by zombie

"Camminare per me significa entrare nella natura. Ed è per questo che cammino lentamente, non corro quasi mai. La Natura per me non è un campo da ginnastica. Io vado per vedere, per sentire, con tutti i miei sensi. Così il mio spirito entra negli alberi, nel prato, nei fiori. Le montagne sono per me un sentimento."
(Reinhold Messner)

giovedì 30 novembre 2017

Monte Guglielmo dalla Val di Gasso

Paesaggi autunnali  del "piccolo gigante" delle Prealpi Bresciane

LUOGO DI PARTENZA: Valle di Gasso (comune di Zone), strada comunale Cislano - Croce di Marone, bivio sentiero 230,  km 42 da Brescia
STAGIONE CONSIGLIATA: primavera, estate, autunno
DISLIVELLO COMPLESSIVO IN SALITA: 1060 m
ACQUA SUL PERCORSO: si                   
ESCURSIONE EFFETTUATA IL: 20 ottobre 2012
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Imboccata la strada provinciale che da Marone sale a Zone, giunti in prossimità di Cislano (frazione di Zone), si devia a dx (segnali per Monte Guglielmo, Rifugio Croce di Marone) lungo una stretta stradina asfaltata che sale inoltrandosi nella Valle di Gasso. Dopo poche centinaia di metri la strada diviene sterrata e guadagna rapidamente quota attraverso il bosco con una serie di tornanti. Dopo 3,9 chilometri dal bivio di Cislano, sulla sx incrociamo una carrareccia (m 975) con una palina segnaletica indicante l'inizio del sentiero 230. Da questo punto, lasciato l'automezzo in uno dei piccoli spiazzi situati a margine della strada, inizia la nostra escursione.
Ci si incammina lungo la carrareccia quasi pianeggiante che dopo un centinaio di metri, in prossimità del casolare Splazza di Sopra, lascia il posto ad un marcato sentiero che dopo qualche saliscendi inizia a salire.
In breve si raggiunge questo caratteristico caseggiato ricavato sotto le pareti strapiombanti della Corna Frere. Si prosegue in salita con tracciato a mezza costa in mezzo al bosco (segnavia radi e sbiaditi) intersecando il sentiero 232 (m 1075, ore 0.30) risalente da Cislano e diretto alla Malga Guglielmo di Sotto.

Seguendo sempre diritto il marcato sentiero 230  che a mezza costa procede in costante ma moderata salita, si esce dalla fascia boschiva superando una serie di rustici cascinali con belle vedute sulla sottostante Conca di Zone. Raggiunto un panoramico cocuzzolo (Cascina Culme) in sentiero diviene una carrareccia che in breve giunge a sbucare su un tornante di una strada sterrata (m 1230, ore 0.45 - 1.15). La si segue (palina segnaletica sentinero 227, direzione Monte Guglielmo) in salita per pochi minuti fino a raggiungere  un successivo tornante destrorso presso il quale  si prosegue diritto lungo una carrareccia (palina segnaletica sentiero 230, direzione Monte Agolo). Poco dopo, in corrispondenza della Cascina Presel (m 1295, ore 0.15 - 1.30) incontriamo un bivio presso il quale si abbandona la carrareccia che svolta in salita a dx, per imboccare diritto un largo sentiero che procede a mezza costa (palina segnaletica sentiero 230, direzione Monte Agolo).
Procedendo verso il Monte Agolo: panorama sulla Conca di Zone ed il Lago d'Iseo
Il sentiero prosegue in moderata salita alternata a qualche lieve saliscendi: bisogna prestare attenzione ai radi e sbiaditi segnavia, soprattutto in corrispondenza delle numerose biforcazioni ed incroci con sentieri e carrarrecce.  In alcuni casi possono essere utilizzate come riferimento le paline segnaletiche degli itinerari "Malghe in Rete, anello 2 - 4", che ricalcano il medesimo percorso del sentiero 230.
Salendo alla Punta Caravina: le praterie del Monte Agolo
Si giunge quindi in una vasta e panoramica radura, si tocca la Malga Agolo. Qui il sentiero diviene una carrareccia che con breve salita raggiunge le vaste e arrotondate praterie del Monte Agolo m 1366 (ore 0.40 - 2.10). In corrispondenza di una pozza di alpeggio con adiacente area picnic si abbandona la carrareccia per deviare a dx (palina segnaletica "Malghe in Rete, anello 2 -3) lungo una debole traccia che si dirige in ripida salita attraverso i prati verso il lungo crinale che collega il Monte Agolo alla Punta Caravina. La traccia (sentiero 207, segnavia radi e sbiaditi), tenendosi quasi sempre lungo la linea di cresta si fa successivamente più marcata fino a divenire sentiero. Vasto e interessante il panorama, che salendo di quota si fa sempre più ampio e abbraccia la bassa Valle Camonica, il Lago d'Iseo, Zone, le Prealpi Bergamasche.
Salendo alla Punta Caravina: il lungo crinale Monte Agolo - Punta Caravina - Dosso Pedalta
Dopo un tratto in salita, ve n'è uno pianeggiante seguito da una piccola discesa: si tocca il Roccolo della Caravina (m 1589, palina segnaletica "Malghe in Rete"), superato il quale si continua l'ascesa a tratti ripida sempre seguendo l'aereo crinale.

Salendo alla Punta Caravina: panorama verso NO con la Val Palot e il solco della bassa Valle Camonica

Salendo alla Punta Caravina: Pisogne e la bassa Valle Camonica
Si giunge quindi alla Punta Caravina m 1847 (ore 1.30 - 3.40), punto di incrocio di diversi sentieri e notevole balcone panoramico.

Trascurando le indicazioni delle paline segnaletiche, si imbocca la marcata traccia (senza segnavia) che rimonta ripida il crinale che collega la Punta Caravina al Dosso Pedalta.
Salendo al Dosso Pedalta: veduta verso N, la sottostante  baita Medeletto (m 1566) in veste autunnale

Salendo al Dosso Pedalta: i vasti spazi delle montagne camune, al centro l'amena radura della baita Medeletto
Salendo al Dosso Pedalta: colori autunnali della Val Palot
Si tocca il Dosso Pedalta m 1957 (ore 0.40 - 4.20): si prosegue con alcuni saliscendi seguendo sempre il crinale in direzione SE, verso il Monumento al Redentore che troneggia sul Monte Guglielmo.
 
Poco dopo il Dosso Pedalta si incrocia il sentiero 3 Valli (segnavia bianco - azzurri). Lo si segue sempre lungo il crinale tra vari saliscendi fino a raggiungere il Monte Guglielmo m 1948 (ore 0.25 - 4.45).
Il Monumento al Cristo Redentore
La statua di Papa Paolo VI: sullo sfondo il Monte Baldo (m 2218), in basso l'abitato di Lodrino
La rosa dei venti del Monte Guglielmo


Dal Monte Guglielmo: panorama verso SO con la Malga Guglielmo di Sopra ed il Lago d' Iseo con Montisola
Dal Monte Guglielmo: la Malga Guglielmo di Sopra. In secondo piano la frastagliata cresta che collega la Punta Tisdel (m 1334, a sx) e la Punta Val Fellera (m1169. a dx). In terzo piano il profilo di Montisola
 Dal Monte Guglielmo: la Malga Guglielmo di Sopra
Dal Monte Guglielmo: il profilo del Santuario della Ceriola (m 600) in vetta a Montisola

Dal Monte Guglielmo: il Rifugio Almici


Il Monte Guglielmo visto dal Rifugio Almici
Dalla vetta del Monte Guglielmo (paline segnaletiche) si segue il marcato sentiero che in pochi minuti conduce al Rifugio Almici m 1861 (ore 0.10 - 4.55)



Giochi di ombra e luce alla Malga Guglielmo di Sopra
Dal rifugio si imbocca (palina segnaletica, sentiero 3 Valli, direzione Rifugio Croce di Marone) una carrareccia cementata che in ripida discesa raggiunge la Malga Guglielmo di Sopra.
Giochi di ombra e luce alla Malga Guglielmo di Sopra
Si prosegue quindi in discesa lungo la stradina ora divenuta sterrata fino a raggiungere in prossimità di un tornante sinistrorso il bivio (palina segnaletica) con il sentiero 232 (m 1630, ore 0.25 - 5.20). Tale sentiero può essere utilizzato come percorso alternativo per il rientro in Valle di Gasso. La nostra escursione prosegue invece lungo la strada sterrata che in breve raggiunge la Malga Guglielmo di Sotto m 1571 (ore 0.05 - 5.25) dove a dx (palina segnaletica) troviamo la prosecuzione del sentiero 3V  che con ripido tracciato "taglia" i tornanti della strada sterrata. Continuando la discesa sulla comoda e panoramica strada sterrata (preferibile, con il tramonto imminente), si perviene al Rifugio Malpensata m 1348 (ore 0.25 - 5.50).
Scendendo verso il Rifugio Croce di Marone: tramonto sulle Prealpi Bergamasche
Al rifugio si interseca nuovamente il sentiero 3V. Si continua la discesa lungo la stradina raggiungendo il Rifugio Croce di Marone m 1166 (ore 0.25 - 6.15). Dal rifugio si prosegue lungo la strada sterrata che semi pianeggiante, con percorso a mezza costa raggiunge l'insellatura della Forcella di Gasso m 1126 (ore 0.10 - 6.25) presso la quale convergono i sentieri 231 - 232 (nessuna segnaletica). Continuando lungo la sterrata si scende nella Valle di Gasso raggiungendo dopo alcuni tornanti, l'intersezione (palina segnaletica) con il sentiero 230 (m 975, ore 0.15 - 6.40), punto di inizio dell'escursione.

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