'incrocio sulla sx si trova una fontanella.
Si segue ora in ripida salita la strada a fondo cementato che attraverso un bel bosco raggiunge il piccolo abitato di Valpiana m 886 (ore 0.35 - 4.30, bar, ristoranti), situato sul margine meridionale dell' Altopiano di Cariadeghe.
Attraversato il gruppo di case lungo la via principale, si oltrepassa l'ampio parcheggio di un ristorante (palina segnaletica sentiero 530 sulla sx) e si prosegue lungo la sinuosa strada asfaltata con qualche saliscendi in direzione E.
Si raggiunge quindi un piazzale con area pic nic e tabelle illustrative (m 885, ore 0.10 - 4.40): si abbandona la strada asfaltata imboccando a dx (palina segnaletica sentiero s7, segnalazioni turistiche) una larga strada sterrata affiancata dalle stazioni della Via Crucis che in pochi minuti di salita raggiunge l' ex Monastero di San Bartolomeo m 933 (ore 0.10 - 4.50) in vetta all'omonimo monte.
San Bartolomeo

Da San Bartolomeo: veduta su Serle

Dall'ex monastero si procede a ritroso  in discesa per una cinquantina di metri lungo la strada sterrata imboccando poi a dx (palina segnaletica, sentiero  530 - s8) un marcato sentiero che scende in direzione del Rifugio Alpini di Serle. Dopo pochi minuti si perviene ad un altro incrocio (palina segnaletica) presso il quale si svolta a sx (curva a gomito). Si scende attraverso il bosco fino ad inserirsi su una carrareccia (si svolta a sx) che in breve si innesta su una strada asfaltata. Svoltando a dx la si segue raggiungendo in un centinaio di metri il Rifugio Alpini di Serle m 795 (ore 0.15 - 5.05).
Un branco di lupi nella taiga siberiana (ma a Cariadeghe)
Dal rifugio  si  imbocca (palina segnaletica, sentiero 530 - s1) una stradina asfaltata (Via del Zuf). Dopo circa 100 metri la si abbandona per deviare a dx (segnavia 530 su staccionata) lungo una carrareccia che dopo un breve tratto in moderata salita, scende incrociando una strada asfaltata (Via Casinetto). Attraversata la strada si svolta a sx lungo una larga carrareccia pianeggiante. Il tracciato diviene ben presto un largo sentiero che si avvicina a pochi metri dalla recinzione della vasta area militare interdetta della Caserma Zanetti. Il percorso procede tortuoso nella fitta boscaglia con vari saliscendi passando accanto ad una pozza, intersecando diverse carrareccie e compiendo frequenti cambi di direzione. Prestare bene attenzione ai segnavia ben marcati ma piuttosto radi.
Il tracciato si inserisce quindi su una stradina sterrata (la parte terminale di Via Casinetto). Superato sulla dx una pozza e sulla sx un casolare (Roccolo Franzi), procede in salita raggiungendo in breve un insellatura (m 865) che separa il Monte Olivo (alla nostra dx) dal Monte Fontanelle (a sx). Sull'insellatura si segue a sx una carrareccia che procede in discesa per poi svoltare con un tornante a dx  e procedere con alcuni saliscendi a mezza costa lungo il versante settentrionale del Monte Olivo. Sulla sx è possibile intravedere qualche scorcio panoramico su Vallio Terme e le Coste di San Eusebio. La carrareccia supera sulla sx una deviazione che conduce ad un vicino cancello e sale brevemente fino a raggiungere un piccolo caseggiato con roccolo (m 890, ore 0.45 - 5.50) situato quasi sulla linea di cresta a poca distanza dal Monte Olivo.
Il caseggiato alle nostre spalle
 
 Superato il caseggiato di circa trenta metri, prestare la massima attenzione: appena dopo i due segnavia nell'immagine, il tracciato del sentiero 530 scende bruscamente a sx. Il cambio di direzione non è  segnalato. Inoltre, durante la presente escursione nella zona sottostante  erano in corso dei lavori di disboscamento che hanno reso difficile per parecchie decine di metri  l'individuazione del tracciato e la sua percorrenza. Dal punto rappresentato dall' immagine si scende ripidamente a sx fino a raggiungere dopo poche decine di metri un marcato sentiero che scende verso dx. Da qui in avanti il sentiero 530 perde quota superando un roccolo e raggiungendo in breve il bivio (palina segnaletica, m 760, ore 0.10 - 6.00) con il sentiero 520.


Si svolta a dx in direzione del Monte Tre Cornelli. Il sentiero, a tratti stretto e tortuoso risale a mezza costa nel fitto bosco il versante settentrionale del crinale Monte Olivo - Monte Tre Cornelli. Raggiunta la linea di cresta (m 820), procede in direzione E affiancando per un buon tratto la recinzione dell'area militare interdetta della Caserma Zanetti. Succesivamente il sentiero devia a sx e dopo una breve discesa si innesta (palina segnaletica) su una strada sterrata. Si svolta a dx e si segue la strada che procede a mezza costa in salita fino a riguadagnare la linea di cresta per poi rimanere quasi pianeggiante e raggiungere il bivio (palina segnaletica, m 815, ore 0.30 - 6.30) tra la carrareccia (sentiero 501) che prosegue a dx in discesa in direzione di Fienile del Tese - Gavardo ed il sentiero a sx (segnavia 501 - 520) che sale al Monte Tre Cornelli.
Tenendo la sx si procede in ripida salita lungo un largo sentiero. Sulla dx, ricavata in un incavo tra le rocce vi è la statuetta della Madonna della Valsorda. Seguendo i segnavia si prosegue su terreno pietroso deviando in salita verso dx e raggiungendo la sommità del Monte Tre Cornelli m 877 (ore 0.10 - 6.40). Dalla cima, dominata da una grande croce si può ammirare in direzione E uno scorcio del basso Lago di Garda. Si scende ora lungo un marcato e ripido sentiero in direzione E seguendo i segnavia bianco - rossi  (sentiero 501) e sbucando in prossimità di un casolare su una carrareccia. Svoltando a dx, si segue la stradina in discesa (a tratti con fondo cementato) e dopo avere oltrepassato una sbarra metallica si giunge alla località Piazzale Sovino m 725 (ore 0.15 - 6.55). Qui (palina segnaletica) si svolta a dx (freccia sentiero 501) lungo una strada sterrata che procede in direzione S in moderata discesa (tratto in comune segnavia 501 -502 - 530).
La strada diviene successivamente asfaltata e raggiunge un' area pic nic (m 680, ore 0.10 - 7.05) con pozza semi prosciugata sulla dx.
Appena oltre l'area pic nic si  trova sulla dx una bacheca lignea (sul  lato opposto  della bacheca c'è una mappa dei sentieri della zona).  Proprio in questo punto bisogna svoltare a sx (deviazione mal segnalata) lungo un marcato sentiero (itinerario 501) che scende attraverso il bosco fino ad incrociare una stradina cementata. Deviando a dx, la si segue in discesa fino a raggiungere (palina segnaletica sentiero 501) una strada asfaltata (Via degli Alpini, strada comunale che collega Serle a Gavardo). Svoltando a sx, si continua in discesa lungo la strada comunale per circa 300 metri fino a raggiungere l'incrocio (palina segnaletica, m 520, ore 0.20 - 7.25) con il sentiero 502.
Seguendo la freccia segnaletica "sentiero 501 - 502" si svolta a dx percorrendo in discesa un largo e sconnesso tracciato che raggiunge successivamente una stradina sterrata. Si gira a sx lungo la carrareccia oltrepassando una fattoria e intersecando la strada comunale asfaltata che scende da Serle a Gavardo.
Si gira a dx, la si segue in discesa raggiungendo dopo cento metri un tornante dal quale si dirama a dx (palina segnaletica, m 425, ore 0.15 - 7.40) la prosecuzione del sentiero 502. Si prosegue a sx lungo la strada asfaltata  per circa 600 metri. 
Poco oltre un successivo tornante destrorso la si abbandona deviando a sx (attenzione ai segnavia) lungo un pietroso sentiero che in breve sbocca su un tornante destrorso della medesima strada. Pochi metri dopo quest'ultimo si deve deviare a sx lungo un altro tratto di sentiero. Attenzione: la deviazione (nell'immagine) è priva di qualsiasi segnaletica. Si percorre in discesa il largo e sconnesso tracciato intersecando in breve (palina segnaletica) una stradina cementata. La si segue in ripida discesa oltrepassando gli impianti dell'acquedotto. Dopo un brevissimo tratto di sentiero si raggiunge l'abitato di Gavardo.
Si prosegue in discesa lungo una stradina cementata (Via Carera), successivamente asfaltata che si snoda tra le vecchie case del centro storico.
La strada, sottopassato un portico, sbuca (tabella illustrativa dei sentieri all'intersezione) sulla centrallissima Via G. Quarena m 199 (ore 0.30 - 8.10) a pochi metri dal ponte sul Fiume Chiese e dalla fermata dell'autobus che ci riporterà a Brescia.

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