by zombie

"Camminare per me significa entrare nella natura. Ed è per questo che cammino lentamente, non corro quasi mai. La Natura per me non è un campo da ginnastica. Io vado per vedere, per sentire, con tutti i miei sensi. Così il mio spirito entra negli alberi, nel prato, nei fiori. Le montagne sono per me un sentimento."
(Reinhold Messner)

giovedì 24 gennaio 2019

Da Predore al Monte Bronzone e Punta Alta

Creste e dirupi a ridosso del Lago d'Iseo

LUOGO DI PARTENZA E ARRIVO: Predore - BG - Via M. Foresti (km 39 da Brescia)
STAGIONE CONSIGLIATA: inverno, primavera, autunno
DISLIVELLO COMPLESSIVO IN SALITA: 1325 m
ACQUA SUL PERCORSO: no
ESCURSIONE EFFETTUATA IL: 15 gennaio 2019
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 N.B.: 
LA SEGNALETICA DEI SENTIERI 701 E TPC IN LOCALITA'  "COLLE DI OREGIA" E "LA ROLLA" E' SPORADICA,  CARENTE E CONFUSA.

  NOTE
Lungo percorso per escursionisti allenati con una buona capacità di orientamento. 
Per le quote basse, i lunghi tratti esposti al sole e la mancanza di punti di approvvigionamento idrico, si sconsiglia la percorrenza nei mesi estivi.
L'escursione inizia a Predore m 188, pittoresco abitato adagiato lungo la sponda bergamasca del Lago d'Iseo, a 5 chilometri da Sarnico. Giungendo da Sarnico lungo la ex strada statale n. 469 (Via Sarnico), si oltrepassa un semaforo pedonale. La via è affiancata su entrambi i lati da una serie di moderni complessi commerciali - residenziali. A dx, dopo il semaforo, troviamo un ampio parcheggio (Piazzale Achille e Cesare Bortolotti) dove lasciare l'automezzo (N.B.: nei mesi estivi la sosta è a pagamento e di durata consentita limitata). Ci si incammina in direzione E (lago alla nostra dx)  lungo la ex ss 469 per circa 150 metri raggiungendo il centro di Predore. Scavalcato il Torrente Rino (grande pannello illustrativo dei percorsi escursionistici di Predore collocato sul ponte), si svolta a sx lungo Via M. Foresti (fontana alla nostra sx, santella, municipio ed ufficio postale alla nostra dx).
Uno scorcio della parte superiore di Predore
 La strada sale ripida e stretta tra le case divenendo successivamente Via Fontanella e Via Carrobbio. Con un tratto a forte pendenza curva verso sx  e giunge al bivio (palina segnaletica, m 235, ore 0.10) con il sentiero 732 che si dirama a dx (Via degli Ulivi) in direzione della "Palestra di Roccia - Pozzo Glaciale". La nostra escursione prosegue ancora diritto lungo la ripidissima Via Carrobbio, oltrepassa alla nostra dx un antico edificio in pietra del XIII secolo, supera la diramazione di Via Prato che si distacca a sx e raggiunge il piazzale dell'acquedotto comunale (m 270, ore 0.05 - 0.15), punto di inizio (cartina, pannello segnaletico e fontanella) della ramificata rete di sentieri partenti da Predore. Seguendo la direzione dell'itinerario 709 per il Colle Cambline, si prosegue verso sx superando un piccolo parcheggio e continuando lungo una stretta stradina asfaltata (segnavia) che dopo avere scavalcato il Torrente Rino, inizia a salire ripida con percorso a mezza costa in direzione O.
Saluti canini da Predore

Salendo al Colle Cambline: da sx a dx, i paesi rivieraschi di Clusane, Paratico, Sarnico. Sullo sfondo il Monte Alto (m 652)
Lasciato Predore, il percorso si snoda tra casolari, muretti in pietra e vasti uliveti, con interessanti vedute panoramiche sulla parte meridionale del Lago d'Iseo.
Salendo al Colle Cambline: da sx a dx, le torbiere di Iseo, i paesi rivieraschi di Clusane, Paratico, Sarnico. Sullo sfondo le colline della Franciacorta ed il Monte Alto (m 652)
Salendo al Colle Cambline: uno scorcio di Clusane

Salendo al Colle Cambline: uno scorcio di Sarnico e Paratico
Dopo circa 50 minuti di cammino dall'acquedotto di Predore si raggiunge questo incrocio (palina segnaletica a dx, non visibile nella foto), presso il quale bisogna proseguire lungo la stradina cementata di dx. La carrareccia diviene poco dopo sterrata e termina a circa 600 metri di quota lasciando il posto ad un marcato sentiero (segnavia) che si inerpica nel bosco su terreno roccioso.
Salendo al Colle Cambline: un'altra immagine della parte meridionale del Lago d'Iseo. Da sx a dx, si distinguono il Monte Cognolo (m 672), le torbiere di Iseo, la Franciacorta, Clusane
Salendo al Colle Cambline: le torbiere di Iseo e le colline della Franciacorta
Il sentiero esce dal bosco e raggiunge una vasta radura con cascinale. Presso il cascinale si devia a sx lungo una breve scalinata e si raggiunge l'ampia e panoramica sella del Colle Cambline (palina segnaletica, m 772, ore 1.25 - 1.40).
Dal Colle Cambline: veduta in direzione O. A sx Villongo e la Val Maggiore con le varie frazioni di Viadanica; a dx Foresto Sparso.  Sullo sfondo, da sx a dx, il Monte della Croce (m 508), il Monte del Castello (m 625) con il sottostante abitato di Gandosso, il Monte dell'Ingannolo (m 561), il Monte Sega (m 716)
Dal Colle Cambline: veduta in direzione O. Foresto Sparso sovrastato dal Monte Sega (m 716). Sullo sfondo il Monte Rosa (m 4633)
Dal Colle Cambline: veduta in direzione O, Bergamo e l'imbocco della Val Seriana. Sullo sfondo le Alpi piemontesi 

Il Colle Cambline. La carrareccia che sale verso il Colle di Oregia. Sullo sfondo il Corno Buco (m 966)
Al Colle Cambline si interseca una stradina sterrata (sentiero TPC) che si segue verso dx in salita lungo la morbida e prativa linea di crinale in direzione del Colle di Oregia. Si segue la carrareccia per circa 100 metri per poi abbandonarla deviando a dx (paletto di legno segnaletico "TPC") lungo una marcata traccia che sale lungo il crinale attraverso i prati. Superato un roccolo, il marcato sentiero prosegue l' ascesa tra roccette attraverso il bosco. Il sentiero si innesta sul tornante di una strada cementata (palina segnaletica "TPC"). Si segue la strada in salita. Poco dopo si giunge ad un bivio (nessuna segnaletica). Si trascura la stradina cementata che sale a dx con un tornante destrorso e si prosegue diritto oltrepassando una sbarra di ferro aperta lungo una carrareccia sterrata pianeggiante. Poco dopo si giunge ad uno spiazzo denominato pomposamente (targa a dx e Madonnina) "Piazzetta Bartolomeo Colleoni".

 Si prosegue diritto ancora sulla carrareccia che sale con pendenza moderata fino a trovare il passaggio sbarrato da una barra di ferro ("divieto di accesso" - "proprietà privata"). Si oltrepassa lateralmente la sbarra, raggiungendo dopo poche decine di metri di salita un roccolo presso il Colle di Oregia  collocato sul crinale (m 890, ore 0.20 - 2.00). Appena prima del roccolo (vedi foto) si abbandona la strada sterrata che piega con un tornante a dx (si tratta dell'itinerario 708 che scende a Predore, ma non esiste segnaletica) procedendo a sx (segnavia e freccia "Monte Bronzone") lungo un marcato sentiero che aggira il roccolo alla nostra dx. Si ignora un sentiero che si stacca in discesa a sx (si tratta del sentiero 739, nessuna segnaletica) e si rimane sul crinale. Dopo pochi metri, in corrispondenza di una minuscola pozza per l'abbeveraggio del bestiame, troviamo un cartello segnante "Colle di Oregia m 940", una freccia indicante "Monte Bronzone" ed una indicante "La Rolla" (sentiero 701-TPC).
 Seguiamo il marcato sentiero (senza segnavia ma con frequenti bolli gialli) che prosegue in salita lungo il crinale, supera un tratto su roccette, oltrepassa un roccolo e raggiunge un casotto metallico (vedi foto) dove troviamo un importante bivio privo di segnaletica (m 920, ore 0.10 - 2.10). Al casotto si trascura la traccia di dx (si tratta dell'itinerario 701 diretto al Colle del Giogo) e si procede a sx lungo un marcato sentiero a mezza costa quasi pianeggiante.Pochi metri dopo su una pietra sporgente a dx, si nota un vistoso segnavia bianco - rosso con il numero "701".
 Si prosegue per poche decine di metri fino a sbucare all'incrocio di tre carrarecce. Seguendo i segnavia dell'itinerario 701, si segue la carrareccia che sale a dx.

Poco oltre si oltrepassa un vecchio rudere.
La carrareccia raggiunge un dosso erboso (località la Rolla, nessuna segnaletica, m 970, ore 0.10 - 2.20) dove si distacca a dx (vedi foto) il sentiero TPC diretto a Malga Gombo Basso. Si tiene la sx seguendo la carrareccia che con fondo sassoso e percorso a mezza costa attraverso il bosco, sale le pendici meridionali del Monte Bronzone (segnavia 701). Dopo un tornante destrorso, la stradina termina davanti ad un casolare. Si piega a sinistra (tornante) e si prosegue la salita lungo un marcato sentiero a mezza costa attraverso il bosco.
Uno scorcio della Val Maggiore dalla località La Rolla

Salendo al Monte Bronzone: veduta  verso SO, in primo piano la dorsale separante la Val Maggiore dalla Valle di Adrara
Dopo un lungo traversone, il sentiero 701 interseca in corrispondenza di un tornante destrorso, il sentiero 719 - 5 risalente da sx da Viadanica (palina segnaletica, m 1170, ore 0.30 - 2.50). Si segue il tornante svoltando a dx. Qualche metro dopo il tornante si devia a sx (segnaletica assente) lungo il sentiero 701 - 5 che sale ripido lungo la linea  di crinale (a dx si sviluppa invece una diramazione quasi pianeggiante del sentiero 701 che aggira a mezza costa la vetta del Monte Bronzone dirigendosi al Rifugio Gombo Alto). Il ripido sentiero si inerpica tra cespugli e pietre  lungo la dorsale che conduce direttamente alla vetta del Monte Bronzone. Alla nostra sx il versante precipita quasi verticale sulla Val di Pezze (vista su Adrara San Martino). Il percorso, con qualche sporadico segnavia bianco rosso del sentiero 701 e alcuni bolli gialli, raggiunge quindi la prativa cima del Monte Bronzone (palina segnaletica, m 1334, ore 0.25 -  3.15).
Sulla vetta è presente una rosa dei venti ed un grande traliccio sostenente una campana ed una croce. Panorama vastissimo a 360°.
Salendo al Monte Bronzone: una veduta della Val di Pezze e della Valle di Adrara. Sullo sfondo il Monte di Grone (m 1186)

La vetta del Monte Bronzone
Dal Monte Bronzone: veduta in direzione SO. Da sx a dx, sullo sfondo si distinguono il Montorfano (m 451), il Monte Alto (m 652), uno scorcio del Lago d'Iseo con Paratico e Sarnico, Credaro, Villongo, la dorsale collinare Monte della Croce (m 508  - Monte del Castello (m 625) - Monte dell'Ingannolo (m 561) - Monte Sega (m 716). In primo piano da sx a dx, la Val Maggiore, la Val di Pezze confluente nella Valle di Adrara, il Monte di Grone (m 1186)

Dal Monte Bronzone: veduta in direzione E. In primo piano, da sx a dx, il Monte Cremona (m 1078) , il Monte Soreano (m 962), la Valle di Vigolo con Vigolo e le sue frazioni, il Monte Pingiolo (m 825). Sullo sfondo, da sx a dx, la Corna Trentapassi (m 1248), il Monte Guglielmo (m 1948), la Punta Tisdel (m 1334), la Punta Almana (m 1391), il Monte Eclinetto (m 1099), il Monte Rodondone (m 1143). Al centro il Lago d'Iseo e Montisola
Dal Monte Bronzone: panoramica in direzione E. In primo piano, da sx a dx, il Colle di Caf  (m 1246), il Monte Camerotti (m 1222), il Monte Pendola (m 1124), il Monte Mandolino (m 1106), ilMonte Cremona (m 1078) , il Monte Soreano (m 962), la Valle di Vigolo con Vigolo e le sue frazioni, il Monte Pingiolo (m 825), il crinale La Rolla - Colle del Giogo - Punta Alta (m 953). Sullo sfondo, da sx a dx, la Corna Trentapassi (m 1248), il Monte Guglielmo (m 1948), la Punta Tisdel (m 1334), la Punta Almana (m 1391), il Monte Eclinetto (m 1099), il Monte Rodondone (m 1143), Santa Maria del Giogo (m 968), Punta dell'Orto (m 1001), Monte Cognolo (m 672). Al centro il Lago d'Iseo e Montisola, a sx le torbiere di Iseo
Dal Monte Bronzone: veduta in direzione SE. La parte meridionale del Lago d'Iseo con Iseo e le torbiere. Sullo sfondo la Franciacorta
Dal Monte Bronzone: veduta in direzione NE. La bassa Valle Camonica. Sullo sfondo il Monte Adamello (m 3539)
La rosa dei venti sulla vetta del Monte Bronzone
Dalla vetta del Monte Bronzone si scende per il medesimo percorso di salita (sentiero 701-5) lungo il brullo e roccioso crinale in direzione SO  che dopo una ventina di minuti di cammino interseca (segnavia su pietra) il sentiero a mezza costa proveniente (da sx) dal Rifugio Gombo Alto. All'intersezione si tiene la dx raggiungendo dopo pochi metri un tornante sinistrorso dal quale diparte a dx (palina segnaletica, m 1170, ore 0.15 - 6.55) il sentiero 719  - 5 diretto a Canzanica.  A questo tornante si prosegue a sx (segnavia 701) lungo il sentiero che tenendosi a mezza costa, perde rapidamente quota tra la boscaglia fino a raggiungere un casolare presso il quale (tornante a dx) si innesta su una carrareccia che scendendo compie un tornante a sx e raggiunge infine l'ampia e prativa insellattura della località "La Rolla" (m 970, ore 0.20 - 7.15, nessuna segnaletica). A "La Rolla" troviamo sulla sx una piccola pozza di alpeggio quasi prosciugata. Vicino alla pozza converge da sx (segnavia su palo) il sentiero TPC proveniente da Gombo Basso.  Dalla pozza si continua in discesa lungo la carrareccia a fondo erboso (sentiero 701 - TPC).
Proseguendo a ritroso lungo il tracciato compiuto in andata, si oltrepassa (alla nostra dx) il rudere di un grande caseggiato e dopo pochi minuti di cammino si giunge a questo incrocio (vedi foto). Tralasciando la carrarreccia che si dirige a sx e quella che svolta a dx in discesa con tornante, si imbocca diritto (segnavia "701" molto sbiadito su albero a dx) un marcato sentiero che prosegue pianeggiante a mezza costa nel bosco.
 Poco dopo si giunge a questa biforcazione dove si tiene la sx (segnavia sbiadito su albero).
Si prosegue per poche decine di metri fino ad arrivare al bivio senza segnaletica (m 920, ore 0.05 - 4.00) dal quale si è transitati nella fase di andata dell'escursione . Presso l'incrocio sulla dx è ben visibile il piccolo casotto metallico con panche e tavolo. Qui, anziché svoltare a dx (sentiero TPC, direzione Colle Oregia, Colle Cambline), bisogna tenere la sx (sentiero 701, direzione Colle del Giogo). Si prosegue su sentiero quasi pianeggiante (rete metallica a sx) che dopo un brevissimo tratto in discesa interseca un marcato sentiero proveniente da dx. All' intersezione troviamo alla nostra sx una freccia segnaletica di legno del sentiero 701 orientata in senso opposto alla nostra direzione di marcia indicante "La Rolla". A dx un cartello metallico indicante "Monte Bronzone - motocross".
A questa intersezione si prosegue diritto (direzione E). Il sentiero compie un breve tratto in salita e sbuca in un' ampia radura con roccolo situata sul crinale. Qui (vedi foto) troviamo un cartello direzionale con varie indicazioni.
 Lasciato il cartello alle nostre spalle, si prosegue per sentiero lungo il crinale in direzione E, raggiungendo dopo poche decine di metri una rustica tettoia (vedi foto) denominata "Rolla" (m 930, ore 0.10 - 4.10).
Oltrepassata la tettoia alla nostra dx, si sopraggiunge dopo pochi metri a questo bivio senza segnaletica. Trascurando il sentiero di sx che procede lungo il crinale (si tratta dell'itinerario 729 che scende a Colle di Barec - Vigolo), si tiene la dx lungo il marcato sentiero (segnavia 701) che procede in moderata discesa in direzione Colle del Giogo.
Il percorso procede per un buon tratto a mezza costa nel fitto bosco tenendosi a poca distanza dal sovrastante crinale (alla nostra sx). Dopo un susseguirsi di tratti in discesa alternati ad altri quasi pianeggianti, si raggiunge questa biforcazione (vedi foto) alla sx della quale (non visibile nell'immagine) vi è una decrepita freccia segnaletica di legno con segnavia 701 indicante "Vigolo" a sx. Si ignora tale indicazione e si prosegue a dx in discesa. Dopo poche decine di metri il sentiero viene affiancato a sx da un alto muraglione di pietra che costituisce la delimitazione della tenuta del Colle del Giogo. Poco oltre si raggiunge la vasta  e panoramica sella prativa del Colle del Giogo (m 809, ore 0.20 - 4.30), con una caratteristica chiesetta situata all'interno dell' area resa inaccessibile dall'alto muraglione e da un cancello chiuso. Accanto al muraglione (alla nostra sx) troviamo una decrepita palina segnaletica con l'indicazione del sentiero 707 per Punta Alta.

Il Colle del Giogo. La chiesetta alle nostre spalle. Sullo sfondo il Dosso di Brugo (m 944) ed il Monte Bronzone (m 1334)
Il Colle del Giogo. Veduta del crinale che procedendo in direzione E, sale alla Punta Alta (m 953)
Dal Colle del Giogo, oltrepassato il bivio (palina segnaletica) con il sentiero 701 che scende a sx a Vigolo e con il sentiero 735 (palina segnaletica) che si distacca a dx in direzione di Predore, si procede lungo il prativo crinale in direzione di Punta Alta. La traccia erbosa (nessuna segnaletica) sale ripida ad un roccolo con annesso piccolo casolare con torretta. Si prosegue lungo il crinale seguendo il sentiero fattosi più marcato. Superato un secondo roccolo, il percorso (segnavia sporadici e molto sbiaditi) prosegue la salita tenendosi a sx rispetto al crinale, con tracciato a mezza costa nel bosco.  Si raggiunge un cocuzzolo (m 945) con un piccolo ripetitore. Da qui il sentiero, snodandosi nuovamente sul crinale perde leggermente quota, per poi risalire ad un secondo cocuzzolo. Dopo una breve discesa si giunge al bivio (palina segnaletica, m 925, ore 0.40 - 5.10) con il sentiero 730 che si dirama a sx in discesa in direzione di Mondara. Si prosegue sempre diritto lungo il crinale giungendo in pochi minuti di salita alla Punta Alta (palina segnaletica, m 953, ore 0.05 - 5.15). ottimo balcone panoramico sul Lago d'Iseo e Montisola.
Panorama da Punta Alta in direzione NE

Panorama da Punta Alta in direzione NE. Montisola. Da sx a dx, si distinguono le frazioni isolane di Siviano, Spino, Senzano, Sensole
Panorama da Punta Alta in direzione NE. A sx Montisola con la frazione di Peschiera Maraglio. Al centro l' Isola di San Paolo. Sulla sponda orientale del lago si trova Sulzano. Sullo sfondo, da sx a dx, il crinale Punta Almana (m 1391) - Forcella di Pezzolo (m 937) - Monte Eclinetto (m 1099) - Monte Rodondone (m 1143) - Santa Maria del Giogo (m 968)
Panorama da Punta Alta in direzione N. L' alto lago con i paesi di Castro, Lovere Costa Volpino. Sullo sfondo, da sx a dx, il Monte Alto (m 1723), il Monte Altissimo (m 1703), il Pizzo Camino (m 2491). A dx in primo piano, la Corna Trentapassi (m 1248)
Panorama da Punta Alta in direzione NE. Zone sormontato dal crinale Monte Aguina (m 1253) - Monte Agolo (m 1377) - Punta Caravina (m 1847). Sullo sfondo il Monte Adamello (m 3539)
Panorama da Punta Alta in direzione NE. Particolare di Montisola con le frazioni di Sanchignano, Senzano, Sensole

Panorama da Punta Alta in direzione SE: Brescia ed il suo hinterland

Scendendo da Punta Alta verso Predore: veduta sul basso lago e sulle torbiere
Da Punta Alta si imbocca in ripida discesa il sentiero 734 (palina segnaletica decrepita) in direzione di Predore. Il tracciato (segnavia) perde velocemente quota lungo una scoscesa dorsale che si protrae in direzione S.

 A quota m 600 circa, il sentiero raggiunge un roccolo dal quale si gode un'ottima vista panoramica in direzione S.


Dal roccolo il sentiero piega a dx (segnavia) facendosi più marcato e scendendo con pendenza più dolce con percorso a mezza costa attraverso la boscaglia. Attraversato il greto quasi in secca di un torrentello, il percorso piega a sx (tornante), uscendo dal bosco ed innestandosi su una stradina a fondo cementato (m 510) che scende molto ripida verso dx. Questo tratto offre diversi scorci panoramici sul sottostante lago.





Tramonto sopra il lago con il campanile del Santuario di San Gregorio
La stradina cementata raggiunge quindi il bivio (palina segnaletica, m 470, ore 0.50 - 6.05) con un'altra strada a fondo cementato discendente da sx (si tratta dell'itinerario 733 proveniente da "Case il Monte"). Al bivio si gira a dx seguendo la strada cementata in ripidissima discesa.  Dopo pochi minuti si giunge in vista del Santuario di San Gregorio. Si abbandona la strada imboccando a sx una scalinata che conduce in pochi metri al Santuario di San Gregorio (m 360, ore 0.10 - 6.15), dal quale si gode un 'ottima visuale sul sottostante paese di Predore.
Dal santuario si discende una lunga e ripida scalinata (illuminata da lampioncini) in direzione di Predore. Al termine della scalinata troviamo il bivio (palina segnaletica) con il sentiero 732 che si distacca a sx in direzione "palestra di roccia - settore Aladino - Spolverine". Al bivio si gira a dx seguendo un viottolo che in poche decine di metri porta all'innesto con una strada asfaltata (paline segnaletiche sentieri 732-733-734, m 320, ore 0.10 - 6.25). Si gira a sx seguendo la strada che con due tornanti in ripidissima discesa raggiunge l'acquedotto comunale di Predore (cartello segnaletico, fontana, m 270, ore 0.05 - 6.30). Qui troviamo il bivio con l'itinerario 709 seguito nella fase iniziale dell'escursione, che si distacca a dx. Dall'acquedotto si procede ora in ripida discesa a sx lungo la stretta Via Carrobbio che ci riporta in pochi minuti alle rive del lago ed al parcheggio a poca distanza dal municipio di Predore, punto di inizio e termine dell'escursione (m 188, ore 0.10 - 6.40).