by zombie

"Camminare per me significa entrare nella natura. Ed è per questo che cammino lentamente, non corro quasi mai. La Natura per me non è un campo da ginnastica. Io vado per vedere, per sentire, con tutti i miei sensi. Così il mio spirito entra negli alberi, nel prato, nei fiori. Le montagne sono per me un sentimento."
(Reinhold Messner)

domenica 22 luglio 2018

Il Sentiero dei Fiori

Lungo le tracce della Grande Guerra tra il Tonale e la Val Genova

LUOGO DI PARTENZA E ARRIVO: Passo del Tonale, fraz. di Pontedilegno (km 127 da Brescia)
STAGIONE CONSIGLIATA: estate, inizio autunno
DISLIVELLO COMPLESSIVO IN SALITA: 910 m
ACQUA SUL PERCORSO: solo dopo il Passo del Maroccaro
ESCURSIONE EFFETTUATA IL: 3 agosto 2015
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  N.B.: 
IL SENTIERO 45 CONGIUNGENTE IL PASSO DEL TONALE CON IL PASSO PARADISO NON E' SEGNATO. IL TRACCIATO PASSO DEL MAROCCARO - PASSO PARADISO (ITINERARIO CAI 209-SdP) E' PRIVO DI SEGNALETICA.
   NOTE
Lungo itinerario per escursionisti ben allenati e con un buon senso dell'orientamento. La percorrenza del Sentiero dei Fiori (dal Passo del Castellaccio al Corno di Lago Scuro) richiede passo sicuro e assenza di vertigini, oltre al completo kit da ferrata (casco, imbracatura, moschettoni).  La discesa dal Passo del Maroccaro alla Capanna Presena si svolge nella parte iniziale sul Ghiacciaio Presena. Questo tratto in determinate condizioni potrebbe richiedere l'uso dei ramponi. Inoltre, a causa del forte ritiro del ghiacciaio che sta avvenendo negli ultime stagioni estive, le condizioni di percorribilità del medesimo vanno verificate di anno in anno.   L'escursione deve essere effettuata con condizioni meteo ottimali.
Il Passo Paradiso è stato raggiunto dal Passo del Tonale mediante cabinovia. Per prezzi e orari dell'impianto consultare il sito http://www.pontedilegnotonale.com/IT/estate_impianti_di_risalita/.
Il Passo del Tonale m 1883 può essere considerato senza ombra di dubbio una delle località turistiche più brutte dell'arco alpino: un luogo dove la natura è stata brutalmente deturpata da orrendi edifici residenziali, invasivi impianti di risalita, faraonici parcheggi per le orde di sciatori  che qui arrivano in massa nella stagione bianca. Il tutto condito da un disordine urbanistico e da una mancanza di senso estetico che lo fanno somigliare ad un angolo di periferia di una qualsiasi città industriale del Nord Italia.
Il Passo Paradiso e la cabinovia che lo raggiunge visti dal Passo del Tonale. Sullo sfondo da sx a dx, la cima Monticello Superiore (m 2609), il Passo Paradiso (m 2573), la Punta di Castellaccio (m 3028)
Proveniendo da Pontedilegno lungo la Strada Statale n. 42, giunti in prossimità del passo (400 metri prima) si parcheggia l'automezzo in un vasta area asfaltata a sx della strada. A dx troneggia l'enorme edificio in vetro e cemento della stazione di partenza della cabinovia Passo Tonale - Passo Presena.
In pochi minuti il moderno impianto ci permette di salire al Passo Paradiso m 2573. Per la verità le mappe escursionistiche riportano anche la presenza di un sentiero (CAI 45) che dal Passo del Tonale sale al Passo Paradiso evitando l'uso dell'impianto. Tuttavia dalle verifiche effettuate nella presente escursione, di tale sentiero non è stata riscontrata traccia.
Per chi apprezza la natura,anche il Passo Paradiso rappresenta un desolante spettacolo di degrado ambientale e paesaggistico. Durante la presente escursione era in piena attività il cantiere per la costruzione della nuova cabinovia Passo Paradiso - Passo Presena. 
Dal Passo Paradiso: veduta del Ghiacciaio Presena con le coperture di teli geotessili collocati nel tentativo di ritardarne lo scioglimento. Sullo sfondo, da sx a dx, la Cima Presena (m 3068), il Passo Presena (m 2997), il Passo del Maroccaro (m 2973)

Il Laghetto del Passo Paradiso. Sullo sfondo, da sx a dx, la Cima Presena (m 3068), Il Passo Presena (m 2997), il Passo del Maroccaro (m 2973), il Corno di Lago Scuro (m 3164), il Corno di Casamadre (m 3090), il Passo del Castellaccio (m 2962)
Uscendo dalla stazione di arrivo della cabinovia  (situata in territorio trentino) troviamo il Laghetto del Passo Paradiso e poche decine di metri a dx di esso,  l'ingresso dell'interessante museo sotterraneo sulla Grande Guerra (consigliata una breve visita). La zona tra il Passo Paradiso (un tempo chiamato Passo Monticelli) e il Ghiacciaio Presena fu teatro di feroci scontri tra le truppe del Regno d'Italia e dell' Impero Austro - Ungarico.

Ci si incammina quindi lungo la stradina che costeggia la parte sx del laghetto per raggiungere subito dopo un secondo specchio d'acqua, il Lago del Monticello. Tenendo la parte dx del lago, si giunge in breve ad un bivio (palina segnaletica) dove di abbandona la carrareccia per imboccare a dx il sentiero CAI 44 diretto al Passo del Castellaccio. 
Il percorso (segnavia abbastanza marcati e frequenti) si inerpica subito lungo una sconfinata pietraia offrendo man mano che si sale, scorci panoramici sempre più ampi sul Passo Paradiso, la Val Presena e la Val di Sole. 
  A circa 2750 metri di quota si trovano i resti di una vasta serie di reticolati in filo spinato. Seguendo con attenzione i segnavia, si continua a salire a tratti faticosamente lungo la pietraia  fino a raggiungere il Passo del Castellaccio (palina segnaletica, m 2962, ore 1.30). Dal passo (resti di postazioni italiane e punto di confine tra Lombardia e Trentino Alto Adige) si apre una vasta veduta verso NO sulla Val Narcanello, il Ghiacciaio del Pisgana, Pontedilegno e l'alta Val Camonica. 
Si lascia il tracciato del sentiero 44 che scende in Val Narcanello e si piega a sx per iniziare il percorso del Sentiero dei Fiori (tabella esplicativa), un' ardita via di collegamento realizzata dalle truppe italiane a difesa della linea  di cresta Punta del Castellaccio - Passo del Castellaccio - Punta di Lago Scuro - Cima Payer. Il percorso si sviluppa per intero in territorio bresciano: il confine con il Trentino Alto Adige si sviluppa infatti lungo la linea di cresta, pochi metri in alto a sx rispetto al tracciato. Indossato il kit da ferrata, si procede in salita raggiungendo in breve una postazione di artiglieria (bacheca esplicativa).  

Da qui, tenendo il versante della Val Narcanello, si percorre con qualche ripido saliscendi una lunga cengia strapiombante attrezzata con cavo e catena.
L'attraversamento della parte successiva della cengia si svolge su alcune passerelle di legno (funi metalliche di sicurezza).


Lungo il Sentiero dei Fiori: panorama in direzione O. Da sx a dx, il Ghiacciaio del Pisgana, la Val Narcanello-Sozzine, Pontedilegno e l'alta Val Camonica.
Si raggiunge quindi la base della vicina cima del Gendarme di Casamadre (m 3044). Qui il percorso presenta due opzioni: la prima consiste nel percorrere un tracciato che include un tunnel lungo 67 metri costruito nel 1918 (indispensabile l'uso di una torcia elettrica). 
La prima passerella di 75 metri di lunghezza
La seconda opzione consiste nel superamento di due passerelle aeree, rispettivamente lunghe 75 e 55 metri costruite nel 2011 nello stesso luogo in cui si trovavano quelle innalzate dalle truppe italiane nel 1916 (poi sostituite nel 1918 dal tunnel). I due percorsi successivamente si riuniscono. La presente escursione segue il percorso delle passerelle. Il tracciato perde un poco di quota per abbassarsi all'imbocco della prima passerella.
Lungo la prima passerella
Lungo la seconda passerella: veduta alle nostre spalle
Subito dopo la prima passerella, sfruttando l'appoggio di uno sperone roccioso si affronta la seconda passerella di 55 metri.
Al termine della seconda passerella
Dopo la seconda passerella, troviamo la congiunzione col percorso del tunnel proveniente da sx. Si sale ora lungo una cengia in moderata pendenza, si aggira uno spigolo e si perde un poco di quota con l'auislio di alcune staffe metalliche. Si supera un passaggio attrezzato con catena dove è facile trovare neve anche in stagione avanzata (qui potrebbe essere necessario in caso di ghiaccio l'uso dei ramponi). Si prosegue ora per un buon tratto su sentiero non attrezzato fino a raggiungere uno spigolo che si supera con l'ausilio di alcune staffe. Si tocca ora il filo di cresta. Sulla sx si presenta uno scorcio panoramico sul sottostante Ghiacciaio Presena. Si percorre ora un tratto in salita con qualche punto attrezzato e dopo una breve e ripida discesa si percorre un largo sentiero che in breve raggiunge la Capanna Faustinelli al Corno di Lago Scuro m 3164 (ore 1.30 - 3.00).
La Capanna Faustinelli, qualche metro al di sotto della vetta del Corno di Lago Scuro. Sullo sfondo, nascosti dalla nebbia, i Ghiacciai della Lobbia e del Mandrone. A dx della capanna, il Passo di Lago Scuro con la Cima Payer (m 3054)
Dalla Capanna Faustinelli: veduta sul sottostante Passo di Lago Scuro con i resti di un villaggio militare e la struttura adibita a museo
Scendendo verso il Passo di Lago Scuro: veduta verso S con il Lago Scuro (m 2668), il solco della Val Genova, la Vedretta della Lobbia (a sx) e del Mandrone (a dx). Sullo sfondo, da sx a dx, il Crozzon di Folgorida (m 3070), il Crozzon di Lares (m 3354), la Lobbia Bassa (m 2903), di Mezzo (m 3036), Alta (m 3196), le Cime del Dosson (m 3381), il Monte Fumo (m 3418)
Dalla Capanna Faustinelli si procede ora in discesa tra varie roccette lungo un marcato sentiero (segnavia)  che mantenendosi vicino al crinale lungo il versante della Val Narcanello, scende in direzione del Passo di Lago Scuro. Dopo poche decine di metri di discesa dalla capanna troviamo il bivio con il percorso segnato che scende a sx in direzione della Capanna Presena (via ferrata). 
N.B.: a causa del forte ritiro del Ghiacciaio Presena e dei fenomeni franosi e di caduta massi che si sono verificati, tale percorso nell'estate 2017 è stato definitivamente dismesso.
Dopo alcuni tratti su pietraia il percorso perde rapidamente quota lungo una ardita scalinata. 
Si raggiunge quindi il Passo di Lago Scuro m 2969 (ore 0.40 - 3.40). Oltre ai resti di postazioni austriache vi è un museo (chiuso) dove sono stati raccolti i cimeli bellici individuati nella zona. Al passo si abbandona il tracciato del Sentiero dei Fiori che prosegue ancora lungo le creste (via ferrata) in direzione di Cima Payer e Punta Pisgana. Si scende invece a sx (segnavia) lungo un ripido sentiero  in direzione del Lago Scuro. La pendenza successivamente si attenua: il tracciato aggira dall'alto il Lago scuro fino a raggiungere il bivio (palina segnaletica, m 2745, ore 0.20 - 4.00) con il sentiero 209 risalente dal Rifugio Città di Trento al Mandrone e diretto al Passo di Maroccaro.
N.B.: nell'estate 2017 è stato aperto un nuovo sentiero che dal Passo di Lago Scuro si dirige al Passo del Maroccaro senza abbassarsi di quota, consentendo una riduzione dei tempi di cammino tra le due località.
Dal bivio si sale a sx lungo un marcato sentiero (segnavia 209 - Sentiero della Pace Sdp) che procede in direzione N verso l'intaglio del Passo del Maroccaro. Poco sotto il passo troviamo l'incrocio (palina segnaletica, m 2881, ore 0.20 - 4.20) con la diramazione del sentiero 209 diretta al Passo Presena dove dall' estate 2016 è attiva la nuova cabinovia che scende alla Capanna Presena ed al Passo Paradiso. Sempre a questo incrocio perviene il nuovo sentiero in quota aperto nell'estate 2017 proveniente dal Passo di Lago Scuro. Affrontando un'ultima breve e ripida salita attraverso un canalino roccioso (attrezzato con catene) si giunge al Passo del Maroccaro m 2973 (ore 0.20 - 4.40).
Il Ghiacciaio Presena dal Passo del Maroccaro
Si scende ora sul versante del Ghiacciaio Presena. Dopo un primo breve tratto in ripida discesa, il sentiero perde moderatamente quota con tracciato a mezza costa lungo un ghiaione un tempo occupato dal ghiacciaio. Successivamente, sempre con percorso a mezza costa (in genere vi è  una traccia ben visibile) si prosegue in discesa sopra il ghiacciaio per poche centinaia di metri, presso il suo margine sinistro (parte centrale del ghiacciaio alla nostra dx). Lungo questo tratto, in determinate condizioni potrebbe rendersi necessario l'uso dei ramponi. 
Scendendo verso la Capanna Presena
Successivamente si procede scendendo verso sx  lungo la pietraia priva di tracce con il ghiacciaio a pochi metri sulla nostra dx. 
La Capanna Presena al termine del ghiacciaio
Infine, si affronta il ripido ghiaione composto da massi instabili che raggiunge la Capanna Presena. Non esiste un percorso obbligato, tuttavia, l'itinerario migliore (almeno all'epoca della presente escursione), consiste nello scendere lungo la pietraia tenendosi ai margini della lingua di ghiacciaio coperta dai teli geotessili (alla nostra dx). Si raggiunge quindi la Capanna Presena m 2729 (ore 0.40 - 5.20). Da qui si prosegue ancora in discesa lungo una sconnessa carrareccia che aggira il Lago il Lago del Monticello portandosi agli impianti di risalita del Passo Paradiso m 2573 (ore 0.20 - 5.40).
La testata della Val Presena dal Passo Paradiso. A sx la cresta delle Cime Monticello Superiore - Di Mezzo - Inferiore
Dal Passo si imbocca (palina segnaletica) il sentiero 281 (Spd) che scende a dx nella Val Presena (in alternativa, per il ritorno al Passo del Tonale, è possibile servirsi della cabinovia). Il tracciato nella parte iniziale passa a poca distanza dalla Cima Monticello Superiore (m 2609), accessibile con una breve deviazione a sx, dove sono visibili interessanti resti di postazioni e trincee austriache. 
Si procede quindi in discesa lungo l'agevole sentiero con belle vedute sul gruppo della Presanella. Raggiunta la fascia boschiva, il sentiero si innesta, in prossimità dell' alveo occupato dall' ex Lago Presena, su una larga strada militare (palina segnaletica, m 2153, ore 0.50 - 6.30). Si continua ora a sx lungo la strada sterrata in direzione del Passo del Tonale. La carrareccia si snoda in moderata discesa o pianeggiante con percorso a mezza costa, tenendosi in posizione elevata rispetto al solco della parte inferiore della Val Presena (alla nostra dx). Si supera un breve tunnel:  dopo un lungo tratto ancora a mezza costa la strada compie un tornante destrorso. In corrispondenza del tornante si distacca a sx un sentiero senza segnaletica: lo si segue in discesa fino a sbucare dopo pochi minuti (in corrispondenza di un' area pic nic) lungo la medesima strada militare (bivio strada di Presena, m 1850, ore 0.50 - 7.20). 
Svoltando a sx, si segue la carrareccia in moderata salita verso gli obbrobriosi ecomostri del Passo del Tonale. La stradina converge verso un'area residenziale innestandosi su una via asfaltata che si segue verso dx in moderata salita per circa 200 metri fino ad incrociare la Strada Statale n. 42 in corrispondenza del monumento - ossario dedicato ai caduti della Grande Guerra. Svoltando a sx, si percorre la statale per circa 400 metri fino a raggiungere la stazione di partenza della cabinovia Passo Tonale - Passo Paradiso, punto di inizio dell'escursione (ore 0.20 - 7.40).












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