Un itinerario tradizionale percorso durante un insolito inverno scarsamente innevato
LUOGO DI PARTENZA E ARRIVO: Bazena, fraz. di Breno (km 84 da
Brescia)
STAGIONE CONSIGLIATA: estate, primo autunno
DISLIVELLO COMPLESSIVO IN SALITA: 760 m
ACQUA SUL PERCORSO: si
ESCURSIONE EFFETTUATA IL: 27 dicembre 2016
Per ingrandire la mappa:
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ESCURSIONE EFFETTUATA IL: 27 dicembre 2016
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Alba invernale con 16 C°! Effetto dei venti favonici che oggi interressano la Val Camonica
Il Lago della Vacca e l'adiacente Rifugio Tita Secchi sono generalmente accessibili a livello escursionistico nei mesi estivi e nei primi mesi autunnali. Tuttavia, le eccezionali condizioni di scarsissimo innevamento del dicembre 2016, hanno consentito il raggiungimento della meta con semplice attrezzatura escursionistica.
Il Lago della Vacca e l'adiacente Rifugio Tita Secchi sono generalmente accessibili a livello escursionistico nei mesi estivi e nei primi mesi autunnali. Tuttavia, le eccezionali condizioni di scarsissimo innevamento del dicembre 2016, hanno consentito il raggiungimento della meta con semplice attrezzatura escursionistica.
Partenza da Bazena m 1802, località raggiungibile in inverno da Esine - Berzo Inferiore, situata due km prima del Passo Crocedomini. Lasciato l'automezzo in un ampio piazzale, si imbocca il sentiero 1 (Alta Via dell'Adamello).
La ripida mulattiera sale attraverso i pascoli fino alle vicinanze del Laghetto di Valfredda m 2081 (ore 0.45), accanto al quale sorge l'omonima malga.
Procedendo verso il Passo di Val Fredda: a sx il Monte Cadino (m 2418, in secondo piano il Cornone di Blumone (m 2843)
Da qui in avanti la pendenza si fa più dolce. La mulattiera, risalente alla Grande Guerra, procede a mezza costa raggiungendo, alla base del Monte Mattoni (m 2271) il bivio (palina segnaletica, m 2162, ore 0.20 - 1.05) con l'Alta Via del Caffaro che si dirige a dx verso il Passo Crocedomini.
Da qui in avanti la pendenza si fa più dolce. La mulattiera, risalente alla Grande Guerra, procede a mezza costa raggiungendo, alla base del Monte Mattoni (m 2271) il bivio (palina segnaletica, m 2162, ore 0.20 - 1.05) con l'Alta Via del Caffaro che si dirige a dx verso il Passo Crocedomini.
Vista del Cornone di Blumone (m 2843) dal Passo di Valfredda
Si prosegue diritto con tracciato a mezza costa fino all' l'innevato, gelido e ventoso Passo di Valfredda m 2339 (ore 0.35 - 1.40). Pochi metri prima del passo si dirama a sx la mulattiera militare (segnavia Alta Via del Caffaro) che sale al Monte Frerone (m 2673).
Si prosegue diritto con tracciato a mezza costa fino all' l'innevato, gelido e ventoso Passo di Valfredda m 2339 (ore 0.35 - 1.40). Pochi metri prima del passo si dirama a sx la mulattiera militare (segnavia Alta Via del Caffaro) che sale al Monte Frerone (m 2673).
Lasciato il passo alle spalle, la mulattiera perde leggermente quota.
Successivamente prosegue a mezza costa sopra l'ampia Valle di Cadino in posizione (finalmente) assolata e riparata dal vento.
Dopo un lungo traversone quasi pianeggiante, la mulattiera supera alla nostra sx il bivio (palina segnaletica, m 2318, ore 0.50 - 2.30) con il sentiero 38- Alta Via del Caffaro- Sentiero Monsignor Antonioli diretto al Passo di Frerone - Rifugio Gheza. La mulattiera prosegue ora sempre a mezza costa (percorso in comune sentiero 1-Alta Via del Caffaro, Sentiero Monsignor Antonioli), raggiungendo in breve un successivo bivio (m 2320, ore 0.05 - 2.35) dal quale si dirama a dx (nessuna indicazione) una larga mulattiera in discesa verso la Valle di Cadino (percorso che seguiremo al ritorno).
Il Passo della Vacca con la celebre roccia
Al Passo della Vacca (palina segnaletica, m 2359, ore 0.05 - 2.40), si incrocia proveniente da dx la stretta mulattiera (segnavia 19) che risale dalla Valle di Cadino inerpicandosi lungo l'erto versante delle Creste di Laione (percorso sconsigliato nel periodo invernale). Dal passo si può raggiungere in pochi minuti di cammino il Lago della Vacca ed il Rifugio Tita Secchi seguendo indifferentemente due percorsi: uno che si dirama a sx avvicinandosi alla riva del lago (tracciato con segnavia), l'altro che invece segue un poco più a S una marcata traccia a mezza costa.
Al Passo della Vacca (palina segnaletica, m 2359, ore 0.05 - 2.40), si incrocia proveniente da dx la stretta mulattiera (segnavia 19) che risale dalla Valle di Cadino inerpicandosi lungo l'erto versante delle Creste di Laione (percorso sconsigliato nel periodo invernale). Dal passo si può raggiungere in pochi minuti di cammino il Lago della Vacca ed il Rifugio Tita Secchi seguendo indifferentemente due percorsi: uno che si dirama a sx avvicinandosi alla riva del lago (tracciato con segnavia), l'altro che invece segue un poco più a S una marcata traccia a mezza costa.
Il Rifugio Tita Secchi, situato alla base del Cornone di Blumone. In primo piano il vecchio rifugio
Si perviene quindi al Rifugio Tita Secchi m 2362 (ore 0.10 - 2.50), collocato in posizione di poco rialzata rispetto alla piccola diga del Lago della Vacca (m2357).
Si perviene quindi al Rifugio Tita Secchi m 2362 (ore 0.10 - 2.50), collocato in posizione di poco rialzata rispetto alla piccola diga del Lago della Vacca (m2357).
Scorcio del Lago di Garda dal Rifugio Tita Secchi
Il Lago della Vacca dal rifugio
L'immagine non rende l'idea delle raffiche di vento a 80 km/h che investono l'edificio
Imboccata la via di discesa, si ritorna per medesimo percorso al Passo della Vacca m 2359 (ore 0.10 - 3.00). Oltrepassatolo, dopo pochi minuti si svolta a sx (m 2320, ore 0.05 - 3.05, attenzione: nessuna segnaletica!) imboccando una larga mulattiera senza segnavia che scende rapidamente nella valle di Cadino. Si tratta di un percorso costruito in tempi recenti che a valle si ricollega alla vecchia mulattiera militare che diparte dal Passo della Vacca (segnavia 19) il cui transito in questa stagione è reso impossibile dalla neve e dal ghiaccio. Dopo una veloce discesa l'itinerario incrocia proveniente da sx (nessuna palina segnaletica) la suddetta mulattiera (m 2190. ore 0.10 - 3.15). Si prosegue diritto in discesa lungo l'ampia Valle di Cadino con percorso a mezza costa. Presso la base della vicina Corna Bianca (alla nostra sx, m 2000, ore 0.25 - 3.40)) la mulattiera diviene una stradina sterrata che si segue fino a Malga Cadino della Banca m 1799 (palina segnaletica, ore 0.30 - 4.10).
Lago Nero di Cadino. Sullo sfondo il Monte Frerone (m 2673)
Corna Bianca (m 2120)
Laghetti di Moie
Un singolare tratto di spiaggia lungo la mulattiera
L'alta Valle di Cadino desolatamente priva di neve
Malga Cadino ed il Monte Colombine (m 2151)
Giunti a Malga Cadino, si svolta a dxseguendo in salita la strada provinciale n. 669 in direzione del Passo Crocedomini. E' possibile abbreviare il percorso a tornanti della strada rimontando direttamente il facile pendio erboso. Dopo aver superato il Goletto di Cadino (m 1943), la strada procede in moderata discesa con tortuoso percorso a mezza costa raggiungendo il Passo di Crocedomini m 1892 (rifugio, ore 0.35 - 4.45).
Verso il Passo Crocedomini. Sullo sfondo il Monte Bruffione (m 2665)
Il passo nella bella stagione è affollato di turisti (soprattutto motociclisti). Oggi c'è solo l'Uomo Ombra.
. Veduta verso O. I paesi di Borno e Ossimo ai piedi del Pizzo Camino (m 2491)
Veduta verso E. Malga Spondone. Sullo sfondo il Monte Bruffione
Dal Passo Crocedomini si ritorna rapidamente a Bazena m 1802 (ore 0.30 - 5.15) percorrendo la strada provinciale n. 345. Chiusa per neve. Ma senza che vi sia un fiocco di neve.
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