by zombie

"Camminare per me significa entrare nella natura. Ed è per questo che cammino lentamente, non corro quasi mai. La Natura per me non è un campo da ginnastica. Io vado per vedere, per sentire, con tutti i miei sensi. Così il mio spirito entra negli alberi, nel prato, nei fiori. Le montagne sono per me un sentimento."
(Reinhold Messner)

giovedì 12 aprile 2018

Il sentiero delle creste del Resegone

Uno tra i più panoramici e suggestivi itinerari delle Prealpi Lombarde

LUOGO DI PARTENZA E ARRIVO: Brumano, BG (km 84 da Brescia)
STAGIONE CONSIGLIATA: primavera, fine estate, inizio autunno
DISLIVELLO COMPLESSIVO IN SALITA: 1340 m
ACQUA SUL PERCORSO: solo alla Sorgente Forbesette ed al Rifugio Azzoni  
ESCURSIONE EFFETTUATA IL: 25 aprile 2016
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NOTE
Itinerario adatto ad escursionisti allenati e dal passo sicuro. Per le quote relativamente basse, i  lunghi tratti esposti al sole e la scarsità di punti di approvvigionamento idrico, si sconsiglia la percorrenza nelle giornate più calde dei mesi estivi. Da evitare in caso di maltempo il tratto Passo del Giuff - La Passata.
Brumano m 920, punto di inizio dell'escursione si raggiunge da Brescia percorrendo l'autostrada A4 fino a Bergamo. Si prosegue lungo la tangenziale del capoluogo orobico in direzione di Lecco, uscendo poi allo svincolo indicante la Val Brembana. Si percorre la ss 470 dir fino al Almè. Da qui si seguono le indicazioni per la Valle Imagna. Si risale la valle lungo la strada provinciale 14 fino a Selino Basso (frazione di San Omobono Terme). Da qui si imbocca a dx la sp 20 che sale a Brumano. Superato l'abitato di Rota di Imagna con le sue varie frazioni si raggiunge il centro di Brumano  lungo il Viale B. Cappelletti. Proseguendo in uscita dal piccolo centro abitato troviamo a dx un piccolo cimitero ed un parcheggio presso cui lasciare l'automezzo. Tralasciando le indicazioni del sentiero CAI 576 (palina segnaletica a sx) ci si incammina diritto lungo la strada asfaltata (Via Morella, a dx vi è un cartello indicante "strada non collaudata"). Raggiunto il bivio con  Via del Faggio (stradina asfaltata che sale a sx) si continua diritto lungo Via Monte Piacca. La strada sale ora attraverso il bosco con percorso a mezza costa. Dopo circa 400 metri si devia a sx (palina segnaletica, m 950, ore 0.05) lungo il sentiero 577.
  Superata una breve scalinata iniziale, il sentiero sale ripido con vari tornanti attraverso il fitto bosco. Superata la fascia boschiva, il panorama si apre sul ridente e pittoresco abitato di Brumano e sulla Valle Imagna.

Dalla Località Pallio: veduta verso O con in Resegone (m 1875) e la lunga dorsale che verrà percorsa nel corso dell'escursione 
Si raggiunge quindi la località Pallio m 1205 (ore 0.45 - 0.50) contornata da vari, rustici casolari, dove da dx si incrocia una strada sterrata (sentiero 578).  Oltrepassata la stradina, il sentiero prosegue in salita lungo una dorsale erbosa. Dopo poche decine di metri si lascia a sx la prosecuzione del sentiero 578. Si continua in salita lungo la prativa e panoramica dorsale giungendo al Passo del Palio m 1363 (ore 0.20 - 1.10), punto di congiunzione tra la Valle Imagna a S e  la Val Taleggio a N.
Seguendo le indicazioni delle paline segnaletiche, si prosegue ora in direzione O (sentiero 571, verso Bocchetta di Pallio) lungo il morbido ed erboso crinale superando con due brevi salite e successive brevi discese due panoramici cocuzzoli. In alternativa, si può percorrere sulla dx un sentiero a mezza costa (versante della Val Taleggio) che con andatura quasi pianeggiante evita le asperità.
Procedendo dal Passo di Palio alla Bocchetta di Pallio: panorama in direzione S verso la Valle Imagna
Procedendo dal Passo del Palio alla Bocchetta di Pallio: panorama in direzione N. sullo sfondo, da sx a dx, la Grigna Meridionale (m 2184) e la Grigna Settentrionale (m 2409). In basso il minuscolo abitato di Morterone (m1035): Con 34 abitanti, è il secondo più piccolo comune d'Italia per popolazione.
Morterone
Alla Bocchetta di Pallio m 1390 (ore 0.25 - 1.40) si lascia sulla sx (palina segnaletica) il sentiero 571 che segue il percorso diretto verso la vetta del Resegone. Tenendo la dx la nostra escursione prosegue (palina segnaletica) sul sentiero contrassegnato dai segnavia bianco - rossi  DOL (Dorsale Orobie Lecchesi) e AR (Anello del Resegone). Il tracciato sostanzialmente pianeggiante prosegue a mezza costa nel bosco lungo il versante settentrionale. Si perviene quindi alla Sorgente Forbesette m 1382 (ore 0.20 - 2.00), punto di incrocio (paline segnaletiche) di vari sentieri e unico punto di rifornimento idrico fino al Rifugio Azzoni. Si segue ora (palina segnaletica) il percorso a mezza costa diretto al Passo del Giuff (segnavia bianco - rossi Anello del Resegone, segnavia giallo - bianco - rossi sentiero 7A). Il sentiero sale tra varie roccette nel bosco arrivando al Passo del Giuff m 1520 (ore 0.25 - 2.25), apice settentrionale del percorso delle creste del Resegone. Si svolta a sx seguendo le indicazioni (palina segnaletica rustica) del sentiero 582.
  Il sentiero (ben segnato) si inerpica subito seguendo il filo di cresta. A circa quota m 1600 esce dalla fascia boschiva offrendo vasti panorami in ogni direzione. Si raggiunge la prima di una lunga serie di vette che caratterizzano tutta la frastagliata dorsale del Resegone, il Pizzo Morterone (m1757).
 
Salendo la cresta: da dx a sx, il Pizzo Morterone (m 1757), il Pizzo dei Galli, il Pan di Zucchero (m1754)
 Dal Pizzo Morterone: panorama verso N con il Monte Due Mani (m 1656). Alla base del monte l'ardita e tortuosa strada che collega Morterone al resto del mondo.
 Dal Pizzo Morterone: panorama verso N con il Monte Due Mani (m 1656). Sullo sfondo le  Grigne
Dal Pizzo Morterone: Panorama verso E con la Bocchetta di Pallio ed il Passo di Palio
Aggirando il Pan di zucchero: da dx a sx, veduta sulla Cima Pozzi (m 1810), sulla Punta Stoppani (m 1849), sul Resegone di Lecco (m 1875)
Dopo il Pizzo Morterone, il tracciato perde un poco di quota, supera il Pizzo dei Galli e aggira con percorso a mezza costa sulla sx il Pan di Zucchero. Il sentiero si riporta quindi sul frastagliato filo di cresta offrendo uno spettaccolare panorama tra balze e pinnacoli rocciosi. Si raggiunge quindi, affrontando qualche ripido tratto con l'aiuto delle mani, Cima Pozzi m 1810 (ore 1.15 - 3.40).
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Procedendo verso Cima Pozzi: veduta verso SO con la città di Lecco ed il Lago di Garlate. Sullo sfondo il Monte Barro (m 922) ed i laghi di Annone e di Pusiano


Procedendo verso Cima Pozzi: veduta verso SO. Il Lago di Lecco con i Corni di Canzo (m 1373) ed il Monte Moregallo (m 1276)
Procedendo verso Cima Pozzi: veduta verso SO. Picnic collettivo ai sottostanti Piani d'Erna
Procedendo verso Cima Pozzi: veduta verso SE, sullo sfondo il Monte Maddalena (m 875)
Procedendo verso Cima Pozzi: veduta verso E, il Monte Guglielmo (m 1948)
Il Lago di Garlate
Da sx a dx: il Lago di Garlate, il Monte Barro, il Lago di Annone, il Lago di Pusiano
Le Grigne
Il Fiume Adda a valle di Lecco
Panoramica da Cima Pozzi: da sx a dx, il Lago di Garlate, Lecco, il Lago di Lecco, la cresta Pizzo Morterone, Pizzo dei Galli, Pan di Zucchero fin qui seguita. Sullo sfondo le Grigne ed i monti della Valsassina

 Da Cima Pozzi si affronta un ripido ed impegnativo tratto in discesa che si sviluppa tra balze e canalini rocciosi (cautela). Quasi al termine della discesa si trova la sella del Canalone di Bobbio (m 1767). In prossimità della sella, diparte sulla dx (segnavia giallo - bianco - rosso) il sentiero 10 "Ferrata Carlo Villa" che scende quasi verticale verso i Piani d'Erna.

Scendendo da Cima Pozzi, veduta verso il Resegone
Si continua in direzione S: ora il sentiero prosegue a mezza costa sul lato orientale del crinale (attenzione a qualche passaggio esposto). Passa a poca distanza (senza tuttavia toccarne le cime) de Il Dente (m 1810), Punta Manzoni (m 1801), Punta Stoppani (m 1849). Ognuna delle vette è raggiungibile deviando a dx su delle ripide e marcate tracce. Dopo aver aggirato Punta Stoppani il tracciato perde quota portandosi alla sella del Canalone Comera (m1790). Ora il sentiero riprende a risalire a mezza costa (seguire sempre i segnavia bianco - rossi) giungendo al Rifugio Azzoni (m 1850). Da qui piegando a dx, si raggiunge in poche decine di metri lungo la cresta, la vetta del Resegone di Lecco  (o Punta Cermenati, m 1875, ore 0.50 - 4.30).


In prossimità della vetta del Resegone: veduta verso N con la Punta Stoppani (m 1849)
In prossimità della vetta del Resegone: veduta verso SO con la Valle dell'Adda e la Brianza
In prossimità della vetta del Resegone: la Valle della Gallavessa con l'abitato di Erve (m 568)
Dalla vetta del Resegone: veduta verso S con il Rifugio Azzoni e la cresta Torre di Valnegra (m 1852) - Pizzo Daina (m 1864) - Pizzo Brumano (m 1851)
Dalla vetta del Resegone: panoramica verso SO
Dalla vetta del Resegone: veduta verso E, il Monte Baldo (m 2218, sullo sfondo, a sx) ed il Monte Guglielmo (m 1948)
Toilette (senza acqua) nei pressi del Rifugio Azzoni
Scendendo verso La Passata: veduta verso S con il crinale che separa la Valle Imagna (a sx) dalla Valle dell'Adda (a dx)
Dal Rifugio Azzoni, punto di intersezione (paline segnaletiche) di una fittissima rete di percorsi (alcuni sono vie ferrate) si imbocca il sentiero che prosegue lungo la cresta in direzione S. Si perde bruscamente quota lungo una breve discesa. Dopo avere lasciato a sx (palina segnaletica) il marcato percorso che scende direttamente a Brumano, si continua diritto lungo il sentiero 571 in direzione La Passata. Il tracciato con percorso a mezza costa un poco esposto, aggira sul versante orientale (verso la Valle Imagna) la Torre di Valnegra (m 1852). Con alcuni tortuosi  e ripidi saliscendi tra canalini rocciosi, si oltrepassa (alla nostra dx) il Pizzo Daina (m 1864), si scende fino a quota 1790 per poi riguadagnare, con una ripida rimonta, il crinale in prossimità del Pizzo Brumano (m 1851).

Scendendo verso La Passata: veduta verso SE, la Valle Imagna
Il tracciato tenendosi sulla aerea cresta ora fattasi più larga, scende ripido fino a raggiungere l'incrocio (palina segnaletica, m 1625, ore 0.50 - 5.20) con il sentiero 589 (scende a sx in direzione di Brumano) ed il sentiero 11A (scende a dx in direzione del Rifugio Alpinisti Monzesi).
Scendendo verso La Passata: veduta verso S
Scendendo verso La Passata: veduta verso O, i laghi della Brianza
La miriade di piccoli paesi cosparsi lungo la Valle Imagna

Il sentiero 571 nel tratto che aggira I Solitari
Dall'incrocio con i sentieri 590 - 11A l'escursione prosegue ancora in direzione S lungo il sentiero 571. Il percorso ora si sviluppa a mezza costa quasi pianeggiante lungo il ripido e dirupato pendio orientale (cautela). Si aggira così una vetta rocciosa denominata I Solitari (m 1667) e si raggiunge una selletta dove troviamo il bivio (m 1608, ore 0.15 - 5.35) con il sentiero 589 che scende ripido a sx in direzione di Brumano. 

Scendendo verso La Passata: veduta verso O, una vista d'insieme della città di Lecco, il Lago di Garlate (a sx), il Lago di Lecco (a dx). Sullo sfondo i laghi di Annone e Pusiano e l'alta pianura brianzola
Uno scorcio della località La Passata
Si continua ancora in direzione S lungo il crinale: con una ripida e breve salita si guadagnano la Cima Piazzo (m 1640) e la Cima Quarenghi (m 1659). Dopo di esse il sentiero, ripido, sconnesso e disagevole, perde velocemente quota. A circa 1400 metri di altitudine si entra nella fascia boschiva. Il percorso si snoda lento e tortuoso tra roccette ed arbusti fino a giungere alla località La Passata m 1244 (ore 0.45 - 6.20). Si tratta di un insellatura, punto di intersezione di numerosi sentieri, che unisce la Valle della Gallavessa con la Valle Imagna.
Antico cippo confinale alla località La Passata: qui passava la frontiera tra il Ducato di Milano e la Repubblica Veneta
Dalla Passata si procede a sx  (palina segnaletica) in direzione di Brumano lungo il sentiero 575 - DOL - AR. Dopo pochi minuti di cammino in discesa nel bosco si raggiunge un bivio (palina segnaletica, m 1170, ore 0.05 - 6.25) presso il quale si lascia l'itinerario 575 che scende a dx verso Valsecca per proseguire diritto lungo il sentiero 586 - DOL - AR. Il percorso si snoda quasi pianeggiante a mezza costa fino a toccare il Passo della Porta m 1123 (ore 0.15 - 6.40). Lasciato (palina segnaletica) il sentiero 586 che scende a dx verso Rota d'Imagna, di prosegue a sx lungo l'itinerario 576 - DOL - AR. Il percorso si snoda ora a mezza costa e quasi pianeggiante in direzione N.  Pochi minuti dopo troviamo un bivio (nessuna palina segnaletica, m 1090, ore 0.10 - 6.50) dove si lascia il sentiero DOL - AR che prosegue a sx in salita continuando a dx  lungo il pianeggiante tracciato del 576.

Si giunge quindi ad incrociare una stradina asfaltata (m 1080, ore 0.05 - 6.55, punto di intersezione con l'itinerario 589). Tenendo la dx, si segue la strada in discesa tra vasti prati e rustici casolari. In alternativa alla strada, è possibile giungere all'ormai vicino abitato di Brumano attraverso un sentiero (continuazione dell' itinerario 576) che si distacca a dx dalla strada un centinaio di metri dopo il sopracitato incrocio. Proseguendo lungo la strada si incrocia dopo pochi minuti il sentiero 587 discendente da sx dal Rifugio Resegone (m 1015, ore 0.05 - 7.00).
La strada scende con diversi tornanti (abitato di Brumano alla nostra dx) fino ad intersecare (incrocio Via del Faggio - Via Monte Piacca) la via che seguita verso dx, conduce in poche decine di metri al parcheggio presso il cimitero di Brumano (m 920, ore 0.10 - 7.10), punto di inizio dell'escursione.

1 commento:

  1. Bellissimo itinerario,
    Copiato e fatto oggi, al contrario (dalle Creste SUD alle NORD), sicuramente da rifare come indicato nel sito per via della pendenza (più graduale salendo dalle Creste Nord).

    Altro itinerario che vorrei provare è quello parcheggiando a Deviscio, e quindi salendo da Lecco; come vedo si potrebbe arrivare dai Piani d'Erna -> Giuff -> Creste Nord -> Creste Sud e dalla Passata tornare al Rifugio Monzesi -> Passo del Fò e poi Sentiero 1 / 901 fino a Deviscio.

    Complimenti per le chiare indicazioni e per le foto spettacolari.

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