by zombie

"Camminare per me significa entrare nella natura. Ed è per questo che cammino lentamente, non corro quasi mai. La Natura per me non è un campo da ginnastica. Io vado per vedere, per sentire, con tutti i miei sensi. Così il mio spirito entra negli alberi, nel prato, nei fiori. Le montagne sono per me un sentimento."
(Reinhold Messner)

domenica 12 agosto 2018

Rifugio Torsoleto, Bivacco Davide, Passo del Sellero, Valle del Sellero

Angoli remoti e solitari del versante settentrionale della Valle di Paisco

LUOGO DI PARTENZA E ARRIVO: Loveno, fraz. di Paisco - Loveno,  Via Trieste (km 98 da Brescia)
STAGIONE CONSIGLIATA: estate, inizio autunno
DISLIVELLO COMPLESSIVO IN SALITA: 1675 m
ACQUA SUL PERCORSO: si, eccetto il tratto Rifugio Torsoleto - Passo del Sellero
ESCURSIONE EFFETTUATA IL: 4 agosto 2018
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NOTE
Lungo itinerario per escursionisti ben allenati e con un buon senso dell'orientamento. Il tratto  dal Rifugio Torsoleto a Malga Sellero  si svolge in ambiente selvaggio ed isolato.   La percorrenza del medesimo tratto è fortemente sconsigliata in caso di nebbia e maltempo. 
Salendo a Loveno: uno scorcio di Grumello
Questa escursione ha inizio a Loveno m 1305, minuscola frazione facente parte del Comune di Paisco - Loveno, composto da una serie di piccoli centri abitati disseminati lungo la selvaggia  e spopolata Valle di Paisco. Risalendo la Valle Camonica, si percorre la strada statale n.42  fino al  termine del tratto a scorrimento veloce, in prossimità dell'abitato di Forno Allione. Si svolta quindi a sx imboccando la spbs 294 in direzione del Passo del Vivione. La strada a tratti piuttosto tortuosa, risale la  boscosa Valle di Paisco, supera il paese di Paisco e raggiunge dopo 10 chilometri un bivio presso il quale si devia a dx (curva a gomito, indicazioni  per Loveno) lungo una stretta rotabile asfaltata che sale con qualche tornante. Si oltrepassa il minuscolo abitato di Grumello e si perviene infine (chilometri 3,3 dal bivio) alle case di Loveno.
All'ingresso della piccola frazione la strada si biforca: a sx scende tra i vicoli che si insinuano tra le antiche case. Proseguendo diritto in salita per poche decine di metri si perviene ad un parcheggio dove lasciare l'automezzo. A dx della biforcazione si trova la palina segnaletica del sentiero 160 per il Rifugio Torsoleto che indirizza lungo una carrareccia in ripida salita.
Lasciato l'automezzo nel parcheggio, ci si incammina a ritroso in leggera discesa per poche decine di metri e seguendo le indicazioni si imbocca a sx la ripida carrareccia contrassegnata dal segnavia CAI 160.

Salendo alle Baite Paghera: scorcio di Loveno
La stradina a fondo sterrato compie un tornante sinistrorso e snodandosi tra pascoli e casolari guadagna rapidamente quota. Si perviene quindi alle Baite Paghera m 1465 (ore  0.20) dove troviamo il bivio (palina segnaletica) con il sentiero 161 diretto a sx verso la Malga Largone ed alla "zona miniere". Si prosegue a dx in salita lungo la stradina che dopo poche decine di metri si restringe divenendo mulattiera. Il percorso sale ora con pendenza moderata e regolare attraverso il bosco con tornanti molto distanziati. A circa 1700 metri di quota il bosco si dirada fino a scomparire lasciando il posto ad una assolata fascia pascoliva che ci accompagnerà fino al Rifugio Torsoleto.
La mulattiera di origine militare, ridotta in molti tratti ad uno stretto sentiero risale con un lungo traversone a mezza costa in direzione N le pendici del Monte dei Matti (m 2323). Un centinaio di metri prima di toccare la Malga Camposecco m 1905 (ore 1.20 - 1.40) troviamo la diramazione  a sx (palina segnaletica) con il sentiero 161B  diretto alla Malga Largone Superiore. Tale itinerario (segnavia assenti e mancanza di qualsiasi traccia attraverso la prateria) risulta di dubbia percorribilità.
Veduta verso S: la Malga Campossecco ed il solco della Valle di Paisco. Sullo sfondo da sx a dx, si riconoscono  il Monte Elto (m 2148), il Monte Cuel (m 2199), il Monte Campione (m 2174), il Monte Gardena (m 2117). Dietro ad essi le guglie della Concarena (m 2549) e del Cimone della Bagozza (m 2409)
Al centro dell'immagine Loveno appare come un minuscolo pugno di case in mezzo alla natura

Si prosegue  diritto in moderata e costante salita lungo la mulattiera: presso la Malga Camposecco vi è un piccolo torrente utile per il rifornimento idrico. Il tracciato prosegue ancora a mezza costa in direzione N offrendo un ampia vista sulla Valle di Scala, le sue malghe ed il Monte Palone del Torsolazzo (m 2670). Si giunge quindi all'incrocio (palina segnaletica, m 2015, ore 0.20 - 2.00) con il sentiero 160B var. che scende ripido a dx tra i prati verso Malghe Basse di Val di Scala.
Si prosegue sempre diritto lungo il lunghissimo traversone fino ad un altro bivio (palina segnaletica, m 2045, ore 0.05 - 2.05). A dx si dirama il sentiero 160A diretto ai Laghetti di Val Scala. Qui l'itinerario compie uno stretto tornante a sx, proseguendo verso il Rifugio Torsoleto con un altro lungo e un poco noioso traversone in direzione S che aggira i costoni del Monte dei Matti

Successivamente il tracciato piega verso dx inserendosi nella Valle di Bacco, offrendo una visione sul Monte Torsoleto (m 2708)

Con lungo percorso la mulattiera si porta sul crinale del Monte dei Matti toccando l'incrocio (palina segnaletica, m 2315, ore 0.50 - 2.55) con il sentiero 160A che si dirige a dx verso i Laghetti di Val Scala.
Ci attende ora l'ultimo tratto di salita prima del rifugio che si snoda nel solco della Valle di Bacco, con vista sul Monte Culvegla (m 2618) e sul Monte Torsoleto (m 2708).
All'accogliente e ben tenuto Rifugio Torsoleto m 2390 (ore 0.15 - 3.10) è d'obbligo una sosta. A lato del rifugio vi è anche una fontana, che costituisce l'ultimo punto di rifornimento idrico fino alla discesa in Valle del Sellero.
Dal rifugio l'escursione prosegue lungo la medesima mulattiera militare ridotta allo stato di sentiero che sale ora in direzione del Bivacco Davide. Dopo un primo tratto a mezza costa si raggiunge un punto nel quale, prestando attenzione ai segnavia ed alla scritta rossa dipinta su pietra indicante il bivacco, si abbandona la traccia che prosegue diritto piegando bruscamente a dx (tornante). Con una serie di strette serpentine si guadagna rapidamente quota fino a giungere in prossimità del roccioso crinale che separa la Valle di Paisco ( a S) dalla Valle Brandet e dal Lago di Piccolo a N. Qui troviamo l'incrocio (palina segnaletica, m 2635, ore 0.45 - 3.55) con il sentiero 7 denominato "Sentiero 4 Luglio", percorso di alta quota sul quale ogni anno si svolge un' importante gara podistica di livello internazionale.

Si prosegue verso sx in direzione del Bivacco Davide che si raggiunge percorrendo un breve tratto di mulattiera e salendo poi a sx per una traccia di sentiero (m 2645, ore 0.05 - 4.00). Dal bivacco si apre verso N un vasto panorama sul sottostante Lago di Piccolo e la Val Brandet.

Scendendo dal Bivacco Davide verso il Passo del Torsoleto. Sullo sfondo la lunga dorsale Passo del Torsoleto - Monte Culvegla - Passo del Sellero che verrà percorsa nel seguito dell'escursione
Si procede ora in direzione E (indicazioni su pietra indicanti Val Brandet - Passo del Sellero) lungo una debole e sconnessa traccia (segnavia ben marcati e frequenti) che discende il largo crinale raggiungendo in breve il Passo del Torsoleto m 2578 (ore 0.10 - 4.10). Qui si dirama a dx (palina segnaletica) il sentiero 129 che scende al Lago di Piccolo ed in Val Brandet. Si prosegue diritto lungo la debole traccia (segnavia frequenti e ben marcati) che riprende a salire lungo il roccioso, stretto e panoramico crinale che separa la Val Brandet dalla Valle di Paisco. Prestando  attenzione a qualche breve passaggio un poco esposto e procedendo a passo moderato si raggiunge il punto più alto della dorsale del Monte Culvegla (m 2675, ore 0.25 - 4.35).
Lungo la dorsale del Monte Culvegla: veduta verso N con il solitario Lago di Piccolo (m 2378)
Lungo la dorsale del Monte Culvegla: veduta verso N con il solitario Lago di Piccolo (m 2378). A dx il Monte Castel di Piccolo (m 2678)


Lungo la dorsale del Monte Culvegla: veduta verso N con il solitario Lago di Piccolo (m 2378). A dx il Monte Castel di Piccolo (m 2678)

Lungo la dorsale del Monte Culvegla: veduta verso SO con i Laghetti Cupetti (m 2280). Sopra i laghetti, da sx a dx, il Monte Largone (m2449). il Passo dei Cupetti (m 2379), la Cima Becarie (m 2453)
La dorsale assume quindi un profilo più morbido: il tracciato, tenendosi poco al di sotto del crinale lungo il versante della Val Largone, inizia a perdere quota. La discesa è brevemente interrotta da un breve tratto in contro pendenza, oltre il quale, restando sul crinale,  si scende rapidamente verso il Passo del Sellero.
Scendendo al Passo del Sellero: veduta verso N col la testata della Valle di Campovecchio. Sullo sfondo, da sx a dx, il Monte Sellero (m 2744) ed il Monte Telenek (m 2753)
Scendendo al Passo del Sellero: veduta verso N con la testata della Valle di Campovecchio ed i Laghetti di Culvegla (m 2291)
Scendendo al Passo del Sellero: veduta verso O del crinale poco prima del passo. Sullo sfondo, nascosto tra le nubi, il Monte Sellero (m 2744)
Al Passo del Sellero m 2421 (ore 0.55 - 5.30) il sentiero 7 si interseca con il sentiero 124 che scende a dx in Valle di Campovecchio ed il sentiero 164 che scende a sx in Valle del Sellero.



Dal Passo del Sellero: veduta verso S sulla vasta e remota Valle del Sellero. Sullo sfondo, da sx a dx, il Monte del Matto (m 2403), la Costa di Valbona (m 2400), il Passo del Gatto (m 2416), il Monte Tre Confini o Venerocolo (m 2590)
Dal Passo del Sellero: veduta verso S sulla vasta e remota Valle del Sellero. Si distinguono, da sx dx, la Malga Sellerino e la Malga Sellero. al centro il Torrente Sellero.
Dal Passo del Sellero si imbocca il sentiero 164 che scende a sx in Valle del Sellero. Inizialmente il percorso è abbastanza marcato; poi, scendendo con alcuni tornanti diviene una labile traccia che raggiunta la vasta fascia prativa del fondovalle, scompare del tutto. La segnaletica, composta da  segnavia radi e sbiaditi integrati da qualche ometto di pietra e qualche paletto di legno non sempre consente di individuare con precisione il tracciato. Tuttavia è sufficiente restare  al centro del fondovalle, nella larga area di terreno delimitata dai due principali torrenti che scendono rispettivamente alla nostra sx ed alla nostra dx, per procedere nella direzione giusta.
A quota m 2040 circa, poco prima del punto presso il quale il torrente discendente da sx e quello discendente da dx confluiscono in un unico corso d'acqua, si piega verso dx (segnavia radi e sbiaditi) attraversando (facile guado) il torrente di dx. Si prosegue su terreno libero nella vastissima prateria raggiungendo dopo pochi minuti la traccia di una carrareccia ormai del tutto inerbita. La si segue in discesa raggiungendo in breve la Malga Sellero m 1983 (ore 1.00 - 6.30).


Dalla Malga Sellero si segue in discesa una comoda carrareccia che scavalca dopo poche centinaia di metri, con un ponte di pietra e legno, le rive del Torrente Allione. Pochi metri prima del ponte si innesta  da sx sulla carrareccia (palina segnaletica) il sentiero 161A  proveniente dalla "zona miniere". Tale itinerario (segnavia assenti e tracce confuse attraverso la prateria) risulta di dubbia percorribilità. Subito dopo aver attraversato il ponte, troviamo diretta in salita a dx, una diramazione della carareccia (m 1910, ore 0.10 - 6.40) che porta alla vicina Malga Sellerino  (alla diramazione vi è anche la  palina segnaletica del sentiero 161A diretto al Passo del Sellerino).
La carrareccia poco prima del ponte sul Torrente Allione, nei pressi di Malga Sellerino. Sullo sfondo il Monte del Matto (m 2403)
Discendendo la Valle del Sellero: la vasta conca della Malga Sellerino e della Malga Sellero alle nostre spalle

Si prosegue lungo la stradina sterrata (segnavia 164) nel solco della Valle del Sellero. La carrareccia, dopo una breve salita necessaria per aggirare uno sperone roccioso, scende in una vasta conca erbosa dove si nota la curiosa presenza (unico elemento di disturbo nell'ambiente naturale) di una vecchia roulotte.
Discesi nella conca, si osserva a sx una bella cascata formata dal Torrente Allione.
Dopo un tratto pianeggiante all'interno della conca seguito da una brevissima salita, la stradina scende ripida con alcuni tornanti verso la parte inferiore della Valle del Sellero.
Osservabile da diverse angolazioni, appare maestosa la Cascata di Pizzolo, sempre formata dalle acque del Torrente Allione.
La carrareccia si innesta quindi (palina segnaletica, m 1550, ore 0.50 - 7.30) sulla strada asfaltata che risale la Valle di Paisco in direzione del Passo del Vivione (spbs 294). Svoltando a sx, si percorre tale strada in discesa per poco più di cento metri. In prossimità di un tornante destrorso la si abbandona per imboccare a sx (palina segnaletica itinerario 161, direzione Malga Campolungo), un sentiero che procede in moderata discesa a mezza costa attraverso il bosco raggiungendo in breve un ponticello di legno che supera il Torrente Allione (m 1520, ore 0.05 - 7.35). Oltrepassato il torrente, il tracciato curva a dx costeggiando per poche decine di metri il torrente (alla nostra dx). Successivamente il sentiero, contraddistinto da qualche sporadico  segnavia ma comunque abbastanza evidente, piega verso sx ed inizia a salire ripido attraverso il bosco con alcuni tornanti.

 Raggiunta la quota di m 1650 circa, procede pianeggiante con percorso a mezza costa in direzione E fino a sbucare in una vasta radura, a margine della quale si innesta (palina segnaletica e bacheca lignea) su una carrareccia. Svoltando a sx, si procede in salita lungo la carrareccia in mezzo alla radura raggiungendo in un centinaio di metri la Malga Campolungo Superiore m 1653 (ore 0.40 - 8.15).
Bovino contemplativo alla Malga Campolungo  Superiore
La Malga Campolungo Superiore
Alla Malga Campolungo Superiore troviamo il bivio (palina segnaletica)  con il sentiero 161A che si dirama a dx in direzione di Loveno (il sentiero 161 prosegue invece a sx in salita verso la "zona miniere"). Seguendo la freccia direzionale per Loveno, si aggira la malga (alla nostra dx) e si procede in direzione NE in una radura senza tracce di passaggio per circa un centinaio di metri, mantenendosi all'incirca alla stessa quota della malga lasciata alle spalle.
 Avvicinandoci al margine della radura, si scorgono dei segnavia sbiaditi su alcune pietre. Mantenendo la stessa quota e direzione per poche decine di metri, si arriva all'inizio del bosco dove su due grossi pini si notano due marcati segnavia bianco - rossi. Da qui si segue un sentiero abbastanza evidente contrassegnato da frequenti e marcati segnavia. Il tracciato snodandosi nel fitto bosco con percorso a mezza costa, procede in moderata discesa alternando successivamente alcuni brevi saliscendi (attenzione ai segnavia). Segue quindi, in corrispondenza del superamento del Torrente Valle Piano  (che scende da sx lungo una selvaggia vallecola)   un breve tratto dal fondo sconnesso in cui il sentiero si riduce ad una stretta e debole traccia (procedere con attenzione e passo moderato). Superata la vallecola, il tracciato diviene più agevole e raggiunge le due rustiche Baite Valetti (m 1479).
La prima delle Baite Valetti alle nostre spalle
Oltrepassata la prima baita (porta di ingresso, alla nostra sx), si raggiunge in pochi metri anche la seconda (rudere alla nostra sx). Il sentiero ora inizia a perdere quota scendendo verso dx (attenzione ai segnavia), inoltrandosi in ripida discesa nel fitto bosco. Successivamente il tracciato, in corrispondenza di un casolare, si innesta (palina segnaletica) su una carrareccia dal fondo cementato - acciottolato. Si segue quest'ultima verso sx in discesa (direzione NE). Il tracciato ora a fondo naturale procede a mezza costa con un breve tratto in piano in corrispondenza di un torrente superato con un ponticello.

Si procede ancora in discesa nel bosco sbucando poi in una radura. Superate alcune baite diroccate, si arriva al piccolo e pittoresco abitato di Loveno m 1305. Si attraversa il nucleo antico lungo una stretta viuzza (Via Castello) per poi deviare a sx lungo una breve e ripida scalinata di cemento che sale al parcheggio, punto di inizio dell'escursione (ore 1.05 - 9.20).





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