by zombie

"Camminare per me significa entrare nella natura. Ed è per questo che cammino lentamente, non corro quasi mai. La Natura per me non è un campo da ginnastica. Io vado per vedere, per sentire, con tutti i miei sensi. Così il mio spirito entra negli alberi, nel prato, nei fiori. Le montagne sono per me un sentimento."
(Reinhold Messner)

giovedì 20 dicembre 2018

Sentiero della Resistenza n. 20

Tra boschi, casolari e luoghi commemorativi della Guerra Partigiana ai piedi della Concarena

LUOGO DI PARTENZA E ARRIVO:  Cerveno, Via Martiri della Libertà (km 76 da Brescia)
STAGIONE CONSIGLIATA: autunno, primavera
DISLIVELLO COMPLESSIVO IN SALITA: 1140 m
ACQUA SUL PERCORSO: assente da Laveno a Losine
ESCURSIONE EFFETTUATA IL: 4 dicembre 2018
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N.B.: 
LA SEGNALETICA DEL SENTIERO DELLA RESISTENZA N.20 E' SPORADICA E CARENTE
 NOTE
Lungo itinerario per escursionisti allenati, con buon senso dell'orientamento. A causa delle quote relativamente basse e della scarsità di punti di approvvigionamento idrico, si sconsiglia la percorrenza nelle giornate più calde dei mesi estivi.
Risalendo la Valle Camonica lungo la superstrada  statale n. 42, si esce allo svincolo di Ceto - Braone - Cerveno - Ono San Pietro. Seguendo le indicazioni per Cerveno, si svolta a sx lungo una via che attraversa un passaggio a livello, passa accanto alla piccola stazione ferroviaria di Ceto - Cerveno e raggiunge una grande rotatoria: qui si prosegue diritto imboccando la strada provinciale n. 87 che scavalca il Fiume Oglio e termina dopo 1,5 chilometri di salita all'ingresso del centro storico di Cerveno. A dx, in posizione panoramica sul fondovalle camuno, si trova un parcheggio dove lasciare l'automezzo.
Ci si incammina lungo una viuzza acciottolata (Via Martiri della Libertà, seguire indicazioni della "Ciclabile della Valle camonica") che si inoltra in leggera salita piegando verso sx, tra le antiche case del centro storico. Si raggiunge in breve la pittoresca Piazza Vecchia alla Chiesa (già Piazza Prudenzini, fontana, municipio sulla dx). Si svolta a sx percorrendo la piazza in salita.

Al termine della piazza troviamo un bivio. A dx (Via Sonvico) si dirama il percorso dell'itinerario 191 (segnavia bianco - rosso su paletto metallico) diretto a Ono San Pietro. La nostra escursione prosegue svoltando a sx lungo una viuzza acciottolata in salita (indicazione per "Santuario della Via Crucis"). Qualche metro oltre il bivio, sulla dx, troviamo un monumento ai caduti della Guerra Partigiana e un pittoresco mulinello ad acqua.
Ottocentesca ed aulica prosa a ricordo del Cav. Paolo Prudenzini
Si prosegue in salita lungo la viuzza raggiungendo uno slargo (Piazza Roma), alla dx del quale troviamo una fontana dedicata a Paolo Prudenzini. Poco oltre sulla sx, si supera la Chiesa di San Martino Vescovo con annesso santuario  che ospita la celebre "Via Crucis".
Superato un parcheggio acciottolato sulla dx e proseguendo per poche decine di metri, si giunge ad una biforcazione: a dx si nota il cartello segnaletico indicante l'inizio del Sentiero della Resistenza n. 20. Trascurando il  vialetto acciottolato che prosegue in piano verso il cimitero a sx, si prosegue lungo la strada asfaltata in salita a dx.
Dopo un centinaio di metri l'asfalto termina e si presenta un'altra biforcazione (m 520, ore 0.10). A sx si dirama una carrareccia in discesa (segnavia bianco - rosso su muretto a sx) sulla quale si snoda la prosecuzione dell'itinerario 191 in direzione di Losine e l'itinerario di ritorno a Cerveno del Sentiero della Resistenza n. 20. Si prosegue in salita lungo la strada sterrata di dx (crocifisso e pannello illustrativo dei "Sentieri della Resistenza" a dx).
Il monumento dei Sendini 

Curiosa scultura presso il monumento dei Sendini
La stradina sale a mezza costa con moderata pendenza alternando lo sterrato con qualche tratto a fondo cementato. Occasionalmente si scorgono sui muretti i segnavia verde - bianco - rossi  estremamente sbiaditi del Sentiero della Resistenza n. 20. Si supera un rustico cascinale (in alto a dx) e si guada un torrentello. Con bella vista sulle strapiombanti pareti della sovrastante Concarena (m 2549), si giunge alla località Sendini (m 645, ore 0.20 - 0.30), che fu teatro, il 5 ottobre 1944 di un cruento episodio della guerra tra Partigiani e nazifascisti. Qui troviamo una tabella esplicativa ed un monumento con lapidi a ricordo dei caduti Partigiani.

Proseguendo la salita a mezza costa nel bosco la stradina supera alcune santelle votive.



A circa quota m 800 si oltrepassa (alla nostra sx) una serie di casolari, uno dei quali necessita di qualche riparazione..... A dx troviamo una vasca di pietra con una fontanella quasi inaridita.
Il tracciato, in qualche tratto ripido, piega a dx inoltrandosi (sempre con andatura a mezza costa) in un selvaggio e scosceso vallone. Giunta al fondo del vallone (santella e fontanella a dx), la stradina guada un torrente e piegando a sx, prosegue per un buon tratto pianeggiante tagliando il dirupato versante.

Successivamente, con un ampio curvone a dx, la stradina esce dal vallone e alla quota di 1000 metri circa, incrocia (sulla nostra sx) un'altra serie di rustici casolari. (N.B.: in questo tratto la segnaletica del Sentiero della Resistenza è completamente assente. Seguire sempre la stradina principale omettendo tutte le diramazioni a dx o sx).
La stradina (ora a fondo cementato) compie un ripido tornante destrorso seguito subito dopo da un altro sinistrorso. Dopo un ripido tratto si giunge ad un bivio in località Dasse (vedi foto, m 1075, ore 1.15 - 1.45) privo di qualsiasi segnalazione. A sx si distacca una carrareccia pianeggiante diretta ad una serie di casolari. Tale percorso costituisce una diramazione (non segnata) del Sentiero della Resistenza (potrebbe essere utilizzata come eventuale percorso alternativo nella fase di rientro dell'escursione). Al bivio si prosegue lungo la strada principale (in questo tratto cementata) che compie un ripido tornante destrorso. Subito dopo il fondo ritorna sterrato. Poche decine di metri dopo il bivio citato, troviamo sulla dx una palina segnaletica (in posizione incomprensibile, dal momento che in quel punto non ci sono incroci) indicante a sx "Sentiero della Resistenza Monti di Cerveno" ed a dx "Cerveno".
La località Monte di Cerveno. Sullo sfondo il Monte Vaccio (m 2338)
La stradina sterrata compie poco dopo un tornante sinistrorso, guada un torrentello ed oltrepassa un casolare alla nostra sx. Diviene per un breve tratto pianeggiante (ignorare una carrareccia che sale a dx con tornante destrorso). Attraverso il fitto bosco,  con fondo sterrato e affiancata sulla dx da muretti a secco, la stradina supera un rudere (in alto alla nostra dx) e successivamente un casolare (a dx). Esce dal bosco in ripida salita (fondo cementato) superando a dx e sx alcuni casolari. Rientra nel bosco e compie un tornante destrorso seguito a breve distanza da uno sinistrorso. Infine, con un ultimo ripido tornante destrorso guadagna la sella che la mette in comunicazione con la ridente e solatia località Monte di Cerveno (m 1265, ore 0.35 - 2.20).
Il Rifugio al Monte di Cerveno
Qui troviamo l'incrocio (palina segnaletica) con il sentiero 121 che scende a Colle dell' Oca - Breno (carrareccia che si dirama a sx) e con il sentiero 137 "Dei Contrabandieri" (carrareccia in salita a dx). All'incrocio (palina segnaletica con frecce illeggibili del Sentiero della Resitenza collocata a dx) si prosegue diritto imboccando una stradina cementata in ripida discesa  che passa accanto al Rifugio Monte di Cerveno (alla nostra dx).
Scendendo dalla località Monte di Cerveno in direzione di Laveno: sulllo sfondo la Valle di Lozio sovrastata (da sx a dx) dal Pizzo Camino (m 2491), Passo di Varicla (m 2097), Monte Sossino (m 2398), Passo di Ezendola (m 1974), Monte di Vai Piane (m 2184), Cimone della Bagozza (m 2409)
Circondati da un ameno paesaggio alpino, si procede in direzione O  verso Laveno lungo la stradina in discesa, superando diversi casolari.



La stradina ora sterrata procede in moderata discesa oltrepassando (alla nostra sx) il cancello d'ingresso della casa - vacanze "Padre Daniele". Il percorso pianeggiante o in moderata discesa, procede a mezza costa lungo il fianco dx della Valle di Lozio. Seguendo sempre la stradina (segnavia verde - bianco - rossi sporadici e  quasi del tutto cancellati), si supera (alla nostra sx) il caratteristico casolare "Prato Tondo"(contraddistinto da una statua di Alpino). Il percorso, immerso nel fitto bosco, curva verso dx tagliando a mezza costa i versanti di una valletta laterale. Dopo un breve tratto in lieve salita si raggiunge il "bivio Castellaccio" (palina segnaletica, m 1182, carrareccia che si dirama a dx in salita): qui si prosegue diritto sempre seguendo la stradina a mezza costa. La stradina, guadato un torrentello, piega a sx e riprende a scendere oltrepassando diversi casolari.
Procedendo verso Laveno: ruderi di casolare
Lo stesso casolare in una foto del marzo 2011

La località Gaggio. Sullo sfondo (da sx a dx) il Cimone della Bagozza (m 2409), il solco della selvaggia Valle di Baione, il Dosso Guarda (m 2101)
Si raggiunge quindi la pittoresca località Gaggio (o Bait Paroli, palina segnaletica, m 1113, ore 0.50 - 3.10).
Il Bait Paroli
Dalla località Gaggio: il Cimone della Bagozza (m 2409) e la selvaggia Valle di Baione. Al centro la Chiesetta di Santa Cristina (m 1155)

Scendendo verso Laveno: panorama della Val di Lozio con al centro l'abitato di Villa di Lozio (m 1004). Sulllo sfondo (da sx a dx) il Pizzo Camino (m 2491), il Passo di Varicla (m 2097), il Monte Sossino (m 2398), il Passo di Ezendola (m 1974), il Monte di Vai Piane (m 2184), il Cimone della Bagozza (m 2409)
Dalla località Gaggio si prosegue lungo la stradina (ora asfaltata) in discesa per circa 50 metri. In prossimità di una palina segnaletica con frecce verde - bianco - rosse collocata a sx, si abbandona la strada per deviare bruscamente a sx lungo un marcato ed ampio sentiero in discesa. Il tracciato, dopo un breve tratto nel bosco, compie un tornante destrorso, attraversa una radura e si innesta su una stradina asfaltata (Via G. Marconi) che conduce in breve all'ingresso dell'abitato di Laveno (m 1002, ore 0.20 - 3.30).
Villa di Lozio

Il Pizzo Camino (m 2491)
All'ingresso di Laveno troviamo un bivio (vedi foto). Tralasciando la strada asfaltata che dirige pianeggiante verso dx (lavatoi con acqua potabile sulla dx), si imbocca la viuzza asfaltata in discesa verso sx (Via Castello, segnavia verde - bianco - rosso sbiadito su muretto a sx).
La viuzza si inoltra in discesa tra le pittoresche ed antiche case del piccolo borgo: oltrepassata (alla nostra sx)  una casa con una grande immagine di Cristo appesa alla parete perimetrale, la stradina piega a dx  proseguendo sinuosa la discesa fino a sbucare in una piazzetta (Piazza San Marco, vedi foto). Si esce dalla parte sx della piazzetta lungo Via G. Garibaldi (segnavia su un muretto al di sotto della targa "Via G. Garibaldi") e si prosegue usendo dall'abitato fino a raggiungere dopo un centinaio di metri uno slargo asfaltato con un grande crocifisso collocato a sx. Accanto al crocifisso troviamo un pannello esplicativo ed una freccia segnaletica del Sentiero della Resistenza n. 20 sbiaditi ed illeggibili. Seguendo la direzione della freccia segnaletica, si imbocca una strada sterrata che si snoda con tracciato a mezza costa in moderata discesa in direzione E.
Uscendo da Laveno: la Chiesa di Santa Maria Assunta

Uscendo da Laveno: la Valle di Lozio confluente nella media Valle Camonica
La stradina (segnavia assenti) si sviluppa affiancata sulla dx da un parapetto di pilastrini di cemento. In prossimità di una vasca di abbeveraggio sulla sx, troviamo il primo di una serie di cartelli esplicativi narranti la tragica vicenda del comandante partigiano Giacomo Cappellini.
Proseguendo il percorso in moderata discesa, si oltrepassa una santella. Al termine della discesa (m 950) la strada compie una curva a dx. Sulla sx vi è un tavolo da picnic  ed il secondo cartello della storia di Giacomo Cappellini. La stradina prosegue pianeggiante affiancata a sx da muretti a secco. Sulla dx si aprono interessanti scorci panoramici sulla testata della Valle di Lozio.
San Nazzaro di Lozio sovrastato dal Monte Mignone (m 1743)
La Chiesa di San Nazzaro: un piccolo gioiello camuno circondato e deturpato da costruzioni residenziali tutte edificate nell'ultimo decennio. Alla faccia della tanto decantata valorizzazione di paesaggio, cultura ed ambiente...... 

Villa di Lozio (a sx) e Laveno (a dx)
Successivamente la strada sterrata inizia a salire. Si raggiunge una biforcazione senza segnaletica (vedi foto) dove si tiene la sx. La stradina prosegue l'ascesa in mezzo al bosco con pendenza moderata. Guadato un torrentello, compie un tornante sinistrorso seguito a breve distanza da uno destrorso. In breve si raggiunge un gruppo di casolari (località Ceto, m 1000) situato in panoramica posizione sulla Val di Lozio. In prossimità dei casolari troviamo a dx un'area picnic ed il terzo cartello della storia di Giacomo Cappellini.
Poco oltre i casolari troviamo un'altra biforcazione senza segnaletica. Anche in questo caso si prosegue a sx in salita.

La strada sterrata prosegue l'ascesa con sinuoso percorso a mezza costa attraverso il bosco. Si oltrepassa (alla nostra sx)  un caseggiato intonacato di bianco in stato di abbandono, vicino al quale troviamo il quarto cartello della storia di Giacomo Cappellini. La stradina compie un ampio curvone a sx e raggiunge le cave di pietra (palina segnaletica, m 1080, ore 0.45 - 4.15).
Le cave di pietra
Alle cave di pietra la strada sterrata termina, lasciando il posto ad un largo sentiero che prosegue la salita con percorso a mezza costa nel fitto bosco. Dopo pochi minuti di cammino troviamo alla nostra sx il quinto cartello della storia di Giacomo Cappellini. Proseguendo l'ascesa si oltrepassa alla nostra sx un rudere e subito dopo si raggiunge il bivio (palina segnaletica, m 1125, ore 0.15 - 4.30) con il sentiero 121 che si dirama a sx in salita (segnavia bianco - rosso su albero) in direzione Monte di Cerveno (N.B.: la freccia segnaletica non indica la località Monte di Cerveno ma il il criptico "Pipol dei Soldacc": Dio solo sa dove si trovi e di che cosa si tratti...). Si prosegue diritto lungo il marcato sentiero a mezza costa che dopo un' ultima breve salita, inizia a perdere quota raggiungendo in prossimità di un cocuzzolo un bivio (palina segnaletica, m 1120, ore 0.10 - 4.40), caratterizzato dalla presenza di un piccolo casolare a sx. Presso il bivio troviamo l'ultimo cartello riferito alla storia di Giacomo Cappellini.  Seguendo la marcata traccia che prosegue diritto si imboccherebbe il sentiero 121 che scende a Breno (N.B: la freccia segnaletica indica Colle Oca - Malegno). La nostra escursione piega invece a sx  (seguire freccia segnaletica "Sentiero della Resistenza" indirizzata a sx, segnavia verde - bianco - rosso ben visibile sul muro del piccolo casolare).
Si segue un marcato sentiero che scende nel fitto bosco raggiungendo in breve, in prossimità di un tornante destrorso un altro bivio (palina segnaletica, m 1090, ore 0.05 - 4.45). Trascurando le ambigue e fuorvianti indicazioni che sembrano state studiate e collocate ad arte per confondere gli escursionisti, si prosegue lungo il Sentiero della Resistenza n. 20 svoltando a dx in discesa in  direzione di Losine. Il sentiero che si dirama a sx in moderata salita con l'indicazione "Sentiero della Resistenza" non è altro che una diramazione secondaria che conduce al bivio della località Dasse (utile qualora si decidesse di rientrare a Cerveno senza passare da Losine).  Seguendo l'indicazione per Losine, si continua in discesa attraverso il fitto bosco lungo un ampio e ripido sentiero dal disagevole fondo sassoso ricoperto di scivoloso fogliame. Accompagnato da qualche rado e sbiadito segnavia verde - bianco - rosso, il percorso compie un ripido tornante sinistrorso, appena oltre il quale troviamo (alla nostra dx), il rudere di un casolare. Davanti al rudere, inchiodata ad una pianta, notiamo una piccola freccia segnaletica verde - bianco - rossa.
L'ampio sentiero ora più agevole scende a mezza costa in direzione NE. Purtroppo la fitta vegetazione rende quasi nulla la possibilità di godere del bel  panorama sulla media Valle Camonica.
A quota m 900 circa si oltrepassa (alla nostra dx) un casolare, si prosegue in discesa costante superando (alla nostra sx) una fontanella quasi inaridita. A quota m 850 si passa (alla nostra dx) un altro casolare (località Prabel). Si prosegue ora lungo una carrareccia che poco dopo il casolare scende ripida a dx con fondo acciottolato.  Si oltrepassa (alla nostra sx) la base di un enorme traliccio dell'alta tensione: la stradina, ora a fondo cementato, scende ripida innestandosi infine su una strada sterrata (località Crespalone, palina segnaletica, m 710, ore 0.45 - 5.30).
Scendendo da Crespalone verso Losine (foto del marzo 2011): uno scorcio della media Valle Camonica in direzione NE. Sul fondovalle di distinguono (da sx a dx) gli abitati di Braone e Niardo.  Sullo sfondi si notano (da sx a dx), il Monte Colombè (m 2153) e la Cima Barbignaga (m 2367), il Pizzo Badile Camuno (m 2435), l'imbocco della Val Paghera di Ceto, il Monte Mezzullo (m 2304) ed il Monte Ferone (m 2409), l'imbocco della Valle del Re, il Monte Alta Guardia (m 2226) 
All'intersezione si svolta a sx seguendo la strada sterrata che procede in discesa con tracciato a mezza costa in mezzo al bosco. Si oltrepassano alla nostra dx due enormi tralicci dell'alta tensione e si supera il casolare "Bait Parmantù". La strada sterrata, in prossimità di una santella situata a sx, si innesta sul tornate di una ripida strada a fondo cementato. Si segue quest'ultima in ripida discesa (segnavia verde - bianco - rossi sporadici e sbiaditi). La stradina diviene successivamente acciottolata. In prossimità di un piccolo dosso erboso il percorso si biforca (segnaletica assente). Trascurando la stradina acciottolata che scende a dx, si prosegue lungo la stradina acciottolata che scende a sx in direzione del sottostante e vicino abitato di Losine.
Losine
La ripida stradina (Via del Monte) raggiunge dopo poche centinaia di metri la parte superiore di Losine. Ad una biforcazione (nessun segnavia, vasca con fontana  e panchina di fronte a noi) si trascura il vicolo che scende a dx tra alcune rustiche case, imboccando a sx la strada asfaltata (Via Castello) che scende ripida affiancata da villette con giardino verso il centro di Losine. La strada diviene uno stretto vicolo insinuandosi nel centro storico di Losine m 395 (ore 0.45 -6.15). Si raggiunge un incrocio (vasca con fontana sotto un arco alla nostra sx) dove si tralascia il vicolo che scende a dx (Via Maggiore) imboccando il vicolo che dirige a sx (Via Valle).  Lo stretto vicolo procede in moderata discesa e sotto passa un pittoresco porticato. Raggiunta dopo pochi metri una valletta, piega bruscamente a dx in leggera salita. Ignorata la diramazione del Vicolo Carbonera che si dirama a dx, si prosegue ancora lungo Via Valle giungendo dopo pochi metri ad una biforcazione, nel cui mezzo vi è una piccola vasca con fontana. Tralasciando il vicolo che dirige a dx (Via Valzello), si imbocca la viuzza asfaltata di sx in salita (denominata ancora Via Valle).
Procedendo da Losine a Cerveno (foto del marzo 2011): il fondovalle camuno con gli abitati (da sx a dx) di Nadro, Ceto, Braone. Sullo sfondo (da sx a dx), il Monte Colombè (m 2153) e la Cima Barbignaga (m 2367), il Pizzo Badile Camuno (m 2435), l'imbocco della Val Paghera di Ceto, la Conca del Listino, il Monte Mezzullo (m 2304) ed il Monte Ferone (m 2409), l'imbocco della Valle del Re, il Monte Alta Guardia (m 2226) 
La stradina (percorso in comune sentiero 191 - Sentiero della Resistenza n. 20)  si allontana dall'abitato divenendo in breve sterrata.  Avendo come riferimento gli sporadici e sbiaditi segnavia verde - bianco  - rossi del Sentiero della Resistenza ed i più marcati segnavia bianco - rossi dell'itinerario 191, si prosegue con tracciato a mezza costa inoltrandosi nel bosco (trascurare le diramazioni che salgono a sx). Si sbuca quindi in una vasta area di coltivazioni e vigneti. Superato il bivio con una larga strada asfaltata che scende a dx, si prosegue diritto lungo la strada sterrata raggiungendo dopo poche decine di metri un secondo bivio dove si trascura la strada sterrata che si distacca a sx in salita e si prosegue ancora diritto lungo la carrareccia in moderata ascesa tra coltivazioni e vigneti. Si raggiunge quindi un bivio dove troviamo (alla nostra sx) una piccola edicola votiva con statua della Madonna. Seguendo le indicazioni di una palina segnaletica, si svolta a sx lungo una carrareccia in salita che si abbandona poco dopo in prossimità di una casa alla nostra sx, deviando a dx lungo un largo sentiero che sale dolcemente nel bosco. Il sentiero si innesta successivamente (m 540) su una stradina sterrata che si segue verso dx. La stradina attraversa il greto in secca di un torrente e procede quasi pianeggiante  in direzione di Cerveno. Si incrocia e si oltrepassa diritto un ampio stradone sterrato. Poco oltre troviamo una biforcazione dove si prosegue a sx. Quindi la stradina affianca (alla nostra dx) il cimitero di Cerveno e raggiunge il bivio (m 520, ore 0.30 - 6.45) con il Sentiero della Resistenza n. 20 diretto a sx (curva a gomito) verso il Monte di Cerveno (percorso effettuato nella fase di andata dell'escursione). Da qui si raggiunge in breve Cerveno ed il parcheggio collocato al'ingresso del centro storico, punto di partenza del nostro itinerario (m 480, ore 0.05 - 6.50).




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