by zombie

"Camminare per me significa entrare nella natura. Ed è per questo che cammino lentamente, non corro quasi mai. La Natura per me non è un campo da ginnastica. Io vado per vedere, per sentire, con tutti i miei sensi. Così il mio spirito entra negli alberi, nel prato, nei fiori. Le montagne sono per me un sentimento."
(Reinhold Messner)

mercoledì 9 maggio 2018

Sentiero della Resistenza n. 11 e Monte Altissimo

Ascesa al Monte Altissimo da Angolo Terme

LUOGO DI PARTENZA E ARRIVO: Terzano, fraz. di  Angolo Terme (km 63 da Brescia)
STAGIONE CONSIGLIATA: primavera, autunno
DISLIVELLO COMPLESSIVO IN SALITA: 1430 m
ACQUA SUL PERCORSO: si    
ESCURSIONE EFFETTUATA IL: 24 aprile 2018
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  N.B.: 
LA SEGNALETICA DEL SENTIERO DELLA RESISTENZA N.11 NEL TRATTO TERZANO - DOSSO DI SERF E' SPORADICA E CARENTE

    NOTE
Lungo itinerario adatto ad escursionisti ben allenati con un buon senso dell' orientamento. Per le quote relativamente basse si sconsiglia la percorrenza nelle giornate più calde dei mesi estivi. 
Il Sentiero della Resistenza n. 11 "Gruppo Sella Lorenzini" è un percorso ad anello con partenza e arrivo a Terzano m 427, frazione di Angolo Terme. Risalendo la Valle Camonica lungo la superstrada statale n. 42, si imbocca l'uscita di Boario Terme e seguendo le indicazioni per la Valle di Scalve, si percorre la ex strada statale n. 294 che dopo l'attraversamento di Boario, sale a Gorzone (frazione di Darfo - Boario Terme). Oltrepassato quest'ultimo abitato, ad un bivio si lascia la ex strada statale proseguendo diritto (indicazione stradale) per Terzano che si raggiunge in poche centinaia di metri. All'inzio dell'abitato sulla sx si trova un piccolo parcheggio accanto alla sede del Circolo Alpini ove si lascia l'automezzo. Sulla dx troneggia la Chiesa di Santa Giulia.  Sull'angolo del muro perimetrale della chiesa vi è un cartello indicante gli orari delle Sante Messe e un pannello con mappa illeggibile che segnala il punto di inizio del Sentiero della Resistenza.
Angolo Terme ed il Monte Pora (m 1880)
Ci si incammina seguendo in salita una stretta viuzza (Piazza Clè, chiesa alla nostra sx) che diviene Via Montello. Si passa sotto un piccolo portico (segnavia verde - bianco - rosso sul muro a dx). Giunti ad un bivio si gira a sx (Via San Giovanni, cartello per San Giovanni al monte). Si prosegue lungo la stradina asfaltata giungendo in breve ad una piccola chiesetta con parcheggio. Passando oltre, la stradina, ora sterrata, continua con percorso a mezza costa in moderata salita  offrendo sulla sx un' ampia vista su Angolo Terme.
La carrareccia (ora con fondo misto acciottolato - asfaltato) dopo aver superato alcune santelle, vari casolari ed una fontana, inizia a salire ripida inoltrandosi nella stretta e dirupata Valle di San Giovanni. I segnavia verde - bianco - rossi del Sentiero della Resistenza sono saltuari e molto sbiaditi.
Dopo circa 45 minuti di cammino si giunge alla "Madonna del Buon Cammino" m 720 con monumento commemorativo degli Alpini.

Poco oltre sulla sx, attaccati a penzoloni ad una parete verticale, si trovano carretti ed attrezzi agricoli di antica fattura.
La carrareccia, contendendo lo spazio al tumultuoso torrente prosegue in ripida salita attraverso la gola. Scavalcato il corso d'acqua,  dopo alcuni tornanti, raggiunge una santella (alla nostra dx, m 950). La valle ora si fa un poco più aperta. In prossimità di un tornante destrorso troviamo una biforcazione (m 1030, nessuna segnaletica). Trascurare la stradina cementata che si dirama a sx (barra di metallo e cartello del Fondo Agricolo Europeo) e proseguire a dx lungo la ripida stradina asfaltata. Il percorso, immerso in un fitto bosco, effettua un tornante sinistrorso raggiungendo una nuova biforcazione (m 1110, nessun segnavia) dove seguendo l' indicazione per San Giovanni apposta su un cartello di legno, teniamo la sx. 
 
 La carrareccia prosegue ora pianeggiante a mezza costa, guada un torrentello (trascurare la carrareccia che sale ripida a dx) e raggiunge in pochi minuti un gruppo di casolari (fontana).  
Superato di poco il gruppo di case troviamo una biforcazione (nessuna segnaletica). Bisogna tenere la dx.
Subito dopo si giunge al Rifugio San Giovanni m 1160, utilizzato come base partigiana durante la Guerra di Liberazione (1943 - 1945).

Appena oltre il rifugio, dove la carrareccia effettua un tornante a sx, si devia a dx (indicazione su cartello di legno) percorrendo un largo sentiero che in poche decine di metri ci conduce alla chiesetta di San Giovanni m 1179 (ore 2.00).
Dal panoramico balcone del tempietto si gode una bella veduta sulla sottostante Valle di San Giovanni, la Val di Scalve, il Monte Pora (m 1880)
 Ritornati in poche decine di metri di sentiero al Rifugio San Giovanni, si imbocca la carrareccia che prosegue in salita. Dopo un tornante destrorso si presenta una nuova biforcazione  (m 1190, ore 0.05 - 2.05, nessuna segnaletica, nessun segnavia). A sx si dirama la  variante del Sentiero della Resistenza diretta a Lazer. La presente escursione, seguendo il percorso principale del Sentiero della Resistenza, prosegue a dx in direzione del Dosso di Serf.
 
La stradina sterrata con percorso a mezza costa supera una serie di rustici casolari (fontana). Dopo un tratto a fondo cementato, diviene una larga mulattiera dal fondo ghiaioso e sconnesso che sale  ripida con diversi tornanti fino a raggiungere il Dosso di Serf m 1445 (palina segnaletica, ore 0.40 - 2.45), sella di collegamento tra la Valle di San Giovanni e la Conca di Borno. Da qui si lascia il percorso del Sentiero della Resistenza per seguire sulla dx (palina segnaletica) il sentiero 6 in direzione del Monte Altissimo.
Si costeggia per un breve tratto l'alta recinzione (alla nostra sx) di una pista da sci per poi proseguire direttamente in ripida salita lungo il tracciato erboso della pista. Man mano che si sale, il panorama si apre in direzione N sulla Conca di Borno, il Pizzo Camino e le vette adiacenti.
Salendo al Monte Altissimo: al centro della radura la Malga Paghera. Sullo sfondo il Pizzo Camino (m 2491). 
Con percorso non obbligato lungo la pista da sci o i prati si raggiunge la Malga Paghera (m 1568, ore 0.20 - 3.05). Da qui, in ripida salita lungo i prati o la pista da sci si prosegue per la vicina vetta del Monte Altissimo m 1703 (paline segnaletiche, ore 0.20 - 3.25). Dalla sommità, purtroppo deturpata dagli impianti sciistici e da varie strutture, si gode un vasto panorama sulla bassa Valle Camonica, il Lago d'Iseo, le Alpi Orobie, le Prealpi Bresciane.
Dal Monte Altissimo: veduta verso NO. In primo piano il Dosso di Feit ed  il Monte Ghigozzo (m 1599). Sullo sfondo il Pizzo della Presolana (m 2521)
Dal Monte Altissimo: veduta verso N con il Pizzo Camino (m 2491)

Dal Monte Altissimo si ritorna con medesimo percorso alla sottostante Malga Paghera m 1568 (ore 0.10 - 3.35) dove è possibile ammirare splendide fioriture primaverili di crocus.




La Malga Guccione
Dalla Malga Paghera si ritorna con medesimo percorso al Dosso di Serf m 1445 (palina segnaletica, ore 0.15 - 3.50) dove si riprende il tracciato del Sentiero della Resistenza in direzione di Malga Guccione - Pratolungo (percorso in comune con il sentiero 6). Si segue nel bosco un largo sentiero dal fondo sconnesso che dopo una lieve salita ed un tratto in piano scende nell'ampia radura di Malga Guccione m 1427 (palina segnaletica, ore 0.10 - 4.00). Dalla malga diparte a sx (segnavia su staccionata di legno a margine della radura) una diramazione del Sentiero della Resistenza diretta a Lazer - Rifugio San Giovanni. Si imbocca ora a sx una carrareccia (indicazioni sentiero 6 per Valsorda) che sale moderatamente raggiungendo in breve l'ariosa radura di Malga Pratolungo m 1478 (ore 0.10 - 4.10).  Da qui (indicazioni riportate sul muro dell'edificio) si distacca un' altra variante diretta a Lazer.
La Malga Pratolungo. Il luogo fu teatro di una sanguinosa battaglia tra  partigiani e nazi fascisti avvenuta l' 8 dicembre 1943. Lapide e targa commemorativa a ricordo.

Il cielo sopra Malga Pratolungo
Dalla Malga Pratolungo si attraversa ora in piano in direzione E l'ampia radura fino a raggiungere un insellatura (m 1490) dalla quale la carrareccia procede in moderata discesa attraversando un'altra vasta distesa prativa. I segnavia verde - bianco - rossi del Sentiero della Resistenza (frequenti e ben marcati a partire da Malga Guccione) si alternano a quello bianco - rossi del sentiero 6. Si oltrepassa alla nostra dx una pozza per l'abbeveraggio del bestiame e si arriva ad una biforcazione (palina segnaletica, m 1475, ore 0.10 - 4.20). Mentre l'itinerario 6 procede lungo la carrareccia, il Sentiero della Resistenza (segnavia ben marcati) devia a sx lungo un sentierino che si inoltra nel bosco in direzione della località Prave. Il percorso in moderata discesa, taglia a mezza costa le pendici settentrionali del Monte Ghigozzo per poi svilupparsi su panoramico crinale con vista sulle strapiombanti pareti meridionali del Monte Ghigozzo, la ridente località Prave e la chiesetta di San Bartolomeo.
La località Prave. Sullo sfondo il Pizzo della Presolana (m 2521)
Attraverso una vasta radura si raggiungono i casolari di Prave m 1153 (fontana). Svoltando a sx lungo una stradina si raggiunge con una breve salita la chiesetta di San Bartolomeo m 1167 (ore 0.45 - 5.05). Si prosegue ora in direzione E lungo la stradina sterrata che con percorso a mezza costa supera una serie di casolari. Appena oltre la chiesetta, sul muro di un'abitazione a sx vi è un pannello esplicativo (illeggibile) del Sentiero della Resistenza.. Poche decine di metri oltre, a sx, si distacca (palina segnaletica) un sentiero in salita a mezza costa che costituisce un'altra variante diretta a Lazer - Feit - San Giovanni.
La stradina ora a fondo cementato inizia a scendere con tracciato a mezza costa nel fitto bosco (caratteristici muretti a secco a sx) alternando qualche tratto pianeggiante e divenendo successivamente sterrata. I segnavia del Sentiero della Resistenza da qui fino al termine dell'escursione saranno molto radi e sbiaditi.

Dopo circa 45 minuti di cammino da San Bartolomeo si raggiunge la località Colle (m 900). Sulla sx della carrareccia vi è una grande santella. A dx troviamo un panoramico dosso erboso quasi a picco sulla Valle di Scalve e dei rustici fienili.  La stradina, ora a fondo misto acciottolato - asfaltato scende molto ripida nel solco della Valle dell' Inferno (collaterale della Valle di Scalve). A quota m 750 il tracciato raggiunge il greto del torrente che discende dal Monte Ghigozzo e da qui in poi per un lungo tratto continua a perdere quota mantenendosi parallela ad esso (torrente sulla dx) fin quasi alla rustica località Fornaci m 550 (ore 1.25 - 6.30).
Fienile super rustico poco prima di giungere alla località Fornaci
La località Fornaci
Dopo Fornaci la carrareccia devia verso sx scendendo più dolcemente con un percorso a mezza costa che segue la  Valle di Scalve in direzione di Angolo Terme, immersa un ameno paesaggio agreste contraddistinto da prati, cascinali, muretti a secco e santelle.


Mazzunno
Dopo un lungo tratto pianeggiante si raggiunge la località Dasse (chiesetta con portico) oltre la quale la strada divenuta asfaltata (Via San Bartolomeo), prosegue in discesa raggiungendo l'abitato di Mazzunno m 391 (ore 0.35 - 7.05). Di fronte alla Chiesa di San Giacomo  troviamo (alla nostra dx) un pannello illustrativo del percorso del Sentiero della Resistenza. Pochi metri dopo la chiesa si imbocca a sx (palina segnaletica semi distrutta) una strada asfaltata (Via Bregno) sulla quale (a sx) è situato un ostello.  La strada (marciapiede a dx) prosegue in discesa fino ad intersecare Via Lorenzetti (m 360). Si svolta ora a sx percorrendo in ripida salita tale via, raggiungendo in tal modo il parcheggio situato di fronte alla Chiesa di Santa Giulia a Terzano m 427 (ore 0.15 - 7.20).


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