by zombie

"Camminare per me significa entrare nella natura. Ed è per questo che cammino lentamente, non corro quasi mai. La Natura per me non è un campo da ginnastica. Io vado per vedere, per sentire, con tutti i miei sensi. Così il mio spirito entra negli alberi, nel prato, nei fiori. Le montagne sono per me un sentimento."
(Reinhold Messner)

mercoledì 8 marzo 2017

Punta dell' Orto e Santa Maria del Giogo


Alla scoperta di alcuni tra i più attraenti balconi panoramici del Lago d'Iseo 

LUOGO DI PARTENZA E ARRIVO: Iseo, Via Roma (km 26 da Brescia)
STAGIONE CONSIGLIATA: inverno, primavera, autunno
DISLIVELLO COMPLESSIVO IN SALITA: 1170 m
ACQUA SUL PERCORSO: solo da Tassano a Iseo
ESCURSIONE EFFETTUATA IL: 16 gennaio 2017

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NOTE
Lungo percorso per escursionisti allenati.
Per le basse quote e per i lunghi tratti esposti al sole, si sconsiglia la percorrenza nei mesi estivi.
Lasciata l'auto nei pressi della stazione ferroviaria di Iseo m 195 (si può utilizzare il parcheggio di un centro commerciale), si prosegue per via Roma in direzione SO fino a giungere nei pressi del passaggio a livello.
Qui si imbocca a sx Via Roma Traversa II (segnavia CAI 243). La strada sale moderatamente con percorso a mezza costa superando un agriturismo alla nostra dx. Poco oltre, ad una biforcazione, si procede a sx in salita. La carrareccia (ora sterrata) procede nel fitto bosco con qualche tornante. Su un tornante destrorso si supera il bivio (palina segnaletica, m 390, ore 0.35) con il sentiero 245 che si dirama a sx.

Si continua a salire seguendo la stradina a dx che raggiunto il crinale, diviene pianeggiante proseguendo a mezza costa e raggiungendo in breve il Santuario della Madonna del Corno m 427 (ore 0.10 -0.45). Vasto panorama che spazia sulla Franciacorta ed il Lago d'Iseo.


Dal Santuario: veduta verso O con le torbiere. Sullo sfondo Corte Franca e le sue frazioni sovrastate dal Monte Alto (m 652) 

Dal Santuario: il sottostante ex convento di San Pietro in Lamosa

Panorama dalla Balota del Coren

Lasciato il Santuario, si torna indietro per circa cento metri si imbocca a dx (palina segnaletica) il sentiero CAI 290 "Proai - Golem" che in costante salita lungo l'arrotondato crinale raggiunge un roccolo dal quale, con una breve deviazione a sx (nessuna segnaletica)  si accede con breve discesa alla balza rocciosa della Balota del Coren m 590 (croce e vasto panorama, ore 0.45 - 1.30).

Dalla Balota del Coren: Iseo




Dalla Balota del Coren: la parte centro meridionale del Sebino. Sullo sfondo, da sx a dx: il Monte Alto (m 652), il Monte Bronzone (m 1334), il Monte Guglielmo (m 1948)



Particolare delle torbiere



Il Monte Rosa (m 4633)



Particolare di Montisola con le frazioni di Sensole e Menzino



Dalla Balota del Coren si percorre a ritroso il breve tratto fino al roccolo proseguendo poi a sx in salita lungo il sentiero 290. Oltrepassato alla nostra sx un marcato sentiero che si distacca a mezza costa (n. 244) si rimonta brevemente il crinale raggiungendo la sommità del  Monte Cognolo m 673 (ore 0.15 - 1.45), caratterizzata dalla presenza di una enorme tenda in stile indiano.

La Punta dell'Orto


Il sentiero prosegue per un breve tratto in forte discesa. Si imbocca quindi una strada forestale (attenzione ai segnavia) che procede in moderata discesa con percorso a mezza costa e successivamente lungo il crinale (vari roccoli e casolari). Quindi la carrareccia piega verso sx abbassandosi moderatamente di quota e raggiungendo la località Bocas (vari capannoni di allevamento avicolo alla nostra sx) dove si trova il bivio a sx con il sentiero 243 che scende ad Iseo (palina segnaletica, m 530, ore 0.30 - 2.15). Successivamente, con modesti saliscendi la carrareccia oltrepassa il bivio (capannone avicolo alla nostra dx, palina segnaletica, m 510, ore 0.10 - 2.25) con il sentiero 246 che scende a sx sempre verso Iseo. Con percorso pianeggiante la stradina raggiunge un altro bivio presso il quale troviamo le indicazioni (palina segnaletica, m 530, ore 0.10 - 2.35) dell'Antica Via Valeriana. Al bivio si prosegue diritto (freccia per Bosine - Pilzone) ancora lungo la carrareccia che con lungo percorso quasi pianeggiante perviene all'incrocio con la SP 48 Iseo - Polaveno (paline segnaletiche, m 520, ore 0.15 - 2.50, trattoria e agriturismo). Si svolta ora  a dx percorrendo la provinciale in salita per circa trecento metri. Quindi la si abbandona per un ripido sentiero che sale a sx (palina segnaletica). 
Scorcio lungo la strada provinciale 48

Il tracciato sale nel bosco con pendenza sostenuta fino ad incrociare da sx (palina segnaletica) il sentiero CAI 241 proveniente da Iseo. Si segue ora un sentiero pianeggiante (direzione Punta dell'Orto) raggiungendo dopo una cinquantina di metri un secondo incrocio (palina segnaletica, m 645, ore 0.20 - 3.10) dove si sale a dx (segnavia 241) in direzione Punta dell'Orto.
Il marcato sentiero si innesta successivamente su  una carrareccia che snodandosi sul crinale, oltrepassa una serie di roccoli e postastazioni da caccia. In prossimità dell'intersezione con un'altra carrareccia risalente da dx troviamo il bivio (palina segnaletica, m 762, ore 0.20 - 3.30) con il sentiero 242 che scende a sx in direzione San Fermo - Pilzone. Si prosegue diritto lungo la stradina in salita sul crinale o nelle immediate vicinanze di esso, affiancati da un'altra serie di postazioni da caccia. Superata l'ultima di queste,si prosegue su un sentiero molto ripido che conquista la Punta dell'Orto (m 1001, ore 0.45 - 4.15).
Croce di vetta

Panoramica verso O
Il Pizzo del Diavolo di Tenda ( m 2914)
 Brescia a SE
Il sottostante Polaveno

Lasciata la cima, si segue in dolce discesa il crinale del monte in direzione E su un marcato sentiero privo di segnavia. Dopo una decina di minuti di cammino il sentiero si inserisce su una carrareccia che si segue verso sx. Poco dopo si incrociano (piccola possa di abbeveraggio e palina segnaletica a dx) i segnavia bianco azzurri del Sentiero Tre Valli (m 915, ore 0.10 - 4.25) : li si segue fino alla località "I Colmi" lungo un sentierino in moderata discesa. Giunti alla località I Colmi m 870 (ore 0.10 - 4.35), sella di comunicazione tra Polaveno e Nistisino,  tenendo la dx si percorre per pochi metri una strada asfaltata. Attraversatala, (deviazione a sx) si imbocca una stradina che termina dopo pochi metri davanti al cancello di un ristorante. Si devia ora a dx (palina segnaletica, segnavia bianco - azzurri del sentiero 3V, segnavia bianco - rossi itinerario 255)  lungo un sentiero che tenendosi in prossimità del crinale con vista sul Lago d'Iseo oltrepassa alcune postazioni da caccia.
Verso la cascina Cuna
 Procedendo in moderata salita, si supera un cancelletto di legno e si attaversa una radura (attenzione: segnavia radi e sbiaditi).  Dopo un tratto affiancato da una recinzione di filo spinato alla nostra sx, il sentiero, divenuto debole traccia devia a dx tra i rustici casolari della località Cuna, portandosi sul versante triumplino.
Montisola e Sale Marasino nei pressi della cascina Cuna
Panoramica nei pressi della cascina Cuna
Particolare di Montisola con Peschiera Maraglio e Sensole
Sale Marasino, Marone e Corna Trentapassi
La cascina Cuna
Oltrepassata di poco la cascina Cuna (alla nostra sx), si segue per pochi metri un tratturo in discesa incrociando poi il tornante di una carrareccia risalente da dx. Si continua lungo  la carrareccia a sx in moderata salita: si devia poi a sx lungo un sentiero che oltrepassa alcuni casolari (in alto alla nostra sx).Con alcuni modesti saliscendi il percorso aggira il versante orientale del Monte Castellino (m 1012), tenendosi poco al di sotto del crinale.
Verso Santa Maria del Giogo. Cielo tardo pomeridiano direzione S
Verso Santa Maria del Giogo. Cielo tardo pomeridiano direzione S
L'Appennino piacentino
L'Appennino piacentino
Santa Maria del Giogo
Il sentiero sbuca quindi sul  tornante di una carrareccia risalente da dx (palina segnaletica semi distrutta, m 950, ore 0.50 - 5.25) sulla quale si snoda l'itinerario 310 proveniente da Polaveno. Tenendo la sx, si segue la stradina in salita che si riporta sul versante iseano raggiungendo in breve la Chiesa di Santa Maria del Giogo m 968 (ore 0.05 - 5.30).
Tramonto da Santa Maria del Giogo
Tramonto da Santa Maria del Giogo
Lumezzane e la Valle del Gobbia
Tramonto da Santa Maria del Giogo
Lo skyline di Milano affiora dalla vasta pianura
Ripresa la marcia, ci attende ora il lungo percorso di rientro. Da Santa Maria del Giogo si procede in direzione N lungo un largo sentiero  che snodandosi sul crinale scende in pochi minuti ad una rustica trattoria ed ad un piazzale sterrato (parcheggio, m 940, ore 0.05 - 5.35), punto di confluenza (paline segnaletiche) di una fitta rete di percorsi. Esistono diversi sentieri che scendono verso il lago:  in questa escursione, dato il buio imminente è stato ritenuto opportuno utilizzare la strada asfaltata che inizia a scendere a sx proprio dal piazzale (segnavia verde - bianco - rossi del Sentiero della Resistenza n. 6, segnavia bianco - rossi itinerario 255). Dopo pochi minuti di cammino troviamo una biforcazione (palina segnaletica, m 875, ore 0.05 - 5.40) dalla quale si distacca a dx in salita una carrareccia che costituisce la continuazione del Sentiero della Resistenza n. 6. Si continua in discesa lungo la strada asfaltata per un lungo tratto (3 tornanti), oltrepassando (in corrispondenza di un casolare alla nostra dx) il bivio a dx (palina segnaletica) con il Sentiero della Resistenza n. 6 - sentiero 290. Proseguendo in discesa lungo la strada, dopo circa 150 metri, in corrispondenza di un tornante sinistrorso, troviamo il bivio (palina segnaletica, m 605, ore 0.30 - 6.10) con una strada asfaltata che si dirama a sx in direzione di Nistisino (Via Nistisino, sentieri 255-290, sentiero della resistenza n. 6) . Seguendo il tornante verso dx (Via Martignago), l'escursione prosegue la lunga discesa verso il lago.
Anche dalla strada, non mancano suggestivi scorci panoramici



Proseguendo nella lunga discesa (Via Martignago, Via Predabbio), si sottopassa la superstrada Brescia - Valle Camonica (svincoli) e si entra in Tassano m 320 (ore 0.40 - 6.50), minuscola frazione di Sale Marasino. Nel centro dell'abitato si svolta a sx (segnaletica verticale ben visibile) per il percorso  "Antica Via Valeriana" che si sviluppa con lievi saliscendi in posizione sempre panoramica verso il lago, dapprima su strada asfaltata (Via Gazzane, Via Camontaro), quindi su mulattiera acciottolata.

L' "Antica Via Valeriana" termina a Pilzone m 195 (ore 0.40 - 7.30). Da qui in poi si raggiunge Iseo seguendo la pista ciclabile che si sviluppa  lungo il marciapiede della litoranea (Via Fenice). Usciti da Pilzone, la ciclabile  imbocca  a dx Via Papa Giovanni XXIII, attraversa un passaggio a livello e prosegue per oltre un km in sede propria su una stradina parallela alla ferrovia (Via Caproni). Raggiunta la località Covelo si riattraversa la ferrovia e si prosegue fino al centro di Iseo lungo Via Roma, punto di inizio dell'escursione.

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