by zombie

"Camminare per me significa entrare nella natura. Ed è per questo che cammino lentamente, non corro quasi mai. La Natura per me non è un campo da ginnastica. Io vado per vedere, per sentire, con tutti i miei sensi. Così il mio spirito entra negli alberi, nel prato, nei fiori. Le montagne sono per me un sentimento."
(Reinhold Messner)

sabato 10 febbraio 2018

Giro dei tre eremi

Da Bovezzo a Caino passando per San Onofrio, Conche, San Giorgio

LUOGO DI PARTENZA: Bovezzo, Piazza G. Rota (km 8 da Brescia)
LUOGO DI ARRIVO: Caino, Piazza Trieste (km 14 da Brescia)
STAGIONE CONSIGLIATA: inverno, primavera, autunno
DISLIVELLO COMPLESSIVO IN SALITA: 1420 m
ACQUA SUL PERCORSO: no
ESCURSIONE EFFETTUATA IL: 29 gennaio 2018
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    NOTE
Percorso adatto ad escursionisti allenati. Considerate le quote  basse,  i lunghi tratti esposti al sole e l'assenza di punti di rifornimento idrico si sconsiglia la percorrenza nelle giornate estive.
Il viaggio di ritorno da Caino a Bovezzo,  punto di partenza dell'escursione, è stato effetuato utilizzando la  linea 7  del servizio autobus urbani di Brescia Mobilità.  Per visualizzare orari consultare il sito www.bresciamobilita.it/orari
A Bovezzo m 206 si lascia l'automezzo nella centrale Piazza G. Rota o in una delle vie adiacenti. Passando accanto alla Chiesa di S. Apollonio si segue Via San Rocco in direzione N.
Superata alla nostra sx la Chiesa di San Rocco, si procede diritto in salita lungo Via Castello. La strada termina ai piedi del monte: qui troviamo un pannello illustrativo dei Sentieri della Valle del Garza e la palina segnaletica di inizio del sentiero CAI 420 e del Sentiero dei Marroni. Dopo una breve scalinata  troviamo gli impianti di un acquedotto e la diramazione a dx del sentiero 31 (nessuna segnaletica). Seguendo il marcato sentiero principale 420 che procede in moderata salita a mezza costa (lungo muro con recinzione alla nostra sx), si raggiungono i casolari della località "Le Stalle" presso i quali il percorso si innesta su una ripida stradina cementata.
La stradina sale per un lungo tratto con forte pendenza  offrendo panorami sempre più vasti sulla periferia settentrionale di Brescia. Alla località  "La Santellina" m 440 (ore 0.40) troviamo l'incrocio (paline segnaletiche) con il sentiero 32.

La stradina cementata continua a salire ripida toccando successivamente la località "Cascine Pentere" m 535 (ore 0.15 - 0.55), un gruppo di casolari con ampio panorama su Brescia, Bovezzo e Collebeato.
Pozza di abbeveraggio alle Cascine Pentere
La cascina Pentera di Sopra
Fioritura invernale di crocus alla cascina Pentera di Sopra

La stradina divenuta ora a fondo sterrato procede in moderata pendenza. Lasciata sulla dx (palina segnaletica) la continuazione del Sentiero dei Marroni, si raggiunge dopo pochi minuti la Santella Pentera m 565 (ore 0.10 - 1.05) dove troviamo l'incrocio (palina segnaletica) con il sentiero 33. Continuando a seguire le indicazioni (palina segnaletica) dell'itinerario  420 si imbocca ora un ripido sentiero che incrocia diverse volte una carrareccia. Si supera sulla dx un piccolo crocefisso appeso al tronco di un albero  e si raggiunge il bivio (palina segnaletica, m 690, ore 0.15 - 1.20) con il sentiero 35. Tralasciando quest'ultimo sentiero che si dirama a dx con percorso a mezza costa, si continua in ripida salita oltrepassando un enorme traliccio dell'alta tensione. Dopo avere raggiunto un secondo traliccio dell'alta tensione (da cui diparte a sx il sentiero 37, nessuna segnaletica) il tracciato devia verso sx attenuando un poco la pendenza. In questo punto sulla dx si scorge un crocefisso (Salve Regina) sorretto da un lungo e sottile palo di ferro.
Il marcato sentiero continua in salita nel fitto bosco fino ad incrociare da sx, poco prima di un capanno di caccia il sentiero 419 (palina segnaletica, m 895, ore 0.30 - 1.50). In breve, dopo un ultimo tratto di salita si raggiunge la Chiesetta di San Onofrio m 972 (ore 0.15 - 2.05), collocata su un panoramico cocuzzolo con una vasta veduta su Brescia ed i monti della bassa Valle Trompia e della Valle del Garza.


Da San Onofrio: veduta sulla bassa Valle Trompia
Dalla chiesetta (paline segnaletiche) si segue il sentiero 434 diretto alla Cascina Cocca. Si percorre per poche centinaia di metri una stradina sterrata che procede lungo il panoramico crinale in direzione N. In prossimità di un cancello che sbarra la stradina si devia a dx (palina segnaletica, curva a gomito) lungo una carrareccia che procede in discesa. Dopo poche decine di metri si svolta a sx (tornante, palina segnaletica) lungo un sentiero a mezza costa che si snoda in moderata discesa attraverso il bosco sovrastando la Val Listrea (alla nostra dx). Il sentiero, a tratti stretto supera una vallecola, si inserisce su una strada sterrata ed infine converge su una strada asfaltata. Si procede lungo tale strada in discesa per circa 200  metri raggiungendo la località Cascina Cocca m 830 (ore 0.35 - 2.40), ampia insellatura che mette in collegamento la Valle Listrea risalente da Nave con la Val Gobbia e Lumezzane.
La Cascina Cocca è crocevia di numerosi percorsi. Seguendo l'impeccabile segnaletica del CAI Sezione di Lumezzane, si imbocca il sentiero 374 in direzione Santuario di Conche. Si procede lungo una ripida stradina cementata, raggiungendo dopo  poche decine di metri un bivio dove a sx si dirama (palina segnaletica) il sentiero 375. Continuando a dx (palina segnaletica) lungo l'itinerario 374  si abbandona la strada cementata imboccando un largo sentiero che salendo nel bosco raggiunge la Santella di San Carlo.
Successivamente il sentiero incrocia presso una successiva grande santella una strada sterrata. Girando a dx si segue la strada in salita per un breve tratto raggiungendo un bivio (palina segnaletica) presso il quale si tiene la sx. Si procede ora lungo un marcato sentiero che con qualche tornante raggiunge il Santuario di Monte Conche m 1093 (ore 0.40 - 3.20).
Giungendo al Santuario di Monte Conche
Uno dei cortili interni del santuario
L'accogliente stanza - bivacco sempre aperta

Panorama verso E dal Santuario di Monte Conche con i monti della bassa Valle Sabbia. Sullo sfondo il Monte Baldo (m 2218)
Uno dei cortili interni del santuario. Sullo sfondo la vetta del Monte Conche
Dal santuario (paline segnaletiche) si procede in direzione N per poche decine di metri attraverso un prato deviando poi a sx (palina segnaletica) per raggiungere lungo una breve e ripida salita la panoramica vetta del Monte Conche m 1158 (ore 0.10 - 3.30).
Da Monte Conche: panorama verso N con Lumezzane e la Val Gobbia
Da Monte Conche: veduta verso S con il sottostante santuario
 Procedendo verso l'Eremo di San Giorgio:  a sx il Monte Doppo (m 1216), al centro seminascosto dalla boscaglia, l'eremo
Scesi dalla vetta, si ritorna in pochi minuti nei pressi del Santuario di Monte Conche m 1093 (ore 0.05 - 3.35). Seguendo le indicazioni delle paline segnaletiche si imbocca il sentiero 374 - 3V in direzione dell'Eremo di San Giorgio. Il marcato sentiero si abbassa un poco di quota e mantenedosi in prossimità del crinale, aggira il versante settentrionale del Monte Fraine (m 1055). Si raggiunge quindi l'incrocio (paline segnaletiche, m 1012, ore 0.10 - 3.45)  con i sentieri 374 - 382. Si prosegue ora (segnavia 381 - 3V) lungo uno stretto e tortuoso sentiero che con qualche saliscendi procede a mezza costa tagliando la testata della selvaggia Val Fraine (alla nostra dx) risalente da Caino. Si tocca quindi la Forcella di Calone, bivio (palina segnaletica, m 1050, ore 0.10 - 3.55) con il sentiero 375 che si dirama a sx. Procedendo lungo l'accidentato crinale si supera la diramazione a dx (m 1067, ore 0.05 - 4.00, nessuna palina segnaletica) con il sentiero 383 diretto a Caino.
Si raggiunge quindi la base dello sperone roccioso sul quale si erge l'Eremo di San Giorgio. Si perviene ad un bivio (palina segnaletica) presso il quale si abbandona la variante bassa del Sentiero 3V deviando a dx per un ripido tracciato che in breve raggiunge l'Eremo di San Giorgio m 1125 (ore 0.15 - 4.15).
Panorama verso E dall'Eremo di San Giorgio
Dall'eremo, seguendo i segnavia bianco - azzurri del sentiero 3V si prosegue in ripida discesa riallacciandosi in breve  alla variante bassa del sentiero 3V. Seguendo le indicazioni della palina segnaletica per la Corna del Sonclino, si prosegue lungo il sentiero 3V lungo il crinale, passando accanto ad un casolare e raggiungendo in pochi minuti un incrocio (paline segnaletiche, m 1065, ore 0.10 - 4.25) presso il quale si lascia a sx la prosecuzione del sentiero 3V ed a dx il sentiero 384 che scende a Caino, imboccando al centro il sentiero 381 che seguendo il crinale erboso, sale molto ripido in direzione del Monte Doppo.
Il sentiero (segnavia bianco - rossi  radi e quasi del tutto scomparsi) raggiunge in breve un successivo bivio (palina segnaletica, m 1150, ore 0.15 - 4.40), dove a dx si distacca una debole traccia a mezza costa che aggira il versante meridionale del Monte Doppo (sentiero 381 var). Proseguendo diritto in ripida salita lungo una debole traccia, si raggiunge la base dello sperone roccioso che sottende la cima del Monte Doppo. Il tracciato, ripido, disagevole ed angusto si snoda tra alberi e roccette richiedendo in alcuni passaggi l'aiuto delle braccia. Si raggiunge quindi la vetta con croce sommitale (m 1216, ore 0.10 - 4.50). 
Dal Monte Doppo: panorama in direzione NE. Da sx, il Monte Prealba (m 1271), i viadotti della strada provinciale n. 79 Lumezzane - Odolo, il solco della parte superiore della Valle del Garza. Sullo sfondo i monti dell'alta Valle Sabbia.
Dal Monte Doppo: veduta verso SO con il crinale Monte Conche - Monte Fraine - Monte Calone - Eremo di San Giorgio fin qui percorso
 Dal Monte Doppo: vista in direzione SE con il crinale che verrà percorso in discesa
Dalla vetta si ripercorre a ritroso in discesa il medesimo tracciato per pochi metri raggiungendo una biforcazione (palina segnaletica danneggiata) presso la quale, tenendo la sx, si imbocca il sentiero 381 in direzione S. Eusebio. Seguendo l'angusta e ripida traccia (è necessario in alcuni passaggi aiutarsi con le braccia) si supera il gradino roccioso della sommità proseguendo poi in ripida discesa lungo il brullo e scosceso crinale che separa la Valle di San Giorgio (a dx) dalla Val Bertone. Seguire la traccia con attenzione, dal momento che i segnavia sono radi e quasi del tutto cancellati.
 Panorama verso N. A sx gli ex impianti radar del Dosso dei Galli (m 2196)

Scendendo dal Monte Doppo: la testata della selvaggia Valle di San Giorgio
Scendendo dal Monte Doppo: il lungo crinale che verrà percorso per giungere a Caino. Sullo sfondo, da sx, il Monte Ucia (m 1169), il Monte Dragoncello (m 1094), il Monte Maddalena (m 875)
Scendendo dal Monte Doppo: veduta verso E sulla Conca di Odolo - Agnosine
Scendendo dal Monte Doppo: veduta verso E sulla Conca di Odolo - Agnosine
Scendendo verso Caino: il Monte Doppo alle nostre spalle
Si raggiunge quindi l'incrocio (palina segnaletica, m 1065, ore 0.35 - 5.25), collocato sulla linea del crinale, con i sentieri 381 var e 385. Tralasciando la prosecuzione del sentiero 381 che scende a sx, si imbocca il marcato sentiero 385 che prosegue diritto in discesa in direzione di Caino, seguendo ancora per un lungo tratto il crinale.
A circa 970 metri di quota si passa accanto alla Baita Tani. Si supera quindi un roccolo. A circa 750 metri di quota il sentiero abbandona il crinale abbassandosi a dx con vari tornanti lungo il versante della Valle di San Giorgio.
Nella Valle di San Giorgio: ultimi raggi di sole sul Monte Doppo
Giunti nel fondovalle si tocca il bivio (palina segnaletica, m 560, ore 0.50 - 6.15) con i sentieri 383 - 384. Poco oltre in prossimità della Chiesa della Madonna delle Fontane m 535 (ore 0.05 - 6.20) troviamo l' intersezione (palina segnaletica) con il sentiero 382.
Si segue ora in discesa una strada sterrata che oltrepassa il bivio a dx (segnavia su muretto) del sentiero 386 (m 510, ore 0.05 - 6.25). Si giunge quindi all'area di parcheggio del Pian delle Castagne m 480 (ore 0.05 - 6.30) dalla quale si segue in discesa una strada asfaltata (Via Villa Mattina) che raggiunge Caino m 355 (ore 0.10 - 6.40). La strada sbuca direttamente nel centro del paese (Piazza Trieste) lungo la spbs 237 (Via Nazionale). Da qui parte un servizio di autobus diretto a Brescia (Brescia Mobilità, linea 7) che transitando attraverso l'abitato di Bovezzo ci permette  di ritornare al punto di partenza dell'escursione.

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