by zombie

"Camminare per me significa entrare nella natura. Ed è per questo che cammino lentamente, non corro quasi mai. La Natura per me non è un campo da ginnastica. Io vado per vedere, per sentire, con tutti i miei sensi. Così il mio spirito entra negli alberi, nel prato, nei fiori. Le montagne sono per me un sentimento."
(Reinhold Messner)

martedì 10 ottobre 2017

Sentiero della Resistenza n.3

Tra i monti di Lodrino e Lumezzane

LUOGO DI PARTENZA E ARRIVO: Marcheno, Via Parte (km 24 da Brescia)
STAGIONE CONSIGLIATA: primavera, autunno
DISLIVELLO COMPLESSIVO IN SALITA: 1320 m
ACQUA SUL PERCORSO: si, fino alla parte inferiore della Val di Lembrio
ESCURSIONE EFFETTUATA IL: 25 settembre 2017
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   NOTE
Percorso adatto ad escursionisti ben allenati. Considerate le quote relativamente basse ed i lunghi tratti esposti al sole, si sconsiglia la percorrenza nelle giornate più calde dei mesi estivi.
Giunti a Marcheno m 375, in prossimità della antica chiesa parrocchiale dei Santi Pietro e Paolo situata nel centro dell'abitato, si lascia la strada provnciale n. 345 svoltando a dx. Si supera su uno stretto ponte il Fiume Mella e si prosegue lungo Via Parte per circa duecento metri. Si lascia quindi l'automezzo in un ampio parcheggio adiacente ad un campo da calcio. In prossimità del parcheggio in corrispondenza dell'incrocio tra Via Parte e Via Partigiani d'Italia, si trova il punto di inizio del Sentiero della Resistenza n. 3. Il percorso è generalmente ben segnato: tuttavia bisogna prestare attenzione alle numerosissime biforcazioni, dove in qualche caso, la segnaletica non è molto evidente. All'incrocio  si trova un cippo commemorativo dei caduti della 122° Brigata Partigiana Garibaldi  e accanto ad esso un pannello illustrativo del percorso del sentiero, totalmente occultato da un'alta siepe incolta. 

Si imbocca quindi Via Partigiani d'Italia, si supera alla nostra sx il cimitero sul cui muro di cinta troviamo una lapide a ricordo di altri partigiani caduti per mano fascista alla vigilia della Liberazione. La strada inizia a salire passando al di sotto dei piloni di un acquedotto, lascia sulla sx l'incrocio con Via Canossi e raggiunge la località Renat m 400 (ore 0.10). Superate le ultime case, ad una biforcazione (ci sono due garage) si tiene la sx (seguire attentamente i segnavia bianco - rosso - verdi). Successivamente ad una seconda biforcazione, si prosegue diritto abbandonando la strada asfaltata e proseguendo lungo una carrareccia sterrata.
Scorcio sulla media Valle Trompia. Sullo sfondo l'abitato di Cesovo (m 578)
La stradina prosegue in moderata salita in un fitto bosco. Ad una nuova biforcazione (nessuna palina segnaletica, segnavia sbiadito su una pietra), si tiene la sx.

La carrareccia prosegue in moderata salita a mezza costa fino a raggiungere una sbarra abbassata. Appena prima della sbarra si imbocca a dx un marcato sentiero che sale nel fitto bosco fino a raggiungere il casolare Ronco di Natale m 520 (ore 0.25 - 0.35).
Il Ronco di Natale. Sullo sfondo da sx a dx, il Monte Seridondo (m 1175) e la Punta Carneda (m 984)

Uno scorcio verso N di un'inconsueta verde e selvaggia Valle Trompia: sullo sfondo il Monte Inferni (m 1362)
Dal Ronco di Natale si sale per sentiero un ripido breve tratto: si sbuca sul tornante di una strada sterrata, la si segue a sx perdendo leggermente di quota. Si prosegue quindi a mezza costa nel fitto bosco con alcuni saliscendi. Presso un tornante, si lascia la stradina che scende a sx proseguendo diritto lungo un'altra carrareccia (vistosi cartelli indicanti "proprietà privata - capanno di caccia) che diviene successivamente sentiero.
Curioso albero con rami "umanoidi"
La Cascina Soccolo
Il sentiero prosegue a mezza costa in moderata salita fino alla quota di m 655 (ore 0.30 - 1.05). Inizia quindi a scendere toccando la Cascina Soccolo (m 641). Proseguendo la discesa, in prossimità della Cascina Piai (m 589) si imbocca una stradina sterrata che con alcuni tornanti si dirige al fondovalle della Val di Lembrio

Lodrino (m 750) visto dalla Cascina Soccolo
La Cascina Piai con il Monte Inferni
Scendendo in Valle di Lembrio: La Conca di Lodrino
Giunti in località Lembrio m 460 (ore 0.25 - 1.30), la discesa ha termine. La carrareccia incrocia (palina segnaletica) la strada sterrata che risale la Val di Lembrio. La s imbocca girando a dx (svolta a gomito).
All'inizio della Val di Lembrio si trova una vasta ed attrezzata area picnic, ed una fontana (ultimo punto di rifornimento idrico sicuro).
(In)civiltà bresciana
Lasciando a sx la diramazione che conduce all'area picnic, la stradina sterrata, procedendo in direzione S,  guadagna lentamente quota rimanendo parallela al gorgheggiante Torrente Lembrio.

La valle, nonostante la quota modesta ed un terreno prevalentemente brullo e roccioso, nella sua parte inferiore è particolarmente ricca di acqua e sorgenti. 
 Superato con un guado il Torrente Lembrio (c'è una presa dell'acquedotto con fontana sulla sx), la strada devia a sx inoltrandosi nella Val Ulchere. Da qui fino alla Passata Vallazzo bisogna affrontare una lunga salita ripida e faticosa, in un ambiente quasi del tutto privo d'ombra, da compiere con passo moderato. 
 
Percorrendo la stradina ora divenuta a fondo cementato si raggiunge la Cascina Navezzole m 832 (ore 1.05 - 2.35), utilizzata come accampamento dalla Brigata Partigiana Garibaldi . Si oltrepassa la cascina alla nostra dx, dopo pochi metri si raggiunge un tornante: si prosegue lungo il tornante che svolta a dx (ignorando il percorso che prosegue diritto). Attenzione, in questo punto non c'è segnaletica.
Aggirata con il tornante la cascina Navezzole, si prosegue ancora in salita lungo la carrareccia. Nel corso della presente escursione la strada appena oltre la cascina era sbarrata e occupata dal bestiame al pascolo. Motivo per cui si è reso necessario compiere una breve deviazione attraverso i prati.

"Da qui non si passa"
Con alcuni tornanti, la carrareccia raggiunge il Portico di Navezzole m 960 (ore 0.20 - 2.55). Anche in questo punto bisogna prestare attenzione ai segnavia (presenti ma poco evidenti) e alle diramazioni che possono trarre in errore. Giunti al casolare, la carrareccia compie un tornante a sx; pochi metri dopo con un secondo tornante a dx, la stradina aggira il casolare (sul tornante, trascurare il marcato sentiero a mezza costa che prosegue diritto). Dopo il tornante si prosegue diritto in leggera discesa (muro della cascina sulla nostra dx) trascurando la traccia che diparte ripida a sx. Oltrepassate le mura della cascina di pochi metri, si trascura la marcata traccia che prosegue diritto e si imbocca il ripido e sassoso sentiero sulla sx. Dopo pochi minuti di cammino il sentiero diviene una debole traccia che si inerpica ripida e tortuosa tra la rada vegetazione (seguire con attenzione i segnavia ed i paletti di legno) fino a raggiungere il crinale spartiacque  tra Valle Trompia e Valle sabbia. Qui si incrocia (palina segnaletica) il Sentiero 3V m 1180 (ore 0.30 - 3.25).

Il Sentiero 3V nei pressi della Passata Vallazzo. Sullo sfondo la Punta Ortosei (m 1272) 
Si svolta a dx percorrendo in direzione S il marcato sentiero che segue il crinale, con ampie vedute sulla testata della Valle di Lembrio (a dx) e sulla Conca del Savallo a sx. 
La Conca del Savallo con le piccole frazioni di Casto: Famea, Auro e Comero. 
Sullo sfondo il Monte Palo (m 1461, a sx) e le Corne di Savallo (m 1436, a dx)
Le pittoresche frazioni di Famea e Comero orribilmente deturpate dai capannoni industriali
Dopo pochi minuti di cammino pianeggiante si perviene alla Passata Vallazzo m 1185 (ore 0.05 - 3.30), sede di un roccolo.
Poco oltre il roccolo si trova l' incrocio (palina segnaletica) con la Variante Bassa del Sentiero 3V diretta a Lodrino.
Procedendo verso la Corna del Sonclino: veduta sulla Valle di Lembrio ed il Monte Seridondo (m 1178)
Il percorso continua in direzione SO lungo il crinale in direzione Corna di Sonclino, seguendo i segnavia bianco - azzurri del Sentiero 3V e quelli bianco - rosso - verdi del Sentiero della Resistenza. Con alcuni brevi saliscendi si raggiunge Casa Crostelle (m 1190), appollaiata su uno sperone roccioso del crinale.
La Corna di Sonclino (m 1352)
Il sentiero, a tratti un po' stretto, si sviluppa  ora a mezza costa sempre in prossimità del crinale, tagliando alternativamente gli scoscesi pendii sia del versante valsabbino che di quello della val Trompia.
Veduta su Alone di Casto (m 649)
Si giunge quindi alla pittoresca Tesa Guizzi m 1171 (ore 0.30 - 4.00), casolare sede di un distaccamento della Brigata Garibaldi, con la presenza di una lapide a ricordo di due partigiani caduti in combattimento.

Alla Tesa Guizzi (palina segnaletica) si lascia la Variante del Sentiero della Resistenza diretta al "Buco" (percorso che si riallaccia successivamente al tracciato principale del Sentiero della Resistenza e che permette di risparmiare circa un' ora sui tempi dell'escursione), procedendo a sx in ripida salita su un marcato sentiero (direzione per Corna del Sonclino, percorso in comune con il Sentiero 3V).
La Tesa Guizzi
Il sentiero rimonta un pendio erboso tenendosi sul versante valsabbino: si incrocia, risalente da dx il marcato tracciato che proviene da Alone di Casto e dopo poche decine di metri si raggiunge (palina segnaletica) la Forcella dei Quattro Comuni m 1302 (ore 0.20 - 4.20), punto di confine tra i comuni di Lumezzane, Sarezzo, Marcheno e Casto. Si prosegue in direzione della Corna di Sonclino (tracciato in comune con il Sentiero 3V ed il sentiero CAI 362) imboccando un sentiero in salita che in breve attraversa una strada sterrata, passa accanto allo Stabile del Sonclino e raggiunge la vetta (palina segnaletica, m1352, ore 0.10 - 4.30).
Dalla vetta (punto panoramico a 360 gradi, tempo permettendo) si prosegue (tracciato in comune con il Sentiero 3V ed il sentiero CAI 363, seguire indicazioni Sentiero 3V per Passo della Brocca, Passo del Cavallo)  in moderata discesa lungo un erboso pendio in direzione SE raggiungendo in breve la Chiesetta del Campo del Gallo m 1305 (ore 0.05 - 4.35).
Panorama dalla Chiesetta del Campo del Gallo: Sarezzo (m 274) e la bassa Valle Trompia
Panorama dalla Chiesetta del Campo del Gallo: da sx, il Monte Dossone (m 1337), la Val Gobbia con Lumezzane, Sarezzo e la bassa Valle Trompia.
Panorama dalla Chiesetta del Campo del Gallo: Il Santuario della stella (m 396) e la pianura tra Gussago e Ospitaletto

La Chiesetta del Campo del Gallo: una lapide sopra la porta di ingresso ricorda i nomi di sei partigiani fucilati dai nazifascisti. Nel corso della sanguinosa Battaglia del Sonclino, combattuta il 19 aprile del 1945, furono in totale 18 i partigiani che persero la vita.
L'itinerario del Sentiero della Resistenza prosegue ripercorrendo a ritroso il percorso fin qui svolto toccando la Corna di Sonclino m1352 (ore 0.05  - 4.40) e la Forcella dei Quattro Comuni m 1302 (ore 0.10 - 4.50). Alla forcella (palina segnaletica) si abbandona il Sentiero 3V e si seguono le indicazioni del sentiero CAI 362 per  la località Il Buco. Dopo pochi metri si attraversa una strada sterrata, appena oltre la quale troviamo un' altra piccola palina segnaletica con freccia del sentiero CAI 362 e del Sentiero della Resistenza. Si prosegue lungo il marcato sentiero che scende a mezza costa lungo un brullo pendio caratterizzato da alcuni pinnacoli rocciosi.
Giochi di nebbia sulla bassa Valle Trompia: sullo sfondo il Monte Rodondone (m 1143)
Dopo pochi minuti di cammino si raggiunge l'incrocio a sx (palina segnaletica) con il sentiero di collegamento all' itinerario CAI 363. Ancora qualche centinaio di metri in discesa  e si perviene, lungo un tratto su crinale ad un altro incrocio (palina segnaletica, m 1190, ore 0.10 - 5.00). Qui si lascia il sentiero CAI 362 che prosegue diritto e si svolta a dx (direzione "Cippo alla Memoria al Buco del Sonclino 122° Brigata Garibaldi") scendendo attraverso il bosco.
Dopo pochi minuti si incrocia (m 1165, ore 0.05 - 5.05) la Variante del Sentiero della Resistenza proveniente da Tesa Guizzi.  Proseguendo diritto per pochi metri si raggiunge presso un roccolo un cippo che ricorda la Battaglia del Sonclino. Svoltando a sx, si perviene in breve alla località Il Buco m 1182 (ore 0.05 - 5.10) dove (palina segnaletica) si ritrova il sentiero CAI 362.
Scendendo verso la Forcella Vandeno: la Cascina dei Grassi
Si prosegue quindi in costante discesa fino a raggiungere la Forcella Vandeno m 952 (ore 0.30 - 5.40), punto di incrocio (palina segnaletica) di numerosi itinerari, dalla quale è possibile raggiungere (ore 0.20, sentiero CAI 360) il vicino Santuario di S. Emiliano.
Si imbocca ora il sentiero CAI 361 in direzione di Marcheno. Il tracciato, ampio e ben marcato, quasi sempre immerso nella fitta boscaglia,  percorre a mezza costa un lungo tratto quasi pianeggiante sovrastante la Val Vandeno. Successivamente, con alcuni tornanti, perde rapidamente quota portandosi nelle vicinanze del Torrente Valle Vandeno.
E allora? Cosa vuoi?
Lungo questo tratto, complice il clima umido seguito alla pioggia, è stato possibile osservare, direttamente sul sentiero, numerosi gechi, per nulla spaventati dalla presenza umana.
 Lotta e accoppiamento
Dove stai andando?

Ti faccio vedere il panorama.....
Cheeeeese......
Il sentiero prosegue ora in moderata discesa parallelo al torrente che scorre alcune decine di metri più in basso a sx. Alcuni tratti dirupati sono protetti con parapetti metallici
 
 In vista dello sbocco della Val Vandeno nella Val Trompia i percorsi del sentiero CAI 361 e del Sentiero della Resistenza si dividono. Alla biforcazione (m 430, ore 1.05 - 6.45) non ci sono paline segnaletiche. Si prosegue diritto (segnavia bianco - rosso - verde sbiadito su roccia) su ampio sentiero in moderata salita.
Il sentiero aggira a mezza costa il versante montuoso, offrendo alcuni scorci sul cementificato fondovalle valtrumplino e allargandosi poi fino a divenire strada sterrata. La carrareccia scende fino ad incrociare una stradina asfaltata (Via A. Benetti). Si svolta a sx percorrendola in discesa per poche decine di metri, raggiungendo le vecchie abitazioni della località Parte. Si imbocca quindi il primo vicolo a dx raggiungendo l'incrocio con Via Parte. Si svolta a dx e si segue tale via in discesa per circa duecento metri fino a ritrovare il parcheggio del campo sportivo di Marcheno m 375 (ore 0.25 - 7.10), punto di inizio dell' escursione.

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