by zombie

"Camminare per me significa entrare nella natura. Ed è per questo che cammino lentamente, non corro quasi mai. La Natura per me non è un campo da ginnastica. Io vado per vedere, per sentire, con tutti i miei sensi. Così il mio spirito entra negli alberi, nel prato, nei fiori. Le montagne sono per me un sentimento."
(Reinhold Messner)

mercoledì 4 aprile 2018

Punta Almana, Santa Maria del Giogo, Punta dell'Orto

Panoramico itinerario lungo il crinale tra Valle Trompia e Lago d'Iseo

LUOGO DI PARTENZA: Inzino, fraz. di Gardone Val Trompia, fermata autolinee di Via G. Matteotti (km 21 da Brescia)
LUOGO DI ARRIVO: Iseo, stazione ferroviaria Trenord (km 22 da Brescia)
STAGIONE CONSIGLIATA: primavera, autunno
DISLIVELLO COMPLESSIVO IN SALITA: 1515 m
ACQUA SUL PERCORSO: solo da Inzino a Malga Casere
ESCURSIONE EFFETTUATA IL: 26 marzo 2018
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      NOTE
Percorso adatto ad escursionisti allenati con un buon senso dell'orientamento. Considerate le quote  relativamente basse, la scarsità di punti di rifornimento idrico ed  i lunghi tratti esposti al sole, si sconsiglia la percorrenza nelle giornate estive più calde.
Inzino,  punto di partenza dell'escursione è stato raggiunto con servizio autobus direttamente da Brescia (autostazione SIA, Viale della Stazione n. 12). Per visualizzare orari consultare il sito www.arriva.it.
 Da Iseo, punto di arrivo dell'escursione, si è fatto ritorno a Brescia utilizzando la linea ferroviaria  delle Ferrovie Nord. Per visualizzare orari consultare il sito www.trenord.it.
 
Raggiunto Inzino m 345 con autobus di linea, si scende alla fermata situata sulla ex strada statale 345 (Via G. Matteotti) pochi metri prima dell'incrocio semaforico con Via A. Volta. In corrispondenza dell'intersezione sulla dx, si trova l'antica Chiesa di San Giorgio.

Al semaforo si svolta a sx lungo Via A. Volta. Si procede lungo tale strada per 1200 metri risalendo in moderata pendenza la valle di Inzino. Superata una zona residenziale (Torrente Re alla nostra sx), si oltrepassa il Santuario della Madonna del Castello.
Poco oltre la strada supera il torrente giungendo in uno slargo dove troviamo le paline segnaletiche dei sentieri del CAI di Gardone Val Trompia (Valle di Inzino m 405, ore 0.20). Si svolta a sx lungo una stradina asfaltata  (itinerario 314 per Punta Almana) che dopo un breve tratto pianeggiante risale ripida a dx tra alcune villette a schiera. Dopo pochi metri, ad una biforcazione, si svolta a dx. Si segue una mulattiera acciottolata che ben presto si trasforma in un sentiero (segnavia frequenti e marcati) che sale ripido nel bosco.

Comodità senza pari lungo il sentiero 314
Il resort con idro massaggio al Dosso dell'Asino
La marcata traccia supera alcuni fresche fontanelle alimentate dai piccoli torrenti che discendono da sx. Con pendenza a tratti sostenuta il sentiero raggiunge (palina segnaletica, m 686, ore 0.50 - 1.10) il Dosso dell'Asino. Oltrepassato il casolare, il percorso si insinua a mezza costa salendo ora dolcemente, nella boscosa e selvaggia Valle delle Casere.
Il sentiero raggiunge il Passo della Purciola (m 815, nessuna palina segnaletica), punto di belvedere sui selvaggi e dirupati valloni (Valle delle Casere, Valle della Lana) che discendendo dalle pendici del Monte Guglielmo, confluiscono nella Valle di Inzino. Il tracciato devia a sx proseguendo ancora a mezza costa. Si perde leggermente quota e procedendo con alcuni saliscendi, si guadano alcuni piccoli torrenti discendenti da sx. Oltrepassato su un ponticello metallico l'ultimo di questi, il sentiero riprende a salire ripido, esce dalla fascia boschiva e raggiunge l'ariosa radura della Malga Casere m 933 (ore 1.00 - 2.10).
La Malga Casere con la Punta Cabrera (m 1332)
 Dalla malga (palina segnaletica) si sale attraverso il prato una stradina cementata molto ripida. Dopo pochi minuti, in prossimità di un tornante destrorso, troviamo la palina segnaletica (stradina che si dirama a sx)  dell' anello 1 degli itinerari "Malghe in Rete". Si prosegue a dx lungo la stradina cementata raggiungendo in breve il bivio (palina segnaletica, m 993, ore 0.10 - 2.20) con l'itinerario 314B che prosegue diritto lungo la carrareccia. Si svolta a sx per l'itinerario 314 salendo un sentiero che poco dopo, seguendo una lunga serie di pali, rimonta un pendio erboso molto ripido. Sulla sommità del pendio (attenzione ai segnavia) si devia verso dx seguendo una carrareccia in moderata salita fino a raggiungere il bivio con il sentiero 3V (palina segnaletica, m 1085, ore 0.15 - 2.35). Si svolta a sx seguendo i segnavia bianco - azzurri del sentiero 3V diretto alla Punta Almana.
Il sentiero nella parte iniziale avanza a mezza costa quasi pianeggiante attraverso una fitta abetaia.
Poco oltre tocca un pittoresco roccolo alla base delle pendici settentrionali della Punta Almana.

Il sentiero risale a mezza costa lo scosceso versante orientale della cresta che collega la Punta Cabrera alla Punta Almana offrendo un vasto panorama sui monti della media ed alta Valle Trompia e sulla Valle delle Casere. I punti più esposti del tracciato sono protetti da staccionate metalliche.
Salendo alla Punta Almana: veduta verso N con il Monte Guglielmo (m 1948). In basso al centro la Malga Casere
In vista della vetta si trova il bivio (palina segnaletica, m 1275, ore 0.40 - 3.15) con il sentiero 313 risalente da Gardone Val Trompia e con l'anello 1 degli itinerari "Malghe in Rete".
Si prosegue in ripida salita fino alla vetta della Punta Almana m 1390 (ore 0.15 - 3.30). Pochi metri prima della vetta (grande croce metallica) si trova l'intersezione (palina segnaletica) con la variante alta del sentiero 3V (solo per escursionisti esperti) diretta alla Croce di Sale.

Il panorama è vastissimo e spazia a 360 gradi. Veduta verso SO: il  Lago d'Iseo con Montisola


Veduta verso N: a sx il Lago d'Iseo, al centro il crinale Punta Almana - Punta Cabrera. Sullo sfondo il Monte Guglielmo
Veduta verso S: a sx la vetta, al centro il Lago d'Iseo

Dalla vetta si prosegue lungo il marcato sentiero 3V in direzione S scendendo l'aereo  crinale che separa il Lago d'Iseo dalla bassa Valle Trompia. Il tracciato a tratti ripido, si mantiene quasi sempre in cresta fino alla Croce di Pezzolo.

Scendendo verso la Croce di Pezzolo: la Punta Almana alle nostre spalle

Scendendo verso la Croce di Pezzolo: la Punta Almana alle nostre spalle
La sella della Croce di Pezzolo. Sullo sfondo i Monti Eclinetto (m 1099) e Rodondone (m 1143)
Si giunge quindi alla Croce di Pezzolo m 937 (ore 0.50 - 4.20), sella che collega la Valle di Gardone (collaterale della bassa Valle Trompia) con il Lago d'Iseo. Qui si trova anche l'incrocio (palina segnaletica) con il sentiero 312 risalente da Gardone Val Trompia, la variante bassa del sentiero 3V e l'anello 1 degli itinerari "Malghe in Rete". 
Dalla Croce di Pezzolo si continua a seguire il sentiero 3V in direzione del Monte Rodondone imboccando una stradina sterrata che si snoda lungo il crinale. La stradina supera sulla sx un casolare, prosegue pianeggiante a mezza costa sul versante della Valle Trompia per poi terminare in un piccolo spiazzo. Si prosegue diritto lungo un sentiero che affronta un breve tratto di salita molto ripida  raggiungendo sopra il crinale  la Cascina Folcione.

Salendo verso il Monte Rodondone: veduta verso E sulla Valle di Gardone
Si prosegue in salita lungo un tratturo che segue il crinale superando una lunga serie di postazioni da caccia: si devia quindi a sx lungo uno sconnesso sentiero che tenendosi a mezza costa lungo il dirupato versante orientale del Monte Eclinetto, tra vari saliscendi perde un poco di quota. Raggiunto un cascinale, il percorso si innesta su una stradina sterrata pianeggiante che poi ricomincia a salire toccando la località Spiedo. La carrareccia snodandosi sulla linea del crinale prosegue in salita tra una lunga serie di postazioni da caccia superate le quali, si devia a sx (attenzione ai segnavia!) lungo un sentiero inizialmente poco evidente che si dirige verso il Monte Rodondone. La carrareccia invece termina dopo un centinaio di metri presso un casolare. Il sentiero sale ora ripido nel fitto bosco fino a raggiungere la vetta del Monte Rodondone m 1143 (ore 0.45 - 5.05).
Scendendo dal Monte Rodondone, il crinale Santa Maria del Giogo - Monte Castellino - Punta dell'Orto
Dalla cima, dopo un breve tratto in ripida discesa, il panoramico sentiero prosegue sul crinale superando vari roccoli fino a raggiungere la sella di Santa Maria del Giogo (m 940, ore 0.30 - 5.35). Qui, oltre all'intersezione (paline segnaletiche) con numerosi itinerari, si trova il punto di arrivo della strada comunale asfaltata risalente da Sulzano. Oltrepassato un parcheggio sterrato, si prosegue in direzione S lungo il sentiero 3V.
In pochi metri di salita si raggiunge il rustico e pittoresco rifugio - trattoria posto in panoramica posizione sulla sottostante Val di Gombio (Polaveno). Seguendo il marcato sentiero, si arriva subito dopo alla Chiesa di Santa Maria del Giogo m 968 (ore 0.05 - 5.40).


Dalla chiesa si prosegue lungo una carrareccia in leggera discesa sul crinale. Giunti ad un tornante sinistrorso troviamo un bivio (palina segnaletica semi distrutta, m 950, ore 0.05 - 5.45) presso il quale si abbandona la carrareccia (scende con tornante a sx, itinerario 310). Si procede diritto lungo un marcato sentiero (segnavia bianco - azzurri del sentiero 3V, segnavia bianco - rossi del sentiero 255) che continua pianeggiante a mezza costa tenendosi poco sotto il crinale sul lato della Valle trompia. Successivamente il sentiero con qualche saliscendi aggira il versante orientale del Monte Castellino (m 1012) con ampie vedute sulla sottostante Val di Gombio e l'abitato di Polaveno.  Oltrepassati sulla dx in alto alcuni casolari, il sentiero confluisce su una stradina sterrata che si segue diritto in leggera discesa. Oltrepassata sulla sx una minuscola pozza, si raggiunge in pochi metri un casolare (alla nostra dx, porticato ecomostro in cemento armato). Appena oltre, la stradina compie un tornante sinistrorso in discesa. In corrispondenza del tornante (nessuna segnaletica) si prosegue diritto lungo un tratturo che dopo una brevissima salita termina in una radura con alcuni rustici casolari, collocata sulla linea spartiacque (località Cuna).
La località Cuna
 

Il tracciato si porta ora sul versante del Lago d'Iseo. Superata la radura, il sentiero diviene più marcato e ricompaiono i segnavia bianco - azzurri. Si procede in moderata discesa lungo il panoramico crinale affiancando alla nostra dx un lungo tratto di cinzione con filo spinato. Superato un cancelletto di legno ed alcune postazioni da caccia, il sentiero confluisce su una stradina sterrata in corrispondenza dell' ingresso di un ristorante. Girando a sx si incrocia la strada comunale asfaltata che collega Sulzano e Nistisino con Polaveno (località I Colmi, m 870, ore 0.40 - 6.25). Si svolta a dx percorrendo la strada asfaltata per pochi metri. Si abbandona la strada proseguendo diritto (piccola palina segnaletica a sx) lungo il sentiero 3V in direzione Punta dell'Orto.
Verso Punta dell'Orto: panorama su Polaveno e la Val di Gombio
 
Il sentiero sale lungo il prativo crinale (recinzione sulla dx) per poi inoltrarsi nel bosco. In corrispondenza di una minuscola pozza troviamo un bivio (paline segnaletiche, m 915, ore 0.10 - 6.35). Lasciato il sentiero 3V che scende a sx in direzione di Zoadello - Polaveno si prosegue diritto lungo una carrareccia (piccola freccia per Punta dell'Orto). La si percorre per poche decine di metri deviando poi a dx (freccia segnaletica) lungo un sentiero senza segnavia che risale il crinale con moderata pendenza.
Superato un roccolo, si arriva in breve alla Punta dell'Orto m 1001 (ore 0.10 - 6.45). Vastissimo il panorama (in condizioni di buona visibilità) sull'alta pianura, la Franciacorta, il Lago d'Iseo
Il basso Lago d'Iseo con le torbiere dalla Punta dell'Orto
Dalla cima si imbocca in direzione opposta a quella di salita  il  sentiero 241 (segnavia quasi assenti) che scende molto ripido lungo il crinale che digrada verso il Lago d'Iseo. Oltrepassato un roccolo, il sentiero diviene carrareccia e la discesa si fa meno ripida. Si perde velocemente quota seguendo il crinale: superata una lunga serie di postazioni da caccia si raggiunge un incrocio (palina segnaletica, m 762, ore 0.15 - 7.00). La carrareccia prosegue a sx con un tornante. A dx diparte il sentiero 242 diretto alla Chiesa di San Fermo e Pilzone. Si prosegue diritto lungo un' altra carrareccia (itinerario 241, direzione Iseo) che prosegue in discesa lungo il crinale superando altri roccoli. Dopo un breve tratto pianeggiante, si abbandona la carrareccia che prosegue lungo il crinale deviando a sx (segnavia) lungo un marcato sentiero che scende ripido tra la fitta boscaglia fino al bivio (palina segnaletica, m 645, ore 0.15 - 7.15) con i sentieri 242 dir - 290. Si svolta a sx seguendo per poche decine di metri un marcato sentiero pianeggiante (itinerario  241 - 290) fino a raggiungere un successivo bivio (palina segnaletica) dove, lasciato il sentiero 290 che svolta a sx, si continua diritto in discesa lungo il sentiero 241. Si arriva quindi all' intersezione (palina segnaletica, m 575, ore 0.10 - 7.25) con il sentiero 242 var (percorso in comune con l' Antica Via Valeriana). Si prosegue in discesa verso sx (tratto in comune sentiero  241 - Antica Via Valeriana) attraverso un fitto bosco che non consente alcuna visuale panoramica sul sottostante lago. Il sentiero confluisce su una stradina sterrata che prosegue quasi pianeggiante rasentando (a sx) un casolare. Poco dopo la stradina si innesta (palina segnaletica) su un tornante della strada provinciale n. 48 Iseo - Polaveno.

Si segue la strada in discesa per circa 900 metri. Al successivo tornante (destrorso) si tocca la località Bosine m 385 (a sinistra del tornante, ore 0.20 - 7.45) caratterizzata da un amplio cascinale e da una adiacente chiesetta. Lasciato (palina segnaletica) il percorso della Antica Via Valeriana, si imbocca (segnavia sbiadito su paracarro di pietra a dx) una stradina cementata che scende verso Iseo. Dopo una curva a sx, la stradina prosegue cementata per un breve tratto per poi divenire acciottolata.
Al successivo tornante destrorso la si abbandona imboccando un sentiero (immagine) che scende ripido nel fitto bosco (segnavia radi e sbiaditi). In vista dello svincolo di Iseo della superstrada spbs 510, si supera una santella e subito dopo si raggiunge il bivio (palina segnaletica, m 290, ore 0.10 - 7.55) con il sentiero 246 che si dirama a sx. Il percorso (seguire i segnavia) si innesta su un tornante della strada provinciale n. 48 Iseo - Polaveno. Si percorre la strada in discesa per pochi metri svoltando poi a sx (segnavia, curva a gomito) su una stradina sterrata (targa Via S. Bonomelli 44) che sottopassa un viadotto della superstrada, prosegue pianeggiante a mezza costa per poi curvare a dx passando sopra il tunnel artificiale di uno svincolo Si continua ora scendendo lungo un pittoresco viottolo acciottolato affiancato da muri a secco che converge (palina segnaletica di inizio sentiero 241, m 225, ore 0.10 - 8.05) lungo Via S. Bonomelli. Si prosegue in discesa lungo tale via per 500 metri fino ad incrociare la strada litoranea (Via Roma). Si svolta a sx seguendo quest'ultima per altri 700 metri. Utilizzando un sovrappasso pedonale si scavalca la linea ferroviaria giungendo alla stazione di Iseo delle Ferrovie Nord (m 189, ore 0.10 - 8.15), punto finale di questa panoramica e variegata escursione.

1 commento:

  1. Buongiorno, mi piace molto la cartografia che usi, se è un sito per favore me lo indichi?
    Grazie mille
    Marco, Gussago (BS)

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