by zombie

"Camminare per me significa entrare nella natura. Ed è per questo che cammino lentamente, non corro quasi mai. La Natura per me non è un campo da ginnastica. Io vado per vedere, per sentire, con tutti i miei sensi. Così il mio spirito entra negli alberi, nel prato, nei fiori. Le montagne sono per me un sentimento."
(Reinhold Messner)

martedì 5 settembre 2017

Traversata Bovegno - Cogno

Dalle rive del Mella a quelle dell'Oglio  attraverso il Passo delle Sette Crocette e l'Eremo di San Glisente

LUOGO DI PARTENZA: Bovegno, spbs 345 (Via Provinciale) fermata autolinee (km 34 da Brescia)
LUOGO DI  ARRIVO: Cogno, fraz. di Piancogno, Stazione Ferrovie Nord Cogno - Esine, (km 60 da Brescia)
STAGIONE CONSIGLIATA: fine primavera, estate, inizio autunno
DISLIVELLO COMPLESSIVO IN SALITA: 1750 m
ACQUA SUL PERCORSO: solo da Bovegno a Malga Sarle e da Malga Cà del Pastore ad Esine
CARTINA: Kompass n. 103 Le Tre Valli Bresciane                     
ESCURSIONE EFFETTUATA IL: 5 settembre 2016



  NOTE
Percorso con forti dislivelli adatto ad escursionisti esperti,  ben allenati e con un buon senso dell'orientamento.  Sconsigliato in caso di nebbia o maltempo.
Bovegno,  punto di partenza dell'escursione è stato raggiunto con servizio autobus direttamente da Brescia (autostazione SIA, Viale della Stazione n. 12).  Partenza alle 6.40, arrivo a Bovegno alle 7.54. Per visualizzare orari consultare il sito www.arriva.it.
 Da Cogno, punto di arrivo dell'escursione, si è fatto ritorno a Brescia utilizzando la linea ferroviaria della Val Camonica dalla stazione Ferrovie Nord di Cogno - Esine. Partenza alle 19.35, arrivo a Brescia alle 21.03.  Per visualizzare orari consultare il sito www.trenord.it.

Raggiunto Bovegno con autobus di linea, si scende alla fermata situata sulla ex strada statale 345 (Via Provinciale) all'inizio del centro abitato.

Si percorre Via Provinciale in direzione N per circa un centinaio di metri. Si imbocca quindi a sx Via G. Marconi che procedendo in salita, raggiunge il centro di Bovegno m 684 (ore 0.10).  Si supera una piazzetta con la Chiesa di Santa Maria Assunta (alla nostra sx) e si prosegue diritto in salita lungo Via Indipendenza. All'incrocio situato su un tornante con Via D. Brentana (proveniente da dx) si continua diritto in lieve salita lungo Via A. Canossi che diviene poi Via Circonvallazione A. Cibaldi. Sulla dx troviamo un piccolo giardino pubblico con sottostante veduta sulla parte bassa del paese e successivamente un vasto parcheggio.
Bovegno: una denominazione perfettamente inerente con l'inizio dell'escursione
Si prosegue quindi lungo via della Fonte che in moderata salita supera le ultime abitazioni di Bovegno dirigendosi, costeggiando il Fiume Mella di Sarle, verso Graticelle. Successivamente la strada diviene pianeggiante perdendo leggermente quota.
All'ingresso di Graticelle m 704 (ore 0.20 - 0.30) troviamo una palina segnaletica dei sentieri CAI. Seguiamo le indicazioni del sentiero 340 e imbocchiamo sulla dx una ripida stradina asfaltata che guadagna rapidamente quota.

Il pittoresco abitato di Graticelle alle nostre spalle
Gregge nei pressi di Graticelle
La stradina si snoda tra pascoli, baite e piccole aree boschive. Dopo una ventina di minuti di cammino da Graticelle troviamo una biforcazione con palina segnaletica. A sx diparte il sentiero 340B (m 855, ore 0.20 - 0.50); si prosegue a dx (segnavia 340).
 La Valle di Sarle: sullo sfondo al centro il Monte Muffetto (m2060), a dx i Corni del Diavolo (m 2031)
La stradina prosegue in costante salita divenendo strerrata, offrendo scorci panoramici sulla Valle di Sarle. A circa 1100 metri di quota, poco dopo avere superato sulla sx i Fienili Secco l'itinerario abbandona la stradina sterrata (in questo tratto quasi pianeggiante) deviando bruscamente a dx lungo un marcato sentiero in salita (attenzione: deviazione poco evidente e senza segnaletica). Il sentiero raggiunge in pochi minuti la località Forcella m 1169 (ore 0.45 - 1.35) dove troviamo l'incrocio (palina segnaletica) con l'itinerario CAI 342.
Poco oltre la Località Forcella: veduta verso S sulla media Valtrompia con l'abitato di Bovegno
Si continua a seguire l'itinerario CAI 340 in direzione del Passo delle Sette Crocette. Dalla località Forcella si prosegue in costante salita lungo una strada sterrata che dopo aver attraversato un'ultima macchia boschiva, raggiunge i vasti pascoli della località Corti di Campomolle m 1342 (ore 0.15 - 1.50). Da questo punto e fino a ben oltre l'eremo di San Glisente l'itinerario si snoda tra pascoli  e sconfinate praterie di alta quota.
Il Laghetto di Campomolle
Salendo verso Malga Sarle. Il Laghetto di Campomolle con i monti della media Valtrompia
Salendo verso Malga Sarle. Baite e casolari nei pressi di Memmo (fraz. di Collio V.T.)
Salendo verso Malga Sarle. Bestiame al pascolo
Salendo verso Malga Sarle. L'ultimo albero
Salendo a Malga Sarle
La carareccia raggiunge Malga Sarle (alla nostra sx) m 1500 (ore 0.30 - 2.20) e poco dopo passa presso un abbeveratoio (ultima possibilità di rifornimento di acqua potabile fino ad oltre l'Eremo di San Glisente). Poco oltre troviamo una biforcazione con palina segnaletica. Abbandoniamo il sentiero 340 che prosegue a sx lungo il pendio  a mezza costa in direzione della Foppa del Mercato e tenendo la dx seguiamo il sentiero 341 in direzione del Passo delle Sette Crocette. Si abbandona quindi la carrareccia e facendo attenzione ai radi segnavia, si rimonta su una debole traccia (che costeggia per un buon tratto un lungo e basso muretto a secco) in ripida salita l'arrotondato crinale in direzione NE. Lungo la salita, stando alle mappe si dovrebbe incrociare il tracciato della Via del Silter (Vds) e del sentiero 341A (m 1750, ore 0.40 - 3.00). Tuttavia (settembre 2016) non vi è ancora segnaletica di questi tracciati.
Salendo al Passo delle Sette Crocette lungo la ripida traccia: alle nostre spalle a dx la Malga Sarle
Salendo al Passo delle Sette Crocette lungo la ripida traccia: veduta verso S, cielo immenso sopra la media ValTrompia
Dopo una faticosa ma panoramica ascesa lungo la dorsale, presso il Dosso della Croce m 1930 (ore 0.25 - 3.25) la debole traccia si trasforma in un marcato sentiero che con pendenza moderata sale a mezza costa in direzione del Passo delle Sette Crocette, offrendo sulla dx ampie visioni sulla sottostante Valle del Serramando e sui monti dell'Alta Valtrompia.
Salendo verso il Passo delle Sette Crocette: veduta verso N con gli ex impianti radar del Dosso dei Galli (m2196)
Le caratteristiche sette crocette
Si giunge quindi al Passo delle Sette Crocette m 2041 (ore 0.35 - 4.00), punto di comunicazione fra l'alta Val Trompia e bassa Val Camonica e crocevia di numerosi sentieri.
Verso N il panorama sulla Valle Bresciana (valle laterale della Val Grigna, a sua volta laterale della Val Camonica) e sui monti camuni è vastissimo e comprende buona parte del Gruppo dell'Adamello - Baitone fino al Cornone di Blumone

Panorama verso N dal Passo delle Sette Crocette. A dx il Monte Colombine (m 2214)

Dal Passo delle Sette Crocette si procede in direzione NO lungo un marcato sentiero contraddistinto dai segnavia bianco - azzurri del Sentiero Tre Valli (si tratta della Variante Bassa: la Variante Alta del sentiero raggiunge la vetta del Monte Crestoso seguendo prevalentemente il crinale a sx).  Il sentiero, procedendo a mezza costa lungo lungo le pendici settentrionali del Monte Crestoso, guadagna leggermente quota.

Palina segnaletica del Passo del Crestoso: l'altitudine reale è 2059 m
Il sentiero quindi procede in breve discesa fino a raggiungere l'ampia insellatura del Passo del Crestoso m 2059 (ore 0.20 - 4.20). Qui (palina segnaletica) seguiamo le indicazioni del sentiero 772 il cui percorso, per un certo tratto, è in comune con quello del Sentiero Tre Valli.
Dal Passo del Crestoso: veduta in direzione NO. Sulla dx l'ampia insellatura della Nicchia di San Glisente
Dal Passo del Crestoso si procede quindi in direzione NO seguendo un marcato sentiero in discesa. Poco prima di giungere alla Nicchia di San Glisente si lascia il Sentiero Tre Valli (segnavia bianco - azzurri) che piega in discesa verso sx e si procede diritto seguendo i segnavia bianco - rossi del sentiero 772. Percorrendo circa 200 metri si giunge alla Nicchia di San Glisente m 1975 (ore 0.10 - 4.30). Si tratta di un'ampia insellatura presso la quale, sottostante uno scoglio roccioso, si trova un anfratto dove, in base alla leggenda, sarebbero state deposte le spoglie di San Glisente appena dopo la morte.
Palina segnaletica alla Nicchia di San Glisente. L'altitudine reale è 1975 m 

L'insellatura della Nicchia di San Glisente. A sx la nicchia vera e propria. Al centro il crinale del Monte Fra
La Nicchia di San Glisente
 Salendo verso il Monte Fra: alle nostre spalle veduta della sottostante insellatura della Nicchia di san Glisente. Al centro in fondo il Passo del Crestoso, a sx il Monte Colombino (m 2135), a dx il Monte Crestoso (m 2207)
In caso di necessità, dalla Nicchia di San Glisente è possibile raggiungere in 10 minuti di cammino (sentiero 730) il Bivacco Marino Bassi. L'itinerario prosegue seguendo il sentiero 760 che procedendo in direzione NO risale inizialmente ripido il crinale del Monte Fra.

Il sentiero diviene quindi pianeggiante e aggira (passandovi poco al di sotto) l'arrotondata cima del Monte Fra m 2120 (ore 0.30 - 5.00)  a mezza costa lungo il versante orientale.
Il tracciato si sposta ora sul versante occidentale e perde un poco di quota fino a raggiungere una nuova insellatura. Qui si trova l'incrocio con una debole traccia segnata da bolli bianco rossi che scende ripida a sx verso il Bivacco Fop De Cadì. Procedendo costantemente in direzione NO, il sentiero rimonta quindi con moderata pendenza il morbido crinale della Colma di San Glisente.

Procedendo verso la Colma di San Glisente: panorama sulla media Valle Camonica
L'Adamello (m 3539) ed il Corno Miller (m 3373) dalla Colma di San Glisente


Gregge alla Colma di San Glisente
Gregge alla Colma di San Glisente
La Colma di San Glisente m 2160 (ore 0.30 - 5.30), punto più alto dell'escursione. Qui si trova un grosso ometto di pietra contenente una mini santella votiva. Accanto vi è un palo metallico con la rosa dei venti.
Dalla Colma di San Glisente: scorcio della parte alta del Lago d'Iseo
Dalla Colma di San Glisente: veduta verso sud
  Oltrepassata la Colma di San Glisente, il sentiero seguendo il morbido  crinale perde rapidamente quota raggiungendo l'Eremo di San Glisente m 1956 (ore 0.20 - 5.50), appollaiato su una splendida balconata panoramica sulla bassa e media Val Camonica. Le sue origini risalgono all'XI secolo. Consigliata la visita alla cripta in stile romanico nascosta sotto l'edificio.

Dall'eremo si imbocca il sentiero 710 che in questo  tratto ricalca la Via del Silter (VdS), itinerario a lunga percorrenza di circa 70 chilometri a cavallo tra Val Camonica e Val Trompia in fase di tracciamento. Il sentiero scende a mezza costa raggiungendo in pochi minuti la Malga Cà del Pastore m 1877 (ore 0.10 - 6.00). Presso la malga (palina segnaletica) il percorso devia bruscamente a dx attraverso una radura (attenzione: segnavia sbiaditi e traccia poco evidente) per poi entrare nel bosco e raggiungere la Malga Foppole m 1711 (ore 0.20 - 6.20).
Alla Malga Foppole si segue (palina segnaletica) il segnavia 710 - 745 in direzione Lazzaretto di Esine - Esine. Si imbocca quindi una stradina sterrata pianeggiante. La si segue per circa duecento metri in direzione S. Giunti ad una nuova palina segnaletica si abbandona la stradina seguendo la freccia del sentiero 745 (m 1690, ore 0.05 - 6.25). Si devia  bruscamente a dx in discesa lungo una debole traccia che poi diviene un sentiero ben marcato.
Il sentiero perde rapidamente quota attraverso il bosco. Si incrocia proveniente da sx il sentiero 750 (m 1420, ore 0.30 - 6.55)  dal Dosso di Bosico (Rifugio Budec). All'intersezione (palina segnaletica) si prosegue diritto in discesa raggiungendo dopo pochi minuti la Malga Lazzaretto di Esine m 1374 (ore 0.05 - 7.00).  
Dalla malga (palina segnaletica) si continua a seguire il segnavia 745. Dopo un breve tratto di sentiero il percorso si immette su una stradina che con un fondo in parte asfaltato ed in parte acciottolato snodandosi in mezzo al bosco,  perde rapidamente quota.
La ripida discesa prosegue ininterrotta lungo la stadina toccando Malga Salvagnone m 1100 (ore 0.15 - 7.15) e Pradanzone. Il tracciato si immette in una boscosa vallecola dalla quale si aprono sporadiche vedute su Berzo Inferiore ed il fondovalle camuno.
Esine
La strada poco prima di raggiungere il fondovalle camuno diviene asfaltata. Si giunge quindi all'incrocio con la Strada Provinciale n. 8 Cogno - Berzo Inferiore (m 302, ore 1.25 - 8.40) dove troviamo il termine (palina segnaletica) del sentiero 745. All'incrocio si attraversa la provinciale e si prosegue diritto in moderata discesa lungo Via Fiamme Verdi diretta al centro di Esine.
 Esine, Via G. Mazzini
 Si supera il Torrente Grigna  e si prosegue sempre diritto lungo Via G. Mazzini raggiungendo la piazza centrale di Esine (m 286, ore 0.10 - 8.50) con il municipio sulla sx.

 Esine: "depressurizzazione" dei piedi dopo 1900 metri di dislivello in discesa
  In corrispondenza della piazza si svolta a sx imboccando Via A. Manzoni. La via, prosegue costantemente diritta per circa 1,5 chilometri,  passa nei pressi dell'ospedale (rotonda), sottopassa la Strada Statale n. 42 e quindi scavalca il Fiume Oglio su uno stretto ponte. Appena superato il ponte, la strada con una curva a gomito svolta a dx.

Si attraversa quindi la ferrovia Edolo - Brescia utilizzando un cavalcavia pedonale. Sull'altro lato dei binari troviamo la piccola stazione di Cogno - Esine (m 251, ore 0.20 - 9.10). La stazione è senza biglietteria: il titolo di viaggio si acquista  direttamente sul treno o presso il bar "Millenium Caffè Tabacchi", Via Vittorio Veneto 65, chiuso la domenica, 230 metri oltre la stazione, direzione N.

Qui ha termine la lunga traversata dalle rive del Mella a quelle dell'Oglio

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