by zombie

"Camminare per me significa entrare nella natura. Ed è per questo che cammino lentamente, non corro quasi mai. La Natura per me non è un campo da ginnastica. Io vado per vedere, per sentire, con tutti i miei sensi. Così il mio spirito entra negli alberi, nel prato, nei fiori. Le montagne sono per me un sentimento."
(Reinhold Messner)

martedì 4 aprile 2017

Da Arco di Trento al Monte Colt

Vario e panoramico itinerario nella bassa Valle del Sarca


LUOGO DI PARTENZA E ARRIVO: Arco (TN), Viale dei Capitelli (km 88 da Brescia)
STAGIONE CONSIGLIATA: inverno, primavera, autunno
DISLIVELLO COMPLESSIVO IN SALITA: 450 m
ACQUA SUL PERCORSO: no
CARTINA: Kompass n. 101 Rovereto - Monte Pasubio
ESCURSIONE EFFETTUATA IL: 13 febbraio 2017


 Giunti ad Arco, si posteggia l'autovettura in una delle traverse interne di Viale dei Capitelli. Ci si incammina lungo il Viale in direzione del centro strorico distante circa 500 metri. Si svolta a sx in leggera salita lungo Via Porta Scaria e si entra  a dx nella città vecchia lungo Via Monte Santo.
 Si svolta a sx per Via del Dosso che proseguendo diritto diventa Via Stranfora.

 In fondo a Via Stranfora si svolta a sx uscendo dal centro storico (proseguendo a dx si sale al Castello di Arco) e ci si immette su Via del Calvario dove troviamo i cartelli indicatori del sentiero SAT 408.
 La via sale ripida in un suggestivo uliveto fino alla chiesetta di Santa Maria di Laghel m 220 (ore 0.40).
 Pochi metri prima della chiesetta si devia a dx per il sentiero SAT 431. Dopo circa mezz'ora di ripida ascesa troviamo l'incrocio  con il sentiero SAT 431b (ferrata del Colodrì).
 Volgendo lo sguardo verso S appare la vasta piana di Arco con uno spicchio del Lago di Garda e le Alpi Ledrensi.
 Giunti in vetta al Colodrì  m 400 (ore 0.40 - 1.20) si può ammirare in direzione N lo spettacolare panorama sulla bassa Valle del Sarca.
 

 Dal Colodrì  si osserva lo sviluppo del crinale che verrà seguito dal nostro itinerario.
 
 Il sentiero è molto tortuoso, con continui saliscendi tra massi e roccette. Dal Colodrì il percorso perde rapidamente quota (qualche breve tratto attrezzato con funi metalliche) fino ad immettersi su una stradina sterrata (località Giovanelli, m 325, ore 0.20 - 1.40). Entro breve la stradina lascia nuovamente il posto ad un tortuoso sentiero  che segue quasi sempre il capriccioso crinale.
Giunti in vetta al Monte Colt m 430 (ore 0.30 - 2.10) si osserva (direzione N) l'ampia conca della  Valle dei Laghi (ma da qui i laghi non si vedono).
 Visione delle "Marocche" ammasso pietroso che ricopre una vasta porzione del fondovalle. Sono ciò che rimane di una serie di gigantesche frane precipitate in epoca preistorica dal Monte Casale.
 Il tormentato percorso tocca ora la Croce di Ceniga m 390 (ore 0.30 - 2.40) che domina  l'abitato di Dro.
 Panoramica generale. Dro sul fondovalle. A sx le pendici del Monte Casale. A dx le cime innevate del Monte Bondone (m 2180).
 Dalla croce il sentiero scende molto ripido e tortuoso attraverso una fitta boscaglia. Qualche breve tratto risulta un po' esposto ed è necessario trovare appigli con le mani sulle roccette. Giunti in località Naroncolo m 193 (ore 0.35 - 3.15)  il sentiero si immette su una stadina sterrata che seguiamo in discesa. Poco dopo si presenta un bivio: si prende a sx seguendo la stradina che in un suggestivo paesaggio agreste, scende fino al fondovalle in località Lizzone (m 122, ore 0.15 - 3.30, uliveti, area picnic). Si svolta a dx (direzione S) seguendo la stradina  che correndo parallela al Fiume Sarca, ci conduce fino al Ponte Romano di Ceniga m 118 (ore 0.10 - 3.40).

Procedendo verso S. Il profilo del castello di Arco
Dal ponte si prosegue in direzione S lungo Via Prabi, con il Fiume Sarca che scorre sempre alla nostra sx.
Dopo una decina di minuti, una breve deviazione a dx consente di accedere all'Eremo di San Paolo. 
Vecchio impianto di regolazione del flusso delle acque risalente al 1857

In prossimità delle prime case di Arco, si raggiunge la minuscola Chiesa di Sant' Apollinare m 94 (ore 0.50 - 4.30) risalente al dodicesimo secolo.
Particolare degli affreschi esterni 
Si prosegue lungo il viottolo che fiancheggia la chiesa (Via Legionari Cecoslovacchi) che dopo circa trecento metri si reimmette sulla strada asfaltata che ci conduce fino al centro di Arco presso il ponte della strada statale. 
Si attraversa il centro storico (meritevole di una visita) lungo Via G. Segantini e Via Vergolano. Sbucati su Via Porta Scaria, la si segue svoltando a sx fino a raggiungere l'incrocio (sulla dx) con Viale dei Capitelli (m 85, ore 0.20 - 4.50).

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