by zombie

"Camminare per me significa entrare nella natura. Ed è per questo che cammino lentamente, non corro quasi mai. La Natura per me non è un campo da ginnastica. Io vado per vedere, per sentire, con tutti i miei sensi. Così il mio spirito entra negli alberi, nel prato, nei fiori. Le montagne sono per me un sentimento."
(Reinhold Messner)

martedì 30 gennaio 2018

L'Antica Via Valeriana

Percorrendo la costa orientale del Lago d'Iseo

LUOGO DI PARTENZA: Pilzone, fraz. di Iseo, Largo Caduti del Mare (km 26 da Brescia)
LUOGO DI ARRIVO: Pisogne, stazione ferroviaria Trenord (km 44 da Brescia)
STAGIONE CONSIGLIATA: inverno, primavera, estate, autunno
DISLIVELLO COMPLESSIVO IN SALITA: 1055 m
ACQUA SUL PERCORSO: si
ESCURSIONE EFFETTUATA IL: 22 gennaio 2018

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 NOTE
 Da Pisogne, punto di arrivo dell'escursione, si è fatto ritorno a Pilzone utilizzando la linea ferroviaria  delle Ferrovie Nord. Per visualizzare orari consultare il sito www.trenord.it.
L'escursione si sviluppa per intero lungo l'Antica Via Valeriana, un percorso che partendo attualmente da Ome, costeggia la sponda orientale del Lago d'Iseo fino a spingersi in alta Valle Camonica. La presente descrizione riguarda il tratto più classico e frequentato. La segnaletica del tracciato è ottima e puntuale, tuttavia bisogna prestare attenzione soprattutto nella prima metà del cammino, ai numerosissimi incroci e deviazioni. E' consigliato svolgere l'escursione da sud a nord, sia per affrontare i dislivelli in maniera più graduale, sia perchè la segnaletica appare concepita per chi segua tale direzione (marciando  in direzione opposta la segnaletica di alcune biforcazioni ed incroci non è affatto chiara).
Lasciato l'automezzo presso una delle aree di parcheggio vicino alla stazione ferroviaria Trenord di Pilzone (m 205), si imbocca volgendo le spalle al lago un' ampia via con pavè denominata Largo dei Caduti del Mare che si dirama dalla strada litoranea (Via Vittorio Veneto). Giunti in fondo alla via divenuta Piazza B. Cittadini si trovano i pannelli illustrativi della Via Valeriana. Si svolta a sx (freccia segnaletica) imboccando una stretta viuzza tra le antiche case (Via Volontari del Sangue).
Il caratteristico campanile della Chiesa dell'Assunzione di Pilzone
Segnavia della Via Valeriana

La strada in moderata salita esce dall'abitato divenendo un percorso a fondo cementato (adattato ai portatori di handicap). Procede per un buon tratto a mezza costa fino a sbucare su una strada asfaltata (Via Camontaro). Si prosegue diritto in salita in una zona residenziale, la strada sottopassa  un viadotto e sovrapassa un tunnel della superstrada sp 510 giungendo alla Chiesa di San Fermo. In un contesto ambientale purtroppo rovinato dall'ingombrante presenza della tangenziale, si prosegue ancora lungo la strada asfaltata (Via Gazzane) che oltrepassa un tunnel ed un successivo viadotto salendo quindi  a Tassano m 320 (ore 1.00).
Procedendo verso Tassano: Montisola al centro del Lago d'Iseo
Il Castello Oldofredi sopra Montisola. Sullo sfondo le Alpi Orobie con il Pizzo del Diavolo di Tenda (m 2914)

Peschiera Maraglio a Montisola
  Peschiera Maraglio a Montisola e la costa bergamasca del Lago d'Iseo
Procedendo verso Maspiano
Si giunge nella piazzetta acciottolata del piccolo borgo con la Chiesa dei Santi Faustino e Giovita. Seguendo la segnaletica si devia a dx in salita lungo una strada asfaltata (Via Tassano) portandosi a ridosso dello svincolo di uscita della superstrada. Si devia quindi a sx lungo una carrareccia  che diviene poi un sentiero che procede a mezza costa in un uliveto. Si arriva a Maspiano m 324 (ore 0.15 - 1.15), oltrepassando la Chiesa di San Giacomo (piazzetta con grande fontana).
Poche decine di metri dopo la chiesa si imbocca a dx un largo sentiero che snodandosi tra prati ed uliveti, offre belle vedute sul sottostante lago. Si giunge quindi a Gandizzano (Chiesa della Madonna della Neve) dove il sentiero si innesta su una strada asfaltata parallela alla vicina superstrada (a dx). All'incrocio con Via Ronzone si prosegue diritto lungo una carrareccia  (Via campicello) che diviene ben presto asfaltata e che scende a Marasino m 258 (ore 0.25 - 1.40). Tra le vecchie case del borgo, seguendo la puntuale segnaletica, si imbocca a dx Via S. Antonio (strada acciottolata) passando accanto alla Chiesa di San Antonio Abate. Si prosegue diritto lungo una strada asfaltata che ad un successivo bivio (proseguire diritto) entra in una zona residenziale. Al suo termine si prosegue diritto lungo una carrareccia. Poco dopo il tracciato si innesta su una strada asfaltata (Via Verdi) giungendo a Distone m 267 (ore 0.10 - 1.50).
Pressi di Distone: avviso agli educati signori
 Il solatio borgo di Dosso
Si attraversa il Torrente Valle di Vigolo e al successivo incrocio si svolta a sx in discesa lungo Via distone. Dopo poche decine di metri si devia a dx lungo una carrareccia acciottolata pianeggiante (Via Camposecco) che poi scende brevemente in una vallecola superando su un ponticello il Torrente Valle dei Novali. Dopo il ponte (m 220) si svolta a dx lungo una strada asfaltata in salita che si abbandona dopo poche decine di metri imboccando a dx una ripida mulattiera acciottolata che in pochi minuti conduce a Dosso m 260 (ore 0.15 - 2.05).
Sale Marasino visto da Dosso
Oltrepassate le vecchie case di Dosso, si sbuca su una strada asfaltata che subito si abbandona imboccando a dx una ripida mulattiera acciottolata affiancata da muretti di pietra che si snoda tra prati ed uliveti offrendo belle visioni sul sottostante Sale Marasino.


L' Isola di Loreto
L' Isola di Loreto
La mulattiera acciotolata sale per un buon tratto fino ad incrociare (m 340) una strada asfaltata (Via Matteotti). Si svolta a sx lungo la strada  in discesa per poi imboccare dopo poche decine di metri a sx un panoramico sentiero in discesa che  sbuca sul tornante di una strada asfaltata (Massenzano, m 240, ore 0.25 - 2.30).
Si segue la strada asfaltata in salita per circa 200 metri. Al successivo tornante si imbocca un largo sentiero che procede pianeggiante a mezza costa tra prati ed uliveti, offrendo belle vedute sul sottostante lago.
Tra gli ulivi si trovano già ampie distese di crocus



Si perviene quindi al piccolo abitato di Vesto m 255 (ore 0.15 - 2.45) dove si svolta a dx lungo una ripida stradina acciottolata che diviene mulattiera. Si sbuca su una strada asfaltata (Via San Pietro), la si percorre in salita raggiungendo Pregasso m 300 (ore 0.10 - 2.55). Consigliabile effettuare una breve deviazione a sx (palina segnaletica) per raggiungere con una breve salita il panoramico cocuzzolo su cui sorge la Chiesa dei Santi Pietro e Paolo. Si attraversa lungo la via principale il minuscolo abitato uscendone lungo Via Val Pintana. Si segue la stretta strada asfaltata in moderata salita che sottopassa il viadotto della superstrada e che dopo avere scavalcato su un ponte di ferro la Valle Opolo, sale fino a Collepiano m 315 (ore 0.20 - 3.15). In corrispondenza dello svincolo della superstrada si supera una rotatoria e si raggiunge l'incrocio con la strada provinciale n. 32 che collega Marone a Zone. All'incrocio si svolta a dx e si prosegue in salita lungo la provinciale per un centinaio di metri. Si svolta quindi a sx seguendo in discesa una stradina (Via Mazzini) che si snoda tra vecchie case di Collepiano e che raggiunge in breve la piccola piazza acciotolata dove sorge la Chiesa di San Bernardo.
Palina segnaletica della Via Valeriana. I tempi di percorrenza indicati sono mediamente sovrastimati
Si prosegue ora lungo una stradina in salita che esce dall'abitato. Attraversata (passaggio pedonale) la strada provinciale Marone - Zone si prosegue in salita su un largo sentiero che si innesta poi su una ripida strada asfaltata. La strada diviene successivamente una carrareccia che si snoda tra rustici cascinali semi abbandonati.
 Salendo verso Zone
Si incrocia quindi in corrispondenza di un piccolo tunnel artificiale la strada provinciale: tenendo la sx la si percorre in discesa per un centinaio di metri per poi imboccare a dx (piccola scalinata) una mulattiera acciottolata che sale nel bosco. Si interseca ancora la strada provinciale, la si segue in salita per circa 50 metri deviando quindi a dx (piccola scalinata) su un largo sentiero. Entro breve si raggiunge nuovamente la provinciale. Dal punto di intersezione è consigliabile compiere una breve deviazione raggiungendo in discesa il vicino tornante della strada dove si trova un ottimo punto panoramico (area pic nic, tabelle illustrative) sulle "Piramidi di Zone".

Le Piramidi di Zone. Sullo sfondo da sx, la Punta Cunicolo (m 1034), il Forcellino del Gadol, il Monte Vignole (m 1070)




Ripreso il percorso della Via Valeriana, si prosegue (breve scalinata) lungo la mulattiera giungendo quindi a Cislano m 617 (ore 0.50 - 4.05). Si attraversa l'abitato lungo Via Granarola e Via Sebino arrivando alla pittoresca Chiesa di San Giorgio.

Si prosegue ora in direzione di Zone lungo il marciapiede che affianca la  strada provinciale per circa un chilometro, superando sulla dx l'imbocco della Valle di Gasso e la Chiesa  della Madonna di San Cassiano.
In vista di Zone si abbandona la strada provinciale deviando a sx lungo un tratturo erboso  che scende ripido nella sottostante vallecola perdendo circa 40 metri di quota. Dopo aver brevemente affiancato il Torrente Bagnadore, il tracciato raggiunge (ponticello di legno) la riva opposta.  Svoltando a dx si segue in salita una ripida carrareccia che sbuca poi su una stradina asfaltata (località Trisago).
La località Trisago. Sullo sfondo da sx, la Punta Cunicolo ed il Monte Vignole
Tenendo la dx si segue la stradina asfaltata in salita tra i prati raggiungendo le prime case di Zone. All'incrocio con Via Aldo Moro si prosegue diritto lungo Via Castello inoltrandosi in una vallecola con veduta sulle antiche e caratteristiche case del paese, giungendo infine nel centro storico (m 680, ore 0.30 - 4.35).
Procedendo verso il Passo Croce di Zone: la Chiesetta del Disgiolo
Si prosegue tra le antiche case lungo la stretta e sinuosa Via Orti fino ad incrociare Via Monte Guglielmo. Svoltando a sx, la si segue in salita uscendo dal paese. Si prosegue sempre diritto lungo la  strada asfaltata (ora Via Valurbes) che supera sulla dx il Centro Sportivo Polivalente ed il percorso (paline segnaletiche) per il Monte Guglielmo. Dopo l'hotel - ristorante Conca Verde si prosegue lungo una caratteristica strada acciottolata che sale con pendenza moderata attraverso la vallecola del Torrente Bagnadore verso il Passo Croce di Zone.
Una delle numerose ed esaustive tabelle segnaletiche della Via Valeriana
 Poco prima del valico si dirama a sx (palina segnaletica) il sentiero 233 A. Il Passo Croce di Zone m 902 (ore 0.40 - 5.15), crocevia di vari itinerari per il Monte Guglielmo e la Corna Trentapassi, è uno stretto passaggio utilizzato fin dall'epoca romana come collegamento tra la Pianura Padana e la Valle Camonica.
Si imbocca ora  (percorso in comune con il sentiero CAI 205, segnavia bianco - rossi radi e molto sbiaditi) una carrareccia che procede a mezza costa nel bosco in discesa. Giunti in prossimità di un tornante (m 780, ore 0.20 - 5.35), si lascia il tracciato del sentiero 205 che prosegue a sx (nessuna indicazione) imboccando a dx (indicazioni della Via Valeriana) un largo e ripido sentiero in discesa  che converge poi in una carrareccia. La carrareccia successivamente si innesta sul tornante di una strada sterrata che diviene successivamente cementata scendendo ripida alla località Sedergnò m 550 (ore 0.25 - 6.00).
Procedendo verso la località Sedergnò: panorama sull'alto Lago d'Iseo
Procedendo verso la località Sedergnò: panorama sull'alto Lago d'Iseo e la bassa Valle Camonica
Alla locallità Sedergnò si incrocia proveniente da sx una strada sterrata (sentiero CAI 205) che conduce in pochi minuti alla vicina Chiesa di San Bartolomeo. Si svolta a dx e si prosegue in moderata discesa lungo la strada sterrata che raggiunge un gruppo di casolari (percorso in comune con l'itinerario CAI 205, segnavia bianco - rossi radi e sbiaditi). Superato un brevissimo tratto in salita, si imbocca un sentiero a mezza costa che successivamente converge su una strada sterrata. La si segue in discesa, si oltrepassa sulla dx una grande santella, mentre sulla sx, nei punti nei quali la boscaglia è meno fitta, si intravede il sottostante abitato di Pisogne.
La foce dell'Oglio nel Lago d'Iseo. Sullo sfondo Costa Volpino (BG)
Pisogne

La stradina, ora cementata perde rapidamente quota scendendo a Govine m 258 (ore 0.45 - 6.00). Giunti nella parte alta dell'abito si evita l'attraversamento del ponte su un torrente situato sulla dx e si prosegue lungo una stradina in ripida discesa parallela al torrente. Poco dopo si svolta a dx lungo Via Madonnina, si attraversa il torrente (vecchio mulino in disuso sulla dx) e si prosegue in moderata discesa lungo una stretta strada asfaltata affiancata su ambo i lati da due alte muraglie (Via Govine Superiore).
Si oltrepassa sulla sx la Chiesa della Natività di Maria raggiungendo una rotatoria. Superata la rotatoria sulla parte dx, si prosegue diritto lungo una stretta strada asfaltata (Via Trobiolo). Ad una successiva piccola rotonda si prosegue diritto raggiungendo in breve il centro storico di Pisogne. Si sottopassa un arco (Porta  Nuova) e si procede lungo un vicolo (Via Mamdalossa, Via Mercanti). Dopo una curva a sx seguita subito dopo da una svolta a dx, si prosegue lungo Via Torrazzo fino a raggiungere Piazza Corna Pellegrini. Dalla piazza si prosegue ancora diritto (direzione N) lungo Via San Marco. Si svolta quindi a sx lungo Via Isonni (oratorio sulla sx), si prosegue diritto lungo Via A. Bettoni raggiungendo in breve l'incrocio con Via Roma (ex strada provinciale). Si svolta a dx e si procede per un centinaio di metri in direzione N raggiungendo la stazione ferroviaria Trenord (m 188, ore 0.30 - 7.15), dalla quale è possibile tornare a Pilzone .

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