by zombie

"Camminare per me significa entrare nella natura. Ed è per questo che cammino lentamente, non corro quasi mai. La Natura per me non è un campo da ginnastica. Io vado per vedere, per sentire, con tutti i miei sensi. Così il mio spirito entra negli alberi, nel prato, nei fiori. Le montagne sono per me un sentimento."
(Reinhold Messner)

mercoledì 17 maggio 2017

Da Bovegno a Monte Campione


Lunga scarpinata dal fondovalle triumplino allo spartiacque con la Valcamonica

LUOGO DI PARTENZA E ARRIVO: Bovegno, SPBS 345 km 29  (km 34 da Brescia)
STAGIONE CONSIGLIATA: primavera, estate, inizio autunno
DISLIVELLO COMPLESSIVO IN SALITA: 1530 m
ACQUA SUL PERCORSO: si             
ESCURSIONE EFFETTUATA IL: 10 aprile 2017
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 N.B.: LA SEGNALETICA DEL SENTIERO 330  E' SPORADICA E CARENTE
NOTE
Lungo percorso per escursionisti allenati con una buona capacità di orientamento. 
Per i lunghi tratti esposti al sole, si sconsiglia la percorrenza nelle giornate più calde dei mesi estivi. Altrettanto sconsigliabile, in caso di nebbia e maltempo è la percorrenza del tratto Prati Magri - Rifugio Piardi.
L'escursione ha inizio in prossimità del cartello "Bovegno" al chilometro 29 della ex strada statale n. 345. Nelle immediate vicinanze vi è un'ampia piazzola dove lasciare l'automezzo.
Si percorre la ex strada statale in leggera salita in direzione di Bovegno. Dopo 400 metri si devia a sx per Via G. Marconi che sale fino ad una piazzetta con la Chiesa di Santa Maria Assunta. Qui troviamo una prima freccia segnaletica del sentiero CAI 335 b. La si segue imboccando in salita Via Sorti.
Dopo un centinaio di metri si svolta a dx sotto l'arco.
Oltrepassato l'arco si svolta a sx e si prosegue diritto.
Dopo le ultime case incrociamo una seconda palina segnaletica (Bovegno Piano, m 650, ore 0.15).
Il percorso guadagna quota lungo una stradina cementata.
La stradina prosegue tra santelle e cascinali per poi insinuarsi nella Valle di Meola.
Dopo circa mezz'ora di cammino dal centro del paese, in prossimità di un tornante si abbbandona la carrareccia per proseguire diritto lungo un sentiero quasi pianeggiante (m 730, ore 0.30 - 0.45). Attenzione: in questo punto la segnaletica è del tutto assente.
Il sentiero procede in salita a mezzacosta sul lato destro della valle, passando nelle vicinanze di diversi cascinali.

Si raggiunge il Torrente Meola e dopo averlo brevemente costeggiato, lo si attraversa (guado) girando sul versante sinistro della valle. Si prosegue per pochi minuti in piano attraverso il bosco fino ad incrociare (palina segnaletica, bivio Pian delle Chiese, m 875, ore 0.45 - 1.30) il sentiero 342.
Al bivio si gira a dx (segnavia 335 b - 342) seguendo un sentiero a mezza costa che salendo tocca i Fienili Poracle. Successivamente il sentiero sbocca sul tornante di una strada sterrata (m 1045, ore 0.25 - 1.55). Qui (palina segnaletica) si lascia la prosecuzione del segnavia 335 b  che sale a sx e proseguiamo lungo il segnavia 342 seguendo a dx la strada sterrata.

La carrareccia perde quota per un breve tratto, raggiunge il guado di un torrente e riprende quindi a risalire a mezza costa toccando i Fienili Zerna.
 Dopo i fienili, la stradina sterrata continua in salita attraverso i prati fino a raggingere i pressi della località Prati Magri. Qui troviamo l'incrocio (palina segnaletica, m 1200, ore 0.45 - 2.40) con il sentiero 336 risalente da dx da detta località. Si prosegue diritto per una decina di metri lungo la stradina sterrata per poi imboccare a sx (segnavia) la continuazione del sentiero 336 verso il Dosso Rotondo.
Si attraversa in ripida salita un boschetto (traccia poco evidente, seguire con attenzione i segnavia) per poi sbucare entro breve in questa radura . Si segue la debole traccia prativa passando accanto (sulla nostra sx) ad un casolare con roccolo. Facendo attenzione alla traccia poco marcata ed ai radi segnavia, si risale la vasta radura fino ad incrociare la cabina di un acquedotto. 
Si giunge quindi in vista della Malga Corti. Seguendo sempre la traccia prativa si oltrepassa una seconda cabina dell' acquedotto e si raggiunge il Goletto delle Corti (palina segnaletica, m 1293, ore 0.20 - 3.00).
Pochi metri dopo la palina si imbocca a dx (segnavia) un ripido sentiero che rimonta il lungo crinale erboso. Il sentiero diviene ben presto una traccia molto debole che rimane tale fin quasi al Dosso Rotondo. Estremamente sconsigliata la percorrenza in caso di nebbia. Dopo circa mezz'ora di faticosa ascesa, si incrocia una stradina sterrata che segue a mezza costa il versante della montagna. La si ignora e si prosegue diritto sempre lungo il crinale. In prossimità del Goletto Re di Campo (indicato con palina segnaletica, m 1625, ore 0.45 - 3.45) sulla sx troviamo il Casinetto Re di Campo con annessa fontana (ultimo punto di rifornimento fino al Rifugio Piardi).
Presso il Goletto Re di Campo. Fioritura di crocus. Sullo sfondo il Monte Muffetto (m 2060)

L'abbeveratoio del Casinetto Re di Campo
Dopo il Goletto Re di Campo, la traccia, divenuta un po' più marcata, prosegue in moderata salita a mezzacosta con vista sulla sottostante Valle del Luf.
Sono ancora ben visibili le tracce di un vasto incendio avvenuto pochi anni fa.
Nelle vicinanze della linea spartiacque sommitale tra Val Trompia e Valle Camonica abbandoniamo il sentiero 336 e svoltiamo a sx (freccia segnaletica Rifugio Dosso Rotondo - Monte Campione) raggiungendo entro pochi minuti  l'intersezione con il Sentiero Tre Valli (segnavia bianco - azzurri, m 1760, ore 0.25 - 4.10) ed il Rifugio Dosso Rotondo (m 1780, ore 0.05 - 4.15, per stagione e orari di apertura consultare Facebook).
Il rifugio Dosso Rotondo
Dal Rifugio Dosso Rotondo, panorama verso N. In primo piano il Dosso Rotondo (m 1820), in secondo piano il Monte Muffetto (m 2060)
Lungo la dorsale: in primo piano le morbide sommità di Monte Campione e della Colma di Marucolo
Dopo il Rifugio, si percorre in direzione S la marcata traccia che segue l'arrotondato crinale spartiacque tra Valle Trompia e Val Camonica (segnavia bianco azzurri del Sentiero Tre Valli), raggiungendo il Monte Campione m 1827 (ore 0.15 - 4.30).  
Panoramica del crinale in direzione N
Monte Campione
Fioritura di crocus sulla Colma di Marucolo. Sullo sfondo il Monte Guglielmo (m 1948)

Dalla Colma di Marucolo  m 1856 (ore 0.15 - 4.45) si prosegue sempre lungo il crinale in direzione S, iniziando a perdere quota.
Veduta sulla sottostante Val Palot
Scendendo verso il Rifugio Piardi. La Colma di Marucolo alle nostre spalle
Praterie senza confini
Il Rifugio Piardi al Colle di San Zeno m 1418 (ore 1.00 - 5.45). Qui incrociamo la strada asfaltata che risalendo da Pisogne la Val Palot, scende poi a Pezzaze in Valle Trompia.
Imbocchiamo la strada asfaltata che in moderata discesa si dirige verso Pezzaze. La percorriamo per circa 15 minuti fino ad imboccare sulla sx una strada sterrata. Stando alle carte escursionistiche, dovrebbe trattatarsi del sentiero 330 ma non vi è traccia di segnaletica.
Dopo pochi minuti, in prossimità della Malga Prato Nuovo di Sotto, si trova questa decrepita palina segnaletica del sentiero 330. Si segue la strada sterrata in direzione Pezzazole senza che tuttavia, vi sia alcun segnavia.
Poco dopo, a questo tornante si prosegue diritto. La strada sterrata segue a mezzacosta il versante della montagna in moderata, costante salita.
Procedendo verso la Malga Valle dei Faggi di Sotto
 Giunti alla Malga Valle dei Faggi di Sotto m 1438 (ore 0.50 - 6.35), prestare la massima attenzione: si abbandona la carrareccia e ci si cala nel sottostante prato fino a raggiungere il cumulo di pietre accatastate vicino al limite della boscaglia. 

Dal cumulo di pietre si imbocca al limite del prato una debole traccia di sentiero senza alcuna segnaletica.
La traccia prosegue pianeggiante a mezzacosta tra la rada boscaglia. Dopo averla percorsa per circa duecento metri, si nota in basso a destra il tetto di una postazione da caccia. Si abbandona la traccia e attraversando il prato si scende fino a raggiungere tale postazione.
Alla postazione di caccia si svolta a dx lungo un marcato sentiero in discesa e dopo pochi metri si incrocia (sic!) uno sbiadito e remoto segnavia del sentiero 330.
L'itinerario  raggiunge  Malga Cascinelle m 1255 (ore 0.20 - 6.55) dove sono presenti alcune decrepite frecce segnaletiche del sentiero 330. Si imbocca quindi una strada sterrata senza segnavia (teoricamente sentiero 330) che discende a mezzacosta toccando vari cascinali, la Valle di Avano.
Particolare dell'arredamento di un cascinale in stile rustico
Cascata in località Ponticolo
Cascinali in località Valcurata
Cascinali in località Valcurata
Percorrendo sempre in discesa la strada sterrata si giunge quindi in prossimità del piccolo e ameno abitato di Avano (frazione di Pezzaze, m 835, ore 0.50 - 7.45).

Poco sopra la piccola frazione la strada sterrata si immette sulla strada asfaltata che dal Colle di San Zeno scende a Pezzaze. Si percorre quest'ultima in discesa per circa trecento metri superando due tornanti.

Al terzo tornante si imbocca un largo sentiero (nessuna segnaletica) che si inoltra nel bosco.
Poco dopo ad un bivio, si tiene la dx.
Si segue il marcato sentiero a mezzacosta che passando in mezzo al bosco e con qualche saliscendi ci porta alla rustica località Canelli m 815 (ore 0.25 - 8.10), punto di incrocio (paline segnaletice) di vari sentieri tra cui il fantasmatico 330.
Amichevoli abitanti locali
Si prosegue quindi lungo una stradina sterrata in discesa toccando il Dosso della Croce (palina segnaletica, m 780, ore 0.05 - 8.15). Si continua poi sempre in discesa lungo la strada divenuta asfaltata giungendo al ben curato Santuario della Madonna della Misericordia m 704 (ore 0.05 - 8.20).
Si prosegue ancora in ripida discesa lungo la strada asfaltata. Giunti sull 'ultimo tornante prima di arrivare al fondovalle (in vista sulla dx, delle case di Predondo - frazione di Bovegno) si imbocca una strada asfaltata che prosegue diritto (sull'incrocio ci sono due cartelli rispettivamente a destra ed a sinistra della strada che indicano senso vietato) e che scendendo ci porta rapidamente ad incrociare la ex strada statale in prossimità del punto di inizio dell'escursione (m 595, ore 0.15 - 8.35).


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