by zombie

"Camminare per me significa entrare nella natura. Ed è per questo che cammino lentamente, non corro quasi mai. La Natura per me non è un campo da ginnastica. Io vado per vedere, per sentire, con tutti i miei sensi. Così il mio spirito entra negli alberi, nel prato, nei fiori. Le montagne sono per me un sentimento."
(Reinhold Messner)

martedì 15 maggio 2018

Da Rezzato a Gavardo

Escursione collinare lungo il Sentiero del Carso Bresciano

LUOGO DI PARTENZA: Rezzato, Vicolo Quadra (km 9 da Brescia)
LUOGO DI ARRIVO: Gavardo, Via G. Quarena (km 24 da Brescia)
STAGIONE CONSIGLIATA: inverno, primavera, autunno
DISLIVELLO COMPLESSIVO IN SALITA: 1110 m
ACQUA SUL PERCORSO: si
ESCURSIONE EFFETTUATA IL: 7 maggio 2018
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 N.B.: LA SEGNALETICA DEL SENTIERO 530 "DEL CARSO BRESCIANO"  NELLA ZONA SAN ROCCO - NUVOLERA E' SPORADICA E CARENTE. 
 IN DUE PUNTI SPECIFICI (INDICATI NELLA RELAZIONE) LA SEGNALETICA DEL MEDESIMO SENTIERO E'  ERRATA.


  NOTE
Percorso adatto ad escursionisti allenati con un buon senso dell'orientamento. Considerate le quote  basse ed  i lunghi tratti esposti al sole si sconsiglia la percorrenza in estate.
Il viaggio di ritorno da Gavardo a Rezzato,  punto di partenza dell'escursione, è stato effettuato utilizzando il servizio autobus interurbano.  Per visualizzare orari consultare il sito www.arriva.it.
Nel centro storico di Rezzato m 158 si lascia l'automezzo in un parcheggio pubblico situato in Vicolo Quadra. Ci si incammina girando a sx in direzione S lungo il medesimo vicolo. Raggiunto un incrocio, si svolta a dx lungo Via Italia, quindi ad una successiva intersezione si prosegue diritto per Via G. B. Scalabrini. Alla nostra sx si presenta il sontuoso palazzo Fenaroli. Dopo poche decine di metri si svolta a dx lungo Vicolo Ghiaccaia che termina in breve lasciando il posto ad un viottolo a scalini che porta al cancello di ingresso del Parco di Bacco. Si sale ora la ripida e monumentale scalinata che porta alla sommità del Parco di Bacco (Colle San Pietro, m 211, ore 0.10), dove troviamo un tempietto sotto il quale trova riparo una grande botte di marmo.
Proseguendo a dx del tempietto si percorre un sentiero che in breve conduce ad un cancelletto di uscita dal parco, sbucando proprio di fronte alla Chiesa di San Pietro.
Da qui in poi l'escursione seguirà per quasi tutto il suo sviluppo fino a Gavardo il sentiero CAI 530 "Del Carso Bresciano", (un percorso ad anello di circa 70 chilometri complessivi il cui completamento è avvenuto in tempi recenti).
Dalla chiesa si prosegue in direzione N lungo un ombroso viottolo pianeggiante. Superato l'incrocio (paline segnaletiche, m 197, ore 0.05 - 0.15) con i sentieri 931 - 933, il viottolo affianca sulla dx il muro di cinta e l'ingresso di un cascinale e raggiunge in breve una biforcazione (paline segnaletiche, m 215, ore 0.05 - 0.20). Tenendo la sx si segue il ramo occidentale del sentiero 530 diretto a Gazzolo - Monte Fratta - Castello di Serle - Cariadeghe - Vallio Terme. Procedendo a dx (direzione della nostra escursione) si segue il ramo orientale del sentiero 530 verso Nuvolera - Nuvolento - Paitone - Vallio Terme  (i due rami si uniscono a N di Vallio Terme costituendo un unico percorso ad anello).
Si segue ora in salita (palina segnaletica Rifugio Alpini) un largo sentiero immerso nel bosco che interseca una stradina asfaltata, prosegue ancora in salita  e raggiunge in breve il Rifugio Alpini Aldo Vitali m 290 (ore 0.15 - 0.35).
 La Valle di Virle. A dx il Monte Camprelle (m 564)
Dal rifugio (fontana) si segue (palina segnaletica sentiero 933, segnavia su muretto sentiero 530) un ripido sentiero  che sale nel fitto bosco. Superando una serie di intersezioni con altri percorsi (attenzione ai segnavia) il tracciato si innesta svoltando a dx su un sentiero pianeggiante che taglia a mezza costa il versante meridionale del Monte Regogna (area picnic, m 380, ore 0.20 - 0.55) consentendo alcuni scorci panoramici sul sottostante abitato di Virle. Il percorso piega a sx in direzione N. Giunti ad una biforcazione (palina segnaletica e bacheca) si tiene la dx percorrendo in discesa uno sconnesso sentiero che scende nella Valle di Virle.
Scendendo nella Valle di Virle: particolare del fondo del sentiero con i solchi incisi nella roccia utilizzati nei secoli scorsi per favorire lo scorrimento dei blocchi di marmo
Scendendo nella Valle di Virle: la Cava Ventura alla nostra dx
Area picnic nella Valle di Virle
Il sentiero supera alla nostra sx una piccola cava abbandonata. Raggiunto quasi il fondovalle, sulla sx troviamo un' effige della Madonna su roccia; appena oltre il tracciato compie un tornante destrorso (palina segnaletica sentiero 931). Dopo un successivo tornante sinistrorso interseca la strada comunale asfaltata risalente da Virle. Si attraversa la strada e si imbocca un sentierino (attenzione ai segnavia, traccia poco evidente) che risale la valle tenendosi parallelo alla strada (distante pochi metri alla nostra sx e rasentata dal senterino  in due punti). Successivamente si prosegue in maniera continuativa lungo la strada, oltrepassando un'area picnic (alla nostra sx) e raggiungendo in breve un passo senza nome (m 320, ore 0.20 -1.35) che collega la Valle di Virle con Botticino. Al passo (semi nascosta dalla vegetazione) troviamo la palina segnaletica del Sentiero Principale Valverde.

Tralasciando la stradina sterrata che scende a sx, si procede lungo la strada asfaltata che curva a dx in leggera salita. Superato alla nostra dx un casolare, l'asfalto termina e si perviene dopo pochi metri ad una biforcazione dove la segnaletica è  errata (vedi foto).  Contrariamente da quanto indicato dal segnavia, il percorso corretto segue la strada sterrata che si inerpica ripida a dx.
 Proseguendo diritto si finisce nell'area di operazioni di una cava, dove ripetuti cartelli e scritte invitano gli sprovveduti intrusi a tornare indietro!

La larga strada sterrata sale ripida a dx (segnavia marcati ma radi) con diversi tornanti rasentando la recinzione di una cava, offrendo un'ampia veduta sui paesi di Botticino Mattina e Botticino Sera ed il Monte Maddalena (m 875).
Successivamente, raggiunta l'altitudine di 440 metri circa, la strada diviene pianeggiante e dirigendosi verso E, taglia a mezza costa immersa nel bosco  il versante settentrionale del Monte Camprelle (m  564). Si raggiunge quindi l' intersezione (palina segnaletica, m 440, ore 0.35 - 2.10) con la diramazione del sentiero 530 che diparte a dx in direzione di Mazzano (all'intersezione, cancello di ingresso alla proprietà di un casolare a dx). Si prosegue diritto ancora lungo la strada sterrata che ora attraversa una radura consentendo alla nostra sx una discreta veduta sulla Valle del Rio di Giava costellata da numerose cave e di Serle con le sue frazioni.

Procedendo verso Nuvolera: scorcio di Serle quasi sospeso sopra le cave
Procedendo verso Nuvolera: rustico cascinale sulla dx del percorso

La stradina perde quota. Ad un tornante sinistrorso la si abbandona per imboccare un sentiero a dx. Nel punto di deviazione è presente una bacheca con i cartelli segnaletici dei sentieri del Comune di Nuvolera. Il sentiero  530 procedendo in discesa lungo le pendici del Monte Cavallo (m 441) in direzione di Nuvolera, supera altre intersezioni ove sono presenti tali cartelli.
Scendendo verso Nuvolera
Lungo il percorso si incontra sulla sx il "Rifugio Sentiero Monte Cavallo" (m 290), dotato di ogni comfort

Dopo il rifugio si perviene ad una nuova intersezione dove sono presenti i cartelli dei sentieri del Comune di Nuvolera ma nessun segnavia del sentiero 530. In questo punto bisogna proseguire diritto lungo il sentiero a mezza costa (freccia per San Rocco). In breve, seguendo i radi segnavia si arriva alla Chiesa di San Rocco m 197 (ore 0.45 - 2.55), collocata a breve distanza dal sottostante centro storico di Nuvolera. Dopo la chiesa non vi sono più i segnavia del sentiero. Si scende ora un viottolo acciottolato a gradini circondato da un  bel giardino che raggiunge le vecchie case di Nuvolera m 173 (ore 0.05 - 3.00). Si svolta a sx lungo Via G. Marconi (fontana) e poi ancora a sx lungo Via Sorzana, intersecando dopo circa 200 metri alla nostra sx Via San Rocco (segnavia 530 formato francobollo su muretto a sx).  Si prosegue ancora diritto lungo Via Sorzana per poi svoltare a sx lungo Via dei Marmi. La si percorre per circa 500 metri (marciapiede) per poi imboccare a dx Via Valle. A questo incrocio (m 182, ore 0.10 - 3.10) ritroviamo i segnavia bianco - rossi del sentiero 530.
 N.B.: nei pressi della chiesa di San Rocco precedentemente oltrepassata, il sentiero 530 anzichè scendere a Nuvolera dovrebbe seguire il fianco della collina: tuttavia la scarsa segnaletica presente a San Rocco non ha offerto indicazioni al riguardo.
Nuvolera visto dal versante meridionale del Monte Bolle. Al centro la frazione di  Sorzana
Si percorre brevemente Via Valle per poi svoltare a sx lungo una strada che abbandona la zona residenziale inoltrandosi sterrata tra i campi. Poco dopo (palina segnaletica) si svolta a dx lungo una carrareccia a fondo erboso. Si segue quindi una debole e ripida traccia che si inerpica sul versante meridionale del Monte Bolle (m 364).

 Nuvolento e Paitone dai pressi del Rifugio Alpini. Sullo sfondo il Monte Paitone (m 327)
Dopo un tratto pianeggiante a mezza costa (m 342, ore 0.30 - 3.40) la traccia scende tra rocce e boscaglia in direzione di Nuvolento giungendo al Rifugio Alpini di Nuvolento m 235 (ore 0.20 - 4.00).
La chiesetta adiacente al Rifugio Alpini
Cattive abitudini nuvolentesi
Dal Rifugio Alpini si prosegue lungo un sentiero a mezza costa che scende  a Nuvolento innestandosi su una strada asfaltata affiancata da qualche casolare (Via Antica Fonte). Dopo un centinaio di metri sulla sx troviamo un antica fontana (Fonte Som, m 196, ore 0.10 - 4.10).
 Si prosegue ancora per poco meno di cinquanta metri lungo la strada: in prossimità del cancello di ingresso di una villetta il tracciato (attenzione, deviazione poco evidente), gira bruscamente a sx inerpicandosi ripido su una traccia di sentiero che affianca inizialmente la rete di cinzione della villetta. La traccia (segnavia ben presenti) sale tra la rada boscaglia su una brulla e rocciosa altura, supera una piccola cava abbandonata e divenuta pianeggiante (quota m 310, ore 0.20 - 4.30), si inserisce su una carrareccia che prosegue in moderata salita offrendo sulla dx una veduta sul sottostante abitato di Nuvolento. In breve si abbandona la carrareccia deviando a dx lungo una traccia di sentiero in ripida discesa che si innesta in corrispondenza di una santella su una stradina a fondo erboso. Si segue quest' ultima in discesa  (due tornanti) fino ad incrociare (acquedotto comunale alla nostra dx), la Strada Provinciale n. 41 Nuvolento - Serle. Svoltando a sx (curva a gomito) si procede in salita lungo la strada per pochi metri: si devia quindi a dx (segnavia su parapetto metallico) su un sentierino in ripida discesa che sbuca su una strada asfaltata tra i caseggiati in piano di Castello (fraz. di Nuvolento).
Via Colombaro
Si svolta a sx lungo tale strada (Via Castello Sera), ad un successivo incrocio si prosegue diritto lungo Via Castello Mattina e poi ancora diritto seguendo Via Sorgente. Quest'ultima stradina prosegue in aperta campagna fino ad intersecare la variante della Strada Provinciale n. 41. Si svolta a dx lungo una pista ciclabile parallela alla strada per poi attraversarla girando a sx su passaggio ciclo - pedonale. Si prosegue ora in piano tra i campi lungo una stradina asfaltata (Via Colombaro) che raggiunge le prime case  di Colombaro (fraz. di Paitone). In corrispondenza del cartello di inizio centro abitato di Paitone si svolta a sx lungo un viottolo erboso (Via Fontanino) che snodandosi parallelo al Torrente Rudone conduce in breve alla pittoresca e ombrosa Sorgente Rudone (area picnic, m 190, ore 0.30 - 5.00).
Il Torrente Rudone presso la sorgente
Dalla sorgente si segue in ripida salita un sentiero inizialmente affiancato da parapetti di legno che poco dopo sbuca su una carrareccia. Svoltando a sx si segue in salita quest'ultima per pochi metri raggiungendo la Chiesa di San Rocco (m 230). Si prosegue ora su sentiero per pochi minuti intersecando (palina segnaletica) la strada comunale asfaltata (Via S. Allocchio) che collega Paitone alle frazioni collinari. Attraversatala,  si sale a sx una bella scalinata che ci porta al Santuario della Beata Vergine di Paitone m 280 (ore 0.15 - 5.15, fontana).
L'interno del santuario
Vista dal santuario: una colata di cemento chiamata Paitone
Procedendo verso Marguzzo, vipera stecchita a margine della strada
Dal sagrato del luogo di culto si imbocca a sx un sentierino che dopo poche decine di metri di salita incrocia una strada cementata. Si svolta a dx e la si segue in discesa per pochi metri deviando poi a sx (in corrispondenza di un segnale di divieto di sosta) lungo una debole traccia in salita che diviene poi sentiero. Attenzione: nella zona vi sono molte vipere (tra vive e morte ne sono state osservate quattro).
Procedendo tra la fitta boscaglia si perviene ad un antico cippo funerario presso il quale si procede in salita a sx (tornante). Il sentiero si innesta quindi sulla strada comunale asfaltata risalente da Paitone. Svoltando a dx (curva a gomito) la si segue in salita per poche decine di metri per poi abbandonarla al successivo tornante e proseguire a dx lungo un sentiero che in breve interseca nuovamente la medesima strada. Un segnavia sbiadito indica a sx il Rifugio Alpini di Nuvolento raggiungibile percorrendo la strada in discesa per poche decine di metri. Si procede a dx seguendo la strada in salita che poco dopo si biforca. Tenendo la sx si procede in direzione Marguzzo (indicazione su segnale stradale). Il percorso compie un tornante sinistrorso, attraversa una radura e raggiunge il piccolo abitato di Marguzzo, popolato prevalentemente da gatti.

Lasciato alle nostre spalle in gruppo  di casolari, si prosegue ancora in salita raggiungendo in breve la Chiesa di San Martino m 435 (ore 0.35 - 5.50).
Scorcio di Serle dalla Chiesa di San Martino
Oltrepassata di pochi metri la chiesa, si giunge ad una biforcazione (frecce segnaletiche semi cancellate) dove si prosegue lungo la strada asfaltata di dx  che procede in piano in direzione di Sarzena. Il percorso attraversa una vasta radura disseminata di casolari riprendendo poi  a salire. Dopo una serie di curve si perviene ad un incrocio (freccia segnaletica) dove si gira a sx.

Procedendo verso Sarzena
Procedendo verso Sarzena

Si giunge quindi al piccolo borgo di Sarzena m  470 (ore 0.15 - 6.05, fontana), dove la popolazione di gatti e cani supera abbondantemente quella umana.


Facendo attenzione ai segnavia si attraversa brevemente il gruppo di casolari e si imbocca (palina segnaletica) un sentiero che si distacca a dx dalla stradina cementata e che scende circondato da una fitta boscaglia in direzione di Marzatica - San Carlo (attenzione ai segnavia in prossimità delle numerose intersezioni con altri sentieri).

Segue un tratto quasi pianeggiante a mezza costa dove alcuni squarci della vegetazione consentono (sulla dx) interessanti vedute sulla località Pospesio ed il Monte Paitone (m 327). Il sentiero si innesta quindi su  una strada sterrata; la si segue a dx in discesa per circa 300 metri per poi abbandonarla imboccando a sx (attenzione ai segnavia) un largo sentiero che si insinua con percorso quasi pianeggiante nella fitta boscaglia. Il tracciato si sviluppa con qualche saliscendi (attenzione alle numerose intersezioni con altri sentieri).
Si sbuca in una piccola radura dove è presente un piccolo baraccamento adibito a postazione di caccia. Si segue ora una carrareccia che dopo pochi metri prosegue oltre un cancello metallico (foto).

Olrepassato di circa 50 metri il cancello si raggiunge un incrocio dove appare su una pietra un segnavia che indica chiaramente di svoltare a sx lungo una carrareccia in salita. La direzione indicata dal segnavia è errata. (un errore  che è costato quasi mezz'ora di inutili ricerche del percorso del sentiero 530 in quella direzione). A questo incrocio bisogna invece procedere verso dx, seguendo una carrareccia che con tracciato a mezza costa si innesta dopo circa 200 metri sulla strada comunale asfaltata che collega Gavardo a Marzatica (m 305, ore 0.45 - 6.50).
Si svolta a sx (percorso in comune itinerario 502 - 530) seguendo la strada in salita che dopo 300 metri entra nel piccolo borgo di Marzatica m 321 (ore 0.05 - 6.55). Uscendo dal piccolo abitato si raggiunge una biforcazione (foto). In questo punto si lascia l'itinerario 502 - 530 che svolta a sx (palina segnaletica) salendo verso il Monte Tesio, per proseguire diritto (nessuna indicazione) lungo l'itinerario 502 diretto a Gavardo. Si percorre quindi la carrareccia pianeggiante che affianca per un buon tratto un muraglione di pietra (alla nostra dx). Seguendo i radi segnavia  si piega poi a sx  in salita lungo una carrareccia  che conduce ad un casolare. Superatolo, si continua lungo un sentierino (attenzione ai radi segnavia) che sale nella boscaglia con tracciato a mezza costa. Otrepassato un rivolo in secca il sentiero svolta a sx (tornante) abbandonando il tracciato a mezza costa e risalendo ripido il versante meridionale del Monte Rena (m 490). Il tracciato si innesta quindi su un sentiero pianeggiante che procede verso dx a mezza costa pervenendo in breve ad un casolare. Si percorre ora per poche decine di metri una stradina sterrata che sbuca su un tornante (palina segnaletica) della strada comunale asfaltata che collega Gavardo a Serle (m 430, ore 0.35 - 7.30).  Si percorre ora la strada asfaltata in discesa per circa 100 metri deviando poi a dx (segnaletica sentiero 501 fresca di rifacimento) lungo una carrareccia che procede in discesa parallela alla sovrastante strada. Il percorso si riporta quindi lungo la strada asfaltata seguendola per altri 400 metri. Poco oltre un successivo tornante destrorso la si abbandona deviando a sx (paletto segnaletico) lungo un pietroso sentiero che in breve sbocca su un tornante destrorso della medesima strada. Pochi metri dopo quest'ultimo si deve deviare a sx (paletto segnaletico) lungo un altro tratto di sentiero.  Si percorre in discesa il largo e sconnesso tracciato intersecando in breve (palina segnaletica) una stradina cementata. Girando a sx e pochi metri dopo a dx (palina segnaletica), si segue in ripida discesa un viottolo cementato  oltrepassando gli impianti dell'acquedotto. Dopo un brevissimo tratto di sentiero si raggiunge l'abitato di Gavardo. Si prosegue in discesa lungo una stradina cementata (Via Carera), successivamente asfaltata che si snoda tra le vecchie case del centro storico. La strada, sottopassato un portico, sbuca (cartelli segnaletici CAI all'intersezione) sulla centrallissima Via G. Quarena m 199 (ore 0.30 - 8.10) a pochi metri dal ponte sul Fiume Chiese e dalla fermata dell'autobus che ci riporterà a Rezzato.

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