by zombie

"Camminare per me significa entrare nella natura. Ed è per questo che cammino lentamente, non corro quasi mai. La Natura per me non è un campo da ginnastica. Io vado per vedere, per sentire, con tutti i miei sensi. Così il mio spirito entra negli alberi, nel prato, nei fiori. Le montagne sono per me un sentimento."
(Reinhold Messner)

martedì 31 ottobre 2017

Giro del Monte Aviolo

Vario e panoramico itinerario attorno alla cima che sovrasta Edolo

LUOGO DI PARTENZA E ARRIVO: località Preda, fraz. di Edolo (km 106 da Brescia)
STAGIONE CONSIGLIATA: estate, inizio autunno
DISLIVELLO COMPLESSIVO IN SALITA: 1615 m
ACQUA SUL PERCORSO: si, tranne il tratto di salita e discesa dal Passo Plazza         
ESCURSIONE EFFETTUATA IL: 4 ottobre 2017
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    NOTE
Percorso che si snoda in ambiente isolato e selvaggio, adatto ad escursionisti ben allenati e con un buon senso dell'orientamento. Da evitare in caso di nebbia o maltempo.
La località Preda m 1555 si raggiunge da Edolo per mezzo di una comoda  strada asfaltata costruita originariamente a servizio degli impianti idroelettrici presenti sul fianco del Monte Colmo. All' ingresso di Edolo, proveniendo da Brescia, si supera un passaggio a livello: 50 metri dopo di esso si svolta a dx per Via Monte Colmo. Si segue la strada che guadagna rapidamente quota con diversi tornanti per 9,7 chilometri fino a raggiungere in corrispondenza di un tornante destrorso, un ampio parcheggio (sulla sx) con un'attrezzata e graziosa area picnic.
Qui si lascia l'automezzo e seguendo le indicazioni (palina segnaletica, sentiero 1 Alta Via dell'Adamello, direzione Malga Stain), si percorre in salita per poche centinaia di metri la strada asfaltata.
In corrispondenza del successivo tornante (m 1590, ore 0.10) si abbandona la strada asfaltata e si imbocca a dx (grande cartello indicante Malga Stain) una stradina pianeggiante che supera le ciclopiche condotte forzate che scendono alla centrale idroelettrica di Edolo.

La stradina diviene ben presto un marcato sentiero che alterna tratti pianeggianti e tratti in moderata salita
All'inizio del bosco si trova sulla dx questa singolare forma di architettura vegetale.
Il sentiero percorre a mezza costa, con qualche tratto un po' esposto  il dirupato fianco del Monte Foppa, offrendo vasti scorci panoramici su Malonno, Sonico, Edolo e la Valle di Corteno.


Luce mattutina sulla Valle di Corteno
Luce mattutina sulla Valle di Corteno
Dopo aver superato i dirupi, il marcato sentiero riprende a salire raggiungendo il Rifugio Malga Stain m 1832 (ore 1.00 - 1.10) collocato all'imbocco della Val Galinera.
Dal rifugio si prosegue (palina segnaletica, sentiero 1, direzione Passo Galinera) in moderata discesa lungo un marcato sentiero che procedendo a mezza costa attraverso il bosco, si dirige verso la testata della selvaggia Val Galinera. Al termine del tratto in discesa si incrocia sulla dx (palina segnaletica, m 1705, ore 0.25 - 1.35) il sentiero CAI 48, un remoto itinerario diretto al Rifugio Tonolini di dubbia transitabilità.
Dopo il bivio il tracciato percorre ancora un tratto a mezza costa con alcuni brevi saliscendi, esce dalla fascia boschiva e raggiunge il pietroso greto quasi asciutto del Torrente Galinera. Davanti a noi la testata della valle è letteralmente sbarrata dalle pareti rocciose del Corno di Galinera (m 2533, al centro dell'immagine) e del Corno Baitone (m 3330, a dx). Sulla sx si scorge la sella erbosa del Passo Galinera (m 2319).
In prossimità del Passo Galinera: la Val Galinera, sullo sfondo l'abitato di Malonno 
Il sentiero ora sale molto ripido mantenedosi ai margini del vasto e sassoso greto del torrente (sulla nostra dx). Si prosegue quindi in forte salita tra radure erbose in direzione del valico. L'ascesa è impegnativa, faticosa e va affrontata a passo moderato. Giunti alla ristretta insellatura erbosa del Passo Galinera, si raggiunge il Bivacco Valerio Festa (m 2330, ore 1.55 -3-30) seguendo brevemente un sentierino che si distacca a dx. Dal bivacco si gode un' ampia veduta sulla media Val Camonica ed il Gruppo del Baitone.
Il Bivacco Valerio Festa
Scendendo dal Passo Galinera: scorcio della Val d'Aviolo
Dal Passo Galinera si continua a seguire (palina segnaletica) il marcato sentiero 1 che ora scende in direzione del Rifugio Aviolo nel profondo solco della Val d'Aviolo.
Raggiunta la piana  della Val d'Aviolo, il panorama si apre offrendo belle vedute sul Gruppo del Baitone (a S) e sui monti dell'alta Val Camonica (a N).
Dopo la Malga Aviolo m 1948 (ore 0.45 - 4.15) dove si incrocia (palina segnaletica) il sentiero 35A diretto al Passo della Gole Larghe, il percorso si snoda pianeggiante in una vasta prateria acquitrinosa.

Si raggiunge quindi il pittoresco Lago d'Aviolo, lo si costeggia sulla dx raggiungendo in breve il Rifugio Aviolo m 1930 (ore 0.20 - 4.35).
Colori autunnali al Lago d'Aviolo
La testata della Val d'Aviolo con il Gruppo del Baitone (m 3330)
Il Rifugio Aviolo
Il tratto iniziale del "Sentiero delle Aquile"
Al Rifugio Aviolo, in corrispondenza della diga - terrapieno di sbarramento del lago, troviamo l'inizio (palina segnaletica) del sentiero 72B (detto anche "Sentiero delle Aquile") diretto al Passo Plazza. All'inizio il tracciato passa sulla diga - terrapieno portandosi sulla parte opposta del lago per poi inerpicarsi subito ripido lungo lo scosceso versante del Corno Plazza. Nei primi dieci minuti di cammino prestare attenzione nel seguire la debole traccia che si snoda tra la bassa ma fitta vegetazione: almeno nella parte iniziale non ci sono segnavia, andadando oltre se ne trovano radi e sbiaditi. Successivamente la traccia diviene più marcata, snodandosi con numerosi tornanti lungo lo scosceso e roccioso versante. Alcuni tratti particolarmente esposti e ripidi sono atrezzati con catene di sicurezza.

Salendo al Passo Plazza: scorcio autunnale sul Lago d'Aviolo ed il Gruppo del Baitone
Salendo al Passo Plazza: scorcio autunnale sul Lago d'Aviolo ed il Gruppo del Baitone
 Dal Passo Plaza: veduta a N su Vezza d'Oglio. A S del paese il profondo solco della Val Paghera di Vezza, a N la Val Grande
La salita termina al Passo Plazza (m 2475, ore 1.30  - 6.05, nessuna palina segnaletica), sottostante di poco il Corno Plazza. Il luogo rappresenta un notevole punto panoramico  sul Lago d'Aviolo, la Val d'Aviolo ed il Gruppo del Baitone (a SE). A N la vista si apre sull'alta Val Camonica, dal Tonale fino ad Edolo.

Panorama dal Passo Plazza sull' alta Val Camonica con il paese di Vezza d' Oglio: A dx il Monte Avio (m 2962)
Panorama dal Passo Plazza in direzione NE: il Passo del Tonale (m 1883). Sullo sfondo, lontane circa 120 km, le dolomiti della Val Gardena (BZ)
Panorama dal Passo Plazza in direzione N:  il solco dell'alta Val Camonica con il paese di Incudine. A sx la Valle del Mortirolo con il paese di Monno. Sullo sfondo il Bernina (m 4049)
Panorama dal Passo Plazza in direzione N: Monno (m 1066)
Panorama dal Passo Plazza in direzione NO: Edolo e la Valle di Corteno (a sx). A dx la Valle del Mortirolo


Inizia ora la discesa sul versante opposto, da compiere con attenzione. La traccia (segnavia frequenti ma sbiaditi) scende ripida e tortuosa tra roccette e toppe erbose lungo l'aerea cresta che dal Corno Plazza digrada in direzione N. 



Procedendo nella discesa, sulla sx, immersa  nel bosco, si scorge l'isolata e amena Chiesetta di san Vito. Il tracciato attorno ai 2100 metri di quota entra in una vasta radura erbosa dove a tratti in moderata discesa se ne alternano altri quasi pianeggianti. In questo zona la traccia appare talvolta poco evidente e bisogna prestare attenzione ai radi e sbiaditi segnavia.

Si giunge quindi all'incrocio (palina segnaletica, m 1880, ore 1.20 - 7.25) con l'itinerario 72 proveniente dalla Val Paghera di Vezza e diretto a San Vito e alla località Preda. Dall'intersezione (fontana e punto di riparo) si imbocca a sx la stradina sterrata a mezza costa che con qualche saliscendi conduce in pochi minuti  alla Chiesetta di San Vito m 1877 (ore 0.15 - 7.40).
La Chiesetta di San Vito
Lasciata la chiesetta alla nostra dx, (la stradina sterrata termina) si prosegue in direzione O camminando per poche decine di metri lungo una debole traccia che si snoda in un prato contornato da roccette, raggiungendo in breve una piccola area picnic. Prestando attenzione ai segnavia,  si supera l'area picnic: la traccia inoltrandosi nel bosco diviene un sentiero abbastanza marcato che rimonta a mezza costa il versante della montagna con una breve e ripida salita. Da qui in avanti, fin quasi alla località Preda, lo stretto sentiero si snoda a mezza costa in ambiente boschivo con percorso tortuoso e sconnesso attraverso pendii molto ripidi e a tratti dirupati. Si richiedono attenzione e andatura moderata. 

La cascata della Val Finale
Il sentiero perde gradatamente quota fino a superare, (alcuni tratti attrezzati con catena)  il selvaggio intaglio della Val Finale. Successivamente, dopo una serie di brevi saliscendi, diviene un poco più agevole e perde ulteriormente quota fino a raggiungere nei pressi della Malga Pozzuolo il bivio con il sentiero 34 diretto al Monte Aviolo (palina segnaletica, m 1585, ore 1.20 - 9.00, area picnic).
Procedendo verso Malga Pozzuolo
Tramonto dalla Malga Pozzuolo
Tramonto dalla Malga Pozzuolo

Tramonto dalla Malga Pozzuolo
Si procede quindi in discesa lungo un ampio sentiero raggiungendo in breve l'incrocio con una stradina sterrata (m 1565, ore 0.05 - 9.05). Qui (segnaletica dipinta su un pietrone, sentiero 1) si prosegue a sx lungo la stradina che procedendo con qualche saliscendi a mezza costa conduce in pochi minuti alla località Preda m 1555 (ore 0.10 - 9.15), punto di avvio dell'escursione.
Dalla strada del Monte Colmo: Edolo by night




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