by zombie

"Camminare per me significa entrare nella natura. Ed è per questo che cammino lentamente, non corro quasi mai. La Natura per me non è un campo da ginnastica. Io vado per vedere, per sentire, con tutti i miei sensi. Così il mio spirito entra negli alberi, nel prato, nei fiori. Le montagne sono per me un sentimento."
(Reinhold Messner)

martedì 11 aprile 2017

Sentiero della Resistenza n. 9

Un itinerario sui luoghi teatro della guerra partigiana tra i monti di Agnosine e  Lumezzane


LUOGO DI PARTENZA E ARRIVO: Binzago, fraz. di Odolo  (km 28 da Brescia)
STAGIONE CONSIGLIATA: inverno, primavera, autunno
DISLIVELLO COMPLESSIVO IN SALITA: 1530 m
ACQUA SUL PERCORSO: si, fino a Casale San Giorgio. Assente lungo tutto il tratto 9 B
ESCURSIONE EFFETTUATA IL: 13 marzo 2017
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N.B.: I SENTIERI  485, 486, 487 NON SONO SEGNATI
NOTE
Lungo percorso per escursionisti allenati. Il tratto di Sentiero della Resistenza 9 B attraversa zone isolate prive di punti di appoggio. 
Per le basse quote e per i lunghi tratti esposti al sole, si sconsiglia la percorrenza nei mesi estivi.
 A Binzago m 620, piccola e agreste frazione di Odolo, si parcheggia l'automezzo in un ampio piazzale prospicente le prime case. Nel piazzale troviamo il punto di inizio del Sentiero della Resistenza n. 9. Il tracciato (ben segnato) è suddiviso in due tronconi (9A e 9B) che possono essere percorsi anche separatamente. L'escursione proposta annovera l'intera percorrenza di entrambi.
 Un centinaio di metri dopo la partenza si transita al di sotto di questo edificio.
  L'abitato ha conservato un aspetto molto rustico e pittoresco.
 Lasciato Binzago alle proprie spalle, si imbocca una stradina cementata che sale brevemente per poi proseguire in piano.
La lapide commemorativa eretta sul luogo dell'eccidio avvenuto il 14 maggio 1944, del partigiano Tranquillo Bianchi, al quale è dedicato il Sentiero della Resistenza.
 Panorama verso N con i monti della media Valle Sabbia
 
  Dopo circa venti minuti di cammino, si nota alla propria dx un grosso cancello di legno con tettoia. Qui il nostro itinerario devia bruscamente a dx in dolce discesa (attenzione: deviazione poco evidente).
Il cancello è alle nostre spalle, dopo la deviazione
Scendendo di quota, si attraversa una radura ed un boschetto fino ad arrivare al Santuario della Madonna di Calchere m 535 (ore 0.40).
 Oltrepassato l'edificio sacro, si procede in discesa lungo una stradina sterrata lungo la quale si affiancano a intervalli regolari delle santelle di gusto estetico molto discutibile (sembrano cabine telefoniche....). Giunti in prossimità delle case e dei capannoni industriali di Renzana m 465 (ore 0.15 - 0.55), si devia a sx per un sentiero che sale brevemente (indicazione per il vicino Rifugio Alpini, m 580, ore 0.15 - 1.10) per poi scendere ripido attraverso una pittoresca vallecola fino a Trebbio m 490 (ore 0.15 - 1.25). Giunti sulla strada provinciale n. 31 (Via Circonvallazione) che attraversa la frazione, si svolta a sx percorrendola per circa trecento metri. Quindi si imbocca a sx Via A.V.I.S. che percorriamo in salita fino a incrociare la strada provinciale n. 79 Odolo - Lumezzane. La si segue in salita per circa 200 metri per poi imboccare a dx un sentiero che sale nel bosco fino alla Santella Mora m 580 (ore 0.25 - 1.50). Qui (palina segnaletica) diparte a sx una variante del sentiero che permette di abbreviare il percorso per la Chiesetta di San Giorgio di oltre mezz'ora.
 Rimanendo invece  fedeli al percorso principale, proseguiamo in discesa fino ai caratteristici caseggiati di San Andrea m 545 (ore 0.10 - 2.00).
Momenti di vita campagnola a San Andrea 
 Si svolta a sx per la ripida Via Carera, che diviene presto un sentiero che sale a mezzacosta con dolce pendenza lungo le pendici del Monte Moncaldo, regalando un ampia visione della Conca di Odolo.
 Arrivati in corrispondenza del vasto Roccolo Moncaldo m 725 (ore 0.30 - 2.30), il sentiero scende rapidamente alla amena Chiesetta di San Giorgio m 635 (ore 0.15 - 2.45).
 Il bosco presso la chiesa
 Superato San Giorgio, si prosegue lungo una stradina cementata che scende fino ad incrociare un tornante della sp n. 79 Odolo - Lumezzane. Si segue la provinciale in salita per circa 300 metri fino ad imboccare a sx una stradina (Via San Giorgio) che ci conduce fino alla località Casale San Giorgio m 625 (ore 0.30 - 3.15). Qui (fontana) è l'ultima possibilità di rifornimento idrico fino al ritorno a Binzago. Lasciato il caratteristico gruppo di case alle nostre spalle, si prosegue  dapprima in piano e poi in salita lungo una stradina sterrata. Si giunge ad un bivio: proseguendo diritto (palina segnaletica per "Passo Viglio - Binzago") si può rientrare rapidamente al punto di partenza. La nostra escursione devia invece a dx (freccia per "Gabbiole").
Verso Gabbiole: caratteristiche formazioni naturali create dagli agenti erosivi nel corso di milioni di anni
 Dopo circa dieci minuti di cammino dal bivio citato, al termine di un largo e ripido sentiero sassoso, si sbuca su uno slargo pianeggiante (m 720, ore 0.20 - 3.35). Sulla sx vi è un grosso cancello e un alta recinzione che delimita il "Roccolo Bertone" (in realtà non è un roccolo ma una sontuosa villa privata). Qui lasciamo il tronco 9 A del sentiero (direzione Binzago: lo seguiremo al ritorno) e imbocchiamo il tronco 9 B (direzione Gabbiole: non farsi confondere dalla impropria dicitura "tronco A" e "andata e ritorno").
 Si prosegue in salita lungo un'ampia stradina a fondo cementato fino a trovare poco dopo una nuova  palina segnaletica (bivio Gabbiole, m 780, ore 0.10 - 3.45): imbocchiamo a dx il sentiero che sale ripido in direzione del Monte Prealba.
Verso il Monte Prealba: panorama su Odolo e le sue acciaierie
 L'ascesa avviene su una ripida e faticosa traccia tra la scarsa vegetazione, seguendo prevalentemente il crinale
 La prima di una serie di cime che caratterizzano il capriccioso crinale verso il Monte Prealba è il Dos De Rocca m 1015 (ore 0.25 - 4.10).
 Dal Dos De Rocca si scende ripidamente perdendo cento metri di quota fino alla Cocca di Bione (roccolo che si intravede nell'immagine, m 925, ore 0.10 - 4.20). Da li, nuova ripida rimonta fino al Monte Prealba (visibile sulla sx).
 La cocca di Bione
 Panorama su Famea, Auro e Mura. Sullo sfonto la Corna Blacca (m 2005)
 Il sentiero prosegue sempre sul crinale con continui saliscendi, fino ad incrociare (m 1060, ore 0.40 - 5.00) il sentiero CAI 370  proveniente dal Passo del Cavallo e diretto all'eremo di San Vigilio, distante da qui circa 15 minuti di cammino.


 Dopo altri venti minuti di tormentato percorso, si giunge ad un roccolo (bivio Caricatore, m 1100, ore 0.20 - 5.20) sottostante la cima del Monte Prealba. E' forse l'unico punto nel quale la segnaletica del Sentiero della Resistenza è davvero carente (non ci sono né paline né segnavia). Per chi segue l'itinerario in senso opposto è quasi  impossibile riconoscere nell'esigua traccia di destra il percorso corretto.
  Con un' ultima ripida salita (percorso in comune con l'itinerario CAI 370) tocchiamo la vetta del Monte Prealba m 1270 (ore 0.20 - 5.40), dalla quale si può osservare tutto il brullo crinale percorso.
Si discende ora il versante SE e si giunge in breve alla Forcella di Prealba m 1196 (ore 0.10 - 5.50) dove incrociamo il Sentiero 3V (palina segnaletica). Seguiamo le indicazioni per il Passo del Cavallo (segnavia bianchi -  azzurri del Sentiero 3V e segnavia verdi - bianchi -  rossi del Sentiero della Resistenza)  scendendo lungo uno stretto sentiero a mezzacosta con vista (a dx) su Lumezzane. Giunti al Roccolo Cipriano (casolare) il sentiero si immette su una stradina cementata e successivamente asfaltata che scende ripida in direzione del Passo del Cavallo. Poco prima del Passo (bivio Caratole, m 785, ore 0.50 - 6.40) si abbandona il Sentiero 3V e si svolta a sx imboccando una strada sterrata (palina segnaletica, seguire freccia direzione Gabbiole).
La stradina quasi pianeggiante (percorso in comune con l'itinerario CAI 370) giunge in breve alla località Campi Buoni m 797 (ore 0.10 - 6.50). Da qui si procede sempre in direzione Gabbiole.
Cartello esplicativo della durata dei nostri rifiuti in località Campi Buoni. Manca la "lunga vita" di "carcassa di automobile" abbandonata nel bosco
La strada provinciale Odolo - Lumezzane dalla Valle del Serpendolo
 Dopo Campi Buoni la stradina diviene sentiero perdendo quota fino a giungere al greto del torrente in secca che scende dalla Valle del Serpendolo. Il sentiero risale quindi dolcemente  a mezzacosta seguendo i dorsi e le rientranze del  corrugato e selvaggio versante meridionale del Monte Prealba. L'itinerario incrocia quindi il tornante di un'ampia strada sterrata: la si segue tenendo la dx. Il percorso con lievi saliscendi passa per la località Levertino (casolari) fino ad incrociare sulla sx  (bivio Gabbiole, m 780, ore 0.40 - 7.30) il ripido sentiero intrapreso precedentemente  per salire al Monte Prealba. Per una decina di minuti si percorre in discesa la strada cementata (tratto in comune con l'itinerario di andata) fino a ritrovarsi nello spiazzo con cancello del Roccolo Bertone m 720 (ore 0.10 - 7.40). Qui (palina segnaletica) imbocchiamo il sentiero in direzione Binzago. Dopo una breve e ripida discesa nel bosco, incrociamo il largo sentiero CAI 381 (m 700, ore 0.05 - 7.45). Svoltiamo a sx e procedendo in dolce salita fino a raggiungere dopo pochi minuti il Passo del Viglio m 742 (ore 0.05 - 7.50), crocevia di diversi percorsi risalenti dalla Valle del Garza e dalla Conca di Odolo.


Procediamo in salita  lungo un ampio sentiero che diviene poi strada sterrata fino a raggiungere il culmine della dorsale. La strada prosegue pianeggiante per qualche centinaio di metri per poi divenire asfaltata e iniziare a scendere. Sulla dx incrociamo una carrareccia (palina segnaletica, m 700, ore 0.15 - 8.05) con la prosecuzione del sentiero 381. Ancora pochi minuti di cammino in discesa e si raggiunge Binzago m 620 (ore 0.15 - 8.20).

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